Chronik | Ombrelli gratis

Ama il turista come te stesso

Ombrelli gratis per i turisti per "scusarsi del disagio" di parcheggiare gratis a 10 minuti dal centro.
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Parcheggio Siberia
Foto: Walter Donegà

Per qualche settimana dell’anno diventiamo tutti turisti, quando andiamo in vacanza o comunque quando ci spostiamo al di fuori dei confini del luogo dove viviamo. Come turisti ci comportiamo spesso in modo buffo ed ingenuo perché gli usi e costumi sono diversi. Ma quando andiamo fuori casa, in particolare nei centri turistici siamo abituati a fare i conti con la ricerca del parcheggio e/o dei mezzi pubblici. Ci si informa prima su dove parcheggiare, su come muoversi con i mezzi privati o pubblici. Difficilmente si trova comodo parcheggio in centro, difficilmente si intasa il centro urbano dato che, come è logico, viene data priorità a chi vive e lavora. Il costo dei parcheggi è tanto più salato quanto ci si avvicina al centro, ovviamente. Ma questi piccoli disagi vengono ripagati dalle attrattive dei vari luoghi. Da turisti si apprezzano poi le zone verdi, l’ordine, il traffico decentralizzato, l’offerta di mezzi pubblici, l’ambiente sano e molto altro.

A Bolzano invece no, non funziona così. A Bolzano il turista non viene perché ci tiene a venire, ci viene perché viene spinto da un pomposo marketing con il fine di portare il turista tra i negozi del centro e farlo spendere. Sottolineo nei negozi del centro perché passato il ponte Talvera non si capisce bene che cosa ci sia, difatti nessun turista si addentra in quelle zone buie e misteriose. Purtroppo il turista ultimamente spende poco e dato che è tutto un gioco di percentuali, bisogna portare più turisti per mantenere un certo giro di affari. Inoltre bisogna trattarli bene, vorrai mai che ci rovinino la reputazione con le recensioni sui vari portali di viaggi. Insomma il turista va coccolato, viziato e amato più del cittadino stesso.  Nel tempo a Bolzano si è creato un oggettivo problema di parcheggi, in particolare quando piove e i turisti montani, si riversano in città. Un classico, lo abbiamo fatto tutti. Dove li mettiamo però? Ovviamente devono venire tutti con la loro macchina perché l’obiettivo è fargli riempire i bagagliaio di borse della spesa. Non che ci sia molto da vedere né da comperare a Bolzano. Grandi catene e merce come in qualsiasi città, ma le grandi catene occupano i negozi del centro, i cui proprietari sono ben contenti di poter incassare affitti sempre più alti. Di negozianti bolzanini ne sono rimasti pochi, non conviene. Troppo sbattimento. Meglio affittare a grandi nomi (tra il resto poco etici) per i quali contano solo i numeri e per i quali i lavoratori sono formiche operaie e non persone.

Così per ovviare al problema dell’intasamento della città è stato messo un parcheggio a disposizione a 10 minuti dal centro, in una di quelle zone dimenticate dall’amministrazione comunale. Già il nome dice molto, parcheggio Siberia. Ovviamente lo offriamo a titolo gratuito. Uno dice vabbè che male c’è. Nessuno se non che c’è un notevole mancato guadagno alle casse comunali nonché un costo aggiuntivo, il parcheggio va infatti custodito. Ho calcolato, così a spanne che considerano una media anche solo di 100 auto al giorno, per una media di 5/6 euro di sosta parcheggio ci si perde almeno 6.000 euro al giorno. Bisogna poi pagare un addetto che sorvegli il tutto, che ha un anche un costo. Poi dato che ci siamo diamo anche il bus gratuito, ulteriore regalo. Il tutto per portare l’amato turista nelle vie del centro e solo lì perché abbiamo già detto che oltre il ponte c’è una sorta di terra sconosciuta all’amministrazione comunale.

Ai turisti viene poi data pure una mappa e delle indicazioni, una volta mi pare pure di aver visto l’assessora competente distribuire lei stessa materiale. Chissà forse si scusava con i turisti uno a uno.

