Sport | L'analisi

Nuovi schemi e Harvey al top

I Foxes conducono la serie 3-0 e stasera (9 marzo) sono a Villach per gara 4. Hanlon ha finora sorpreso i carinziani con diverse novità nei movimenti della squdra.
Bolzano Villach Hcb
Foto: HCB Vanna Antonello
  • Giovedì (7 marzo) l’Hockey Club Bolzano ha vinto gara 3 dei quarti di finale dei playoff di ICE contro Villach. La serie al meglio delle sette partite si trova, forse inaspettatamente, sullo 3-0 per i biancorossi che avranno, già a partire dalla partita di stasera a Villach quattro match point per chiudere la serie e passare in semifinale. Non è certo – e non solo per scaramanzia – tempo di bilanci ma ci si può avventurare in qualche riga di analisi su cosa si è visto sul ghiaccio dalla curva.

    Le tre partite disputate fino ad ora sono state molto diverse a rappresentare in maniera lampante pressioni e implicazioni del giocare la postseason. La serie è iniziata al Palaonda domenica scorsa in virtù del fattore campo conquistato dal Bolzano all’ultima di stagione regolare. Le posizioni delle due avversarie nella classifica di stagione regolare (quarto il Bolzano, sesto Villach), i soli due punti di scarto e i quattro precedenti di stagione regolare in parità con due vittorie a testa, lasciavano pronosticare una serie equilibrata.

    Fin dalle prime pattinate di gara 1 si è visto un Bolzano in palla fisicamente, tatticamente e soprattutto mentalmente; uno scatto da playoff che invece le pompe di calore di Villach (nomignolo proveniente dallo sponsor impresso fin nel logo societario…) ancora oggi non hanno trovato. In quest’ottica fondamentale il primo gol della serie, dell’italocanadese Mantenuto, centro della seconda linea di attacco, on fire per tutta la stagione, verso la metà del primo tempo, a rompere il primo equilibrio e a instillare incertezze alla squadra avversaria e soprattutto al loro forte portiere canadese Lamoureux, vecchia conoscenza del tifo bolzanino dai tempi di Salzburg.

  • Le novità di Hanlon

    Nella prima partita, vinta con un netto 5-2, si è visto dunque un Bolzano con una difesa concentrata e ben in posizione, le linee di attacco nella migliore combinazione affinata nell’ultimo periodo di campionato da coach Hanlon e un Sam Harvey in porta al top. Si è avuta l’impressione, soprattutto nel primo tempo, giocato al massimo della velocità con cambi molto brevi, di una partita preparata dal coaching staff in maniera perfetta con movimenti e schemi nuovi che hanno sorpreso e disorientato Villach, spazzando via dalle menti dei bolzanini le ombre dell’ultimo 7 – 3 in Carinzia e dimostrando chiaramente al pubblico che la serie di playoff è un’altra faccenda rispetto anche solo a qualche settimana prima. 

    Nel terzo offensivo è apparso evidente lo sforzo, certamente richiesto da Hanlon, di rigiocare verso la porta con pochi alleggerimenti verso i terzini alla linea blu ma piuttosto con continue rotazioni a scendere e combattere in angolo e dietro la porta per poi servire dalla backdoor. Si è visto inoltre spesso un attaccante combattere nello slot e coprire il portiere, cosa spesso mancata in stagione, fino ad alcune sporadiche occasioni estreme in cui l’attacco ha avuto contemporaneamente uomo dietro la porta e uomo nello slot a disturbare il goalie in un potente forcing offensivo per altro piuttosto rischioso per la difesa a quel punto scoperta dietro e a rischio di errore fatale. Si è trattato di mettere sul campo un gioco con delle novità e dei movimenti diversi dalle partite precedenti di campionato. A quel punto il video coaching di Villach di preparazione alla partita è andato in crisi. 

  • Festeggiamenti: Ford festeggiato da Gazley e Halmo per il gol Foto: HCB Vanna Antonello

    Per gara 2 i biancorossi avevano impostato una partita più chiusa e difensiva, meno sorprendente e spregiudicata della prima in casa. Il velocissimo gol di McClure dopo poco più di un minuto, assieme ai due gol in powerplay durante la partita, primizia piuttosto rara fino a qui quest’anno, hanno rotto gli equilibri a favore del Bolzano.  Le statistiche evidenziano in più che la partita è stata segnata dalla prestazione dei portieri: Harvey stacca un eccezionale 94,4 % di saves con la bellezza di 34 parate su 36 tiri in porta, contro l’87,0 % con 23 parate di Lamoureux. 

    Altrettanto chiara, ma sterile, la pressione offensiva dei Carinziani che tirano in porta ben 13 volte più dei Foxes, sebbene con movimenti spesso lenti