Wirtschaft | I dati

“Un secondo lockdown? Insostenibile”

Notevole incremento di casi Covid in Alto Adige: sono 69, dice l’Asl. Aumentano anche i ricoveri. Economia in allarme, Haller (Ivh.apa): “Serve disciplina o saranno guai”
Lavoro
Foto: Hannes Niederkofler

Salgono in misura significativa i contagi da coronavirus in Alto Adige. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 69 casi positivi (erano 55 ieri e 17 martedì scorso) su 1.897 tamponi processati. Aumentano anche i pazienti Covid ricoverati nei normali reparti ospedalieri che passano da 21 a 30, mentre un paziente si trova in terapia intensiva, come nei giorni scorsi. 2.071 sono le persone in isolamento domiciliare, delle quali 36 di ritorno da Croazia, Grecia, Spagna o Malta.

E mentre il governo italiano intensifica le misure anti-contagio e l’Alto Adige insiste sulla gestione autonoma della pandemia, cresce la preoccupazione anche fra gli operatori economici: “Diverse aziende sono sopravvissute con difficoltà alla prima ondata di Covid-19, altre hanno saputo trasformare la crisi in un’opportunità, mentre alcune lottano ancora oggi per la propria sopravvivenza - sottolinea il presidente di lvh.apa Martin Haller -. Un secondo lockdown sarebbe in ogni caso insostenibile tanto per le ditte sane quanto per quelle già gravemente colpite da questa emergenza. Proprio per questo adesso dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, lavorando con rispetto reciproco e con le adeguate distanze, nonché dimostrando la necessaria disciplina”.

Haller ricorda che all’interno del circuito economico locale tutti i settori sono connessi tra loro. “Fa lo stesso se si tratti dell’artigiano che lavora in cantiere o nel proprio laboratorio, se si stia parlando dell’albergatore che vorrebbe poter accogliere degli ospiti nel proprio hotel anche in inverno o se ci si riferisca al commerciante intenzionato a garantire ai propri clienti l’opportunità di effettuare gli acquisiti in sicurezza: tutti siamo chiamati a darci da fare ed a rispettare le misure necessarie per arrivare al prossimo anno in salute - afferma il presidente di lvh.apa -. Solo se le scuole rimarranno aperte, i genitori potranno occuparsi del proprio lavoro e saranno in grado di garantire la propria presenza in azienda. Solo se le aziende opereranno, sarà possibile proseguire nei diversi progetti e garantire posti di lavoro e un’adeguata fornitura a livello locale. Solo se affronteremo uniti e decisi questa sfida, saremo in grado di riemergere da un periodo così ricco di difficoltà”.