Politik | La replica

“Vado perchè mi hanno invitato”

Il vicepresidente della Provincia Giuliano Vettorato sulla sua presenza al convegno di Pro Vita & Famiglia: “Non sono omofobo ma non accetto la teoria gender a scuola”.
Giuliano Vettorato
Foto: Asp

“Abbiamo affrontato il tema, pur senza approfondirlo. Non c’è stato alcun passaggio formale, si tratta di un semplice invito a presenziare come ne riceviamo ogni giorno. Considero la questione chiusa”. Interpellato durante la conferenza stampa della Giunta, il Presidente della Provincia Arno Kompatscher sembra voler minimizzare la presenza del suo vice, l’Assessore Giuliano Vettorato, al convegno organizzato da Pro Vita & Famiglia, l’organizzazione antiabortista vicina agli ambienti di estrema destra, che a Bolzano organizzerà il convegno “Si potrà ancora dire Mamma e Papà?”. Un appuntamento “per smascherare le insidie dell’ideologia gender – scrivono gli organizzatori – che confonde i bambini sulla loro identità sessuale”. 

 


I sette relatori maschi (sei, dopo la rinuncia del presidente del Consiglio comunale di Bolzano Stephan Konder a seguito della presa di posizione dell’Assessora Chiara Rabini e la richiesta di discussione urgente da parte dei consiglieri del Team K) sono stati chiamati ad affrontare “le origini e i fondamenti di questa ideologia perversa che sta letteralmente infettando ogni ambito del vivere sociale: scuola, media, istituzioni, web, legislazione” e capire “come poter respingere questo attacco con coraggio e consapevolezza".

 


“Come ha già fatto il Team K Bolzano, anche a livello provinciale riteniamo fuori luogo che Vettorato partecipi come vicepresidente, perché sicuramente noi non vogliamo essere rappresentati in un convegno del genere. Quello che fa come esponente della Lega invece sono affari suoi. Ma come vicepresidente no” afferma Paul Köllensperger, con una posizione simile a quella espressa da Donatella Califano, vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne: “Avevo già preso contatti con l'assessora Chiara Rabini chiedendo la sua attivazione e quella del sindaco. Konder non parteciperà all'evento e per quanto riguarda il vicepresidente della Provincia, ho fatto notare alla segreteria di Kompatscher l'inopportunità del suo intervento. Vettorato – dice Califano – dovrebbe ricoprire un ruolo istituzionale e non di parte. L'evento già dal titolo rivela la sua faziosità. Considerando che la Provincia aderisce alla rete REady e non è opportuno che si lasci trascinare su di un simile terreno”.

 


“È stato fatto un caos mediatico e non capisco quale sia il problema: io sono a favore del papà e della mamma, non vedo perchè dovrei essere condannato e discriminato per questo. Essere definito omofobo mi fa sorridere”, spiega Vettorato a salto.bz che sottolinea, pur non sapendola definire, di “essere contrario alla teoria gender nelle scuole” ma che ognuno “a casa propria può fare quello che vuole”.

 


Il vice presidente nega anche di essere stato chiamato in qualità di relatore e di non conoscere i contenuti del convegno, se non il messaggio evocato dal titolo: “Quella locandina non l’ho fatta io e non saprei rispondere rispetto a come è stata pubblicizzata la mia presenza. In ogni caso non stiamo parlando di interventi concordati e non parlerò come vicepresidente della Provincia. Io vado solamente perchè sono stato invitato, ascolterò dal pubblico e porterò un saluto. Ad ogni modo sono d’accordo con il messaggio della conferenza e ribadisco che 'mamma e papà' sia la dicitura più inclusiva ma – puntualizza Vettorato – avrei accettato, portando le mie ragioni, anche se mi avesse invitato Centaurus. Non accetto queste strumentalizzazioni” .