Politik | Consiliatura finita

Il centrosinistra cade sulla scuola

Bolzano, maggioranza sotto sul restauro delle Archimede-Longon. Verdi spaccati, Franch accusa di “ideologia” Lorenzini, che si difende. Il centrodestra all’attacco.
scuola Archimede
Foto: Scuola Archimede

Con 17 sì, 7 no e 12 astenuti il consiglio comunale di Bolzano nella sua ultima riunione prima delle comunali del 20-21 settembre ha respinto il progetto di ristrutturazione del plesso scolastico Archimede-Longon in via Roen-via Duca d’Aosta. Un’occasione ghiotta, a poco più di un mese dalle urne, per il centrodestra, che può sfruttare le divisioni della coalizione avversaria, addirittura all’interno di un partito, i Verdi (spaccati tra favorevoli, contrari e astenuti). “Sono allo sbando, la maggioranza voleva ristrutturare la scuola con una terrificante colata di cemento ma è andata sotto” attacca Gabriele Giovannetti, capolista di Oltre-Weiter a sostegno di Roberto Zanin. Tra alleati volano gli stracci: l’assessora Monica Franch, candidata con il Pd, accusa di posizioni ideologiche i Verdi (“Per salvare due alberi hanno stoppato un’opera necessaria ad una vasta comunità cittadina”, afferma), mentre Marialaura Lorenzini, contraria al progetto, spiega le sue ragioni: “Dobbiamo fare progetti di fattibilità veramente sostenibili, basta dirlo a parole, servono fatti”. 

 

Un voto che fa rumore

 

Non è la prima volta che su interventi dal risvolto ambientale i Verdi, o almeno parti del gruppo ecologista, votano in dissonanza rispetto a Pd, Svp e gli altri consiglieri della coalizione di governo uscente. Questa volta però, a ridosso delle elezioni, il verdetto fa più rumore.

La sorpresa, che in realtà qualcuno si sarebbe potuto aspettare viste le perplessità avanzate da Lorenzini da fine luglio, è coincisa con la trattazione della penultima delibera di consiliatura. Sui banchi dell’Aula, riunita per le misure anti-Covid nella sala di rappresentanza del municipio, il dispositivo presentato da Luis Walcher, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, sul progetto per la ristrutturazione dell’istituto comprensivo Bolzano 5. Formato dalla scuola primaria Longon e dalle medie Archimede. Si tratta nel dettaglio di un progetto di fattibilità tecnico-economica relativo alla ristrutturazione, adeguamento alle normative vigenti, ampliamento e riqualificazione energetica della scuola elementare, dal valore di 54,2 milioni di euro, già approvato in linea tecnica e passato in giunta.

 

 

La votazione, con soddisfazione del centrodestra, si è conclusa con una sostanziale bocciatura, visto che le astensioni hanno valore contrario. Mentre Pd, Noi per Bolzano, Svp e lista Gennaccaro hanno avallato la delibera, sono stati determinanti i no di Claudio Della Ratta, passato armi e bagagli con la lista Zanin, e della stessa assessora Lorenzini, sommati alle astensioni fra i Verdi di Chiara Rabini e Norbert Lantschner, mentre Tobias Planer ha votato sì. Una spaccatura sancita dal report sulla votazione del consiglio comunale.

 

Il centrodestra: “Sono allo sbando”

 

“L’abbattimento degli alberi tutelati e il costo di 54 milioni di euro per i lavori non potevamo permetterci di sostenere questo progetto che vedrà rivisto dal prossima amministrazione” dichiara il consigliere Della Ratta. “L’attuale maggioranza è ormai allo sbando e va sotto sulla penultima delibera presentata per il voto contrario dei Verdi, ormai in piena campagna elettorale. Una dimostrazione di scarsa serietà e opportunismo politico che siamo certi una nuova amministrazione di centrodestra non permetterà” gli fa eco Giovannetti.

 

 

Franch contro centrodestra e Verdi

 

Il battibecco si è spostato sui social, con Franch che ha commentato il post del capolista di Oltre-Weiter. “I ragazzi (italiani) che frequenteranno quella scuola ringraziano!” scrive l’assessora con delega alla scuola. “Chiudiamo bene (la consiliatura, ndr) colate di cemento no grazie. Le costruirà la prossima amministrazione” è la risposta.

A salto.bz Franch si dice “estremamente dispiaciuta” per il fatto che “un progetto di questa entità subisca di fatto dei ritardi”. “Il centrodestra - continua - ha approfittato di una posizione ideologica dei Verdi, che per non abbattere un paio di alberi hanno fermato un intervento che prevede la piantumazione di 20 nuove piante. Un progetto per uno dei complessi scolastici più importanti della città. L’Archimede, vecchie di 40 anni, sono una delle strutture più grandi di Bolzano, molto richieste anche per l’indirizzo linguistico musicale. Devo anche dire che ‘il prima gli italiani’ professato dai nostri avversari si scontra con il fatto che questa è proprio una scuola di lingua italiana. Non se ne sono resi conto”. 

Sulla “colata di cemento” infine aggiunge: “Macché colata, si tratta di una ristrutturazione importante, con l’ampliamento della mensa e delle aule”.

 

 

Lorenzini: sì a progetti davvero sostenibili

 

Chiamata in causa, precisa la propria posizione Lorenzini. “La nostra - sottolinea - non è una posizione ideologica e il progetto non si blocca. É successo però che la Giardineria comunale è venuta a conoscenza il 30 luglio del progetto. Subito hanno detto attenzione: non avrebbero dato parere positivo perché si prevedeva di abbattere cinque alberi tutelati, che con la loro grande chioma fanno bene all’inquinamento. Io lunedì ho fatto presente che il nuovo regolamento del verde appena approvato impone un salto di qualità nella progettazione. Bisogna tutelare il verde, trovare alternative. Il riscaldamento climatico ci obbliga a non sacrificare la vegetazione quando con una progettazione accurata si possono trovare soluzioni diverse”.

Assente l’assessora dalle due ultime riunioni di giunta, ordinaria e straordinaria, per motivi personali, la delibera è approdata all’Aula con l’esito che si è visto. Lorenzini, anche se con una posizione non condivisa dai colleghi di partito, rimane ferma sul proprio operato. “Capisco la priorità della scuola e nessuno vuole ritardare il progetto, ma ricordo che si tratta di un elaborato di fattibilità. Volendo si rifà in 10 giorni e fra due mesi finirà sul tavolo della prossima giunta, qualunque sarà. Il fatto è che non si può più costruire così”. Nessun assist infine al centrodestra a ridosso delle elezioni, secondo l’esponente dei Verdi, ricandidata assieme a tutto il gruppo consiliare uscente. “Dobbiamo fare le cose giuste - conclude -, progetti realmente sostenibili, inutile sennò dire che siamo per l’ambiente e poi fare il contrario”.