Politik | Vitalizi

“Zeller si sbaglia”

Il leader degli Arbeitnehmer della Svp Helmuth Renzler contro il senatore della Stella Alpina: “Fuori luogo dire che il lavoro parlamentare è più estenuante degli altri”.
Renzler, Helmuth
Foto: SVP

Dopo le critiche di Riccardo Fraccaro e Paul Köllensperger del Movimento 5 Stelle il senatore Karl Zeller deve vedersela anche con il “fuoco amico” in casa Svp.

Un passo indietro: “Il mandato parlamentare non è paragonabile a un impiego di un dipendente pubblico, dopo che per 30 anni si sono rappresentate le istituzioni non si può, una volta fuori dal Parlamento, essere costretti a fare lavori umili”. Questa la dichiarazione del presidente del Gruppo per le Autonomie al Senato che ha fatto scattare la polemica. “I lavori umili li possono fare i cittadini comuni mortali, e fino a 67 anni, almeno grazie alla legge Fornero che gli stessi soggetti di SVPD & Co. hanno approvato”, aveva risposto indignato Köllensperger.

Zeller e altri senatori del Pd hanno presentato una serie di emendamenti per modificare il disegno di legge Richetti (Pd) già approvato alla Camera il 26 luglio scorso (e che attende di essere discusso al Senato). Il ddl intende ricalcolare col sistema contributivo i vitalizi di ex parlamentari e consiglieri regionali maturati col retributivo, e comporterebbe una riduzione media del 40% degli assegni.

Fra gli emendamenti depositati in Senato c’è quello che stabilisce che le disposizioni sui consiglieri regionali non si applicano alle regioni e province autonome che abbiano già adottato provvedimenti volti a disciplinare il passaggio al sistema previdenziale contributivo per i titolari di cariche elettive”. Zeller ha firmato inoltre anche un altro emendamento presentato da alcuni senatori del Pd e di altri partiti per anticipare a 63 anni l’età dalla quale gli ex parlamentari possono iniziare a ricevere il vitalizio.

A prendere posizione sulla questione Helmuth Renzler, leader degli Arbeitnehmer della Svp che condanna le parole di Zeller sottolineando che ogni lavoro ha lo stesso valore, a prescindere dalla relativa remunerazione. “È ridicolo e fuori luogo affermare che il lavoro politico sia più estenuante o che assorba più tempo rispetto a quello di una casalinga o di un dipendente qualsiasi, rispetto l’impegno politico di Zeller ma stavolta è palesemente in torto”. Perché - chiede infine Renzler, “è necessaria un’eccezione per i parlamentari in questo momento? Perché devono andare in pensione a 63 anni? Perché per loro devono essere applicate regole differenti rispetto ai ‘nuovi’ membri del Parlamento o alla gente comune?”.