Ma tutto ciò ancora non bastava. La politica bolzanina, che evidentemente non ha molti problemi seri da affrontare, sappiamo infatti che a Bolzano tutto va bene, ha pensato che fosse necessario dare una risposta positiva all’Unione Commercio e Servizi alla richiesta di 3.000 euro per comperare ombrelli da regalare ai turisti per proteggersi dalla pioggia e per scusarsi del (presunto) disagio di dover parcheggiare fuori dal centro. Ora che l’Unione Commercio promuova queste iniziative ci sta, è il loro lavoro. Ma questi ombrelli farseli pagare da tutti i bolzanini mi pare un po’ troppo. 

Ci rendiamo conto che siamo al grottesco. Poi ci si domanda perché i bolzanini non sopportano più questo modo di fare. Il turismo dovrebbe portare ricchezza a tutti non solo ai soliti coinvolti in prima persona e soprattutto non dovrebbe portare disagi ai residenti e non dovrebbe portare danni all’ambiente. 

Manca una visione dove dovrebbe essere in centro il cittadino non il turista. Quest’ultimo è benvenuto, sia chiaro, perché come detto all’inizio siamo tutti turisti prima o poi.

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Hartmuth Staffler Do., 07.09.2023 - 15:15

Niemand hindert die Touristen daran, in der sogenannten Freiheitsstraße einzukaufen. Dass diese Straße eine architektonische Scheußlichkeit ist und daher nicht gerade zum Shopping einlädt, kann man der derzeitigen Gemeindeverwaltung, bei allen ihren Fehlern, wahrlich nicht anlasten.

Do., 07.09.2023 - 15:15 Permalink
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Simonetta Lucchi Sa., 09.09.2023 - 15:14

Antwort auf von Hartmuth Staffler

Sig. Staffler
Si dimentica che Corso Italia è una via portata come esempio di stile razionalista sui manuali di storia dell'arte internazionali. Che poi non piaccia personalmente o per ideologie politiche è altra questione...ma tenga conto che esiste un pregio intrinseco nei masi tirolesi del 1400, nell'architettura degli anni Venti, negli alberghi e nelle scuole storiche che tranquillamente in questa provincia abbattiamo.

Sa., 09.09.2023 - 15:14 Permalink
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Salto User
lino topo Do., 07.09.2023 - 23:19

Eccoci di nuovo. Un turista può invece trovare piacere a passeggiare in mezzo a un'architettura interessante e da Gries ritornando verso il Talvera, ammirare l'effetto cannocchiale che ingigantisce il Catinaccio tra le case.

Do., 07.09.2023 - 23:19 Permalink
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Luca Bassi Fr., 08.09.2023 - 14:39

Da ieri avrò letto questo articolo sei o sette volte, ed ogni volta arrivo alla conclusione nella quale non trovo un solo, semplice, singolo motivo per cui un'Amministrazione Pubblica locale debba pensare, organizzare e soprattutto finanziare un cosa simile.

Qualcuno giustamente mi risponderà che è l'ennesimo regalo "lobbystico" da parte di chi già si sa, a chi anch'esso già si sa (guarda caso a poche settimane dalle elezioni).
Ma quello che successivamente mi chiedo, è fin quando riusciranno a spostare il senso della misura nel "coccolare" il turismo (sulla carta) a discapito di chi veramente avrebbe bisogno di certi servizi, o di come all'opposto, in un mondo normale, si dovrebbe addirittura osteggiare l'uso del mezzo privato da parte del turista.

La cosa credo abbia raggiunto livelli grotteschi ed imbarazzanti.

Fr., 08.09.2023 - 14:39 Permalink
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Walter Donegà Fr., 08.09.2023 - 14:45

Antwort auf von Luca Bassi

Le stesse cose a cui ho pensato io prima di scrivere l'articolo. Nonostante tenda a pensare di aver mal giudicato io, francamente non trovo nessuna valida giustificazione. Quei 3 mila euro potevano andare a qualche associazione che ne ha veramente bisogno.

Fr., 08.09.2023 - 14:45 Permalink