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“Diritti, dall’Svp poco coraggio”

Scalinata “arcobaleno” al Pippo, i Verdi criticano l’astensione di Walcher e Konder. “Non è un fatto privato ma un segno di tutela delle diversità nello spazio pubblico”.
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Foto: Pinterest

“Non si tratta solo di un’iniziativa di associazione privata, ma di un segno di riconoscimento delle diversità e del rispetto dei diritti nello spazio pubblico”. Urban Nothdurfter, candidato dei Verdi alle prossime elezioni comunali a Bolzano, critica la posizione tenuta dei due assessori Svp in merito all’iniziativa proposta dall’associazione Centaurus per la scalinata “arcobaleno” nell’anfiteatro del Pippo. Nell’ultima riunione di giunta, come ha raccontato il Corriere dell’Alto Adige, il progetto sostenuto dall’assessora Marialaura Lorenzini (Verdi) è passato con l’astensione di Luis Walcher e Stephan Konder. “Non possiamo concedere a ogni associazione che lo chiede di colorare un pezzo di città” ha detto il primo dalle pagine del quotidiano. 

I simboli hanno la loro importanza e il distinguo espresso da una delle forze che compongono la giunta Caramaschi - in cui Svp e Verdi coabitano, ma da rivali alle prossime amministrative - non blocca l’iniziativa. I gradini dell’anfiteatro verranno colorati con l’arcobaleno, bandiera del movimento LGBTQIA+ e dei diritti che rappresenta, anche se il gesto avverrà in ritardo rispetto alla data suggerita da Centaurus: il 28 giugno, anniversario dei moti di Stonewall nel 1969, quando la polizia di New York fece irruzione nel locale “Stonewall Inn” al Greenwich Village, a Manhattan, frequentato dalla comunità gay. Venendo a tempi molto più recenti, per capire quanto la lotto all’omofobia sia un tema attuale anche in Alto Adige, basta guardare all’episodio denunciato lo scorso 4 luglio dall'associazione: “Il gravissimo caso - si legge nel post su facebook - del ragazzo straniero che a Brunico è stato preso a calci nella schiena da ragazzi del posto al grido di frocio negro di merda”.

Al Corriere, Walcher ha spiegato di non essere contrario all’iniziativa e di ritenere importante la lotta all’omofobia. I dubbi addotti del vicesindaco riguardano il fatto che la zona “è frequentata da famiglie e bambini” e questi, ha aggiunto, si chiederebbero “il perché di quei colori”. Altro punto, la mancanza di un progetto di spiegazione per l’idea e l’impossibilità di “concedere ad ogni associazione privata di colorare un pezzo di città”: Motivi che avrebbero motivato l’astensione congiunta assieme al collega Konder.

I Verdi bolzanini, d’accordo con il progetto portato in giunta da una loro esponente, colgono l’occasione per pungere la Stella alpina sulla posizione ritenuta conservatrice. “I colori della bandiera arcobaleno - afferma Nothdurfter -, simbolo delle diversità e bandiera del movimento mondiale della comunità LGBTQIA+, saranno visibili sui gradini dell’anfiteatro al Pippo. In questo modo, Bolzano dà un piccolo ma importante segnale per i diritti e le diversità nello spazio pubblico. Senza però - aggiunge il candidato - l’approvazione degli assessori dell’Svp. A cosa alludono i dubbi di Walcher?”. Inoltre, conclude Nothdurfter, “non si tratta solo di un’iniziativa di associazione privata, ma di un segno di riconoscimento delle diversità e del rispetto dei diritti nello spazio pubblico”: “Purtroppo ancora una volta alla Volkspartei mancano la volontà e il coraggio di prendere una posizione netta su queste tematiche”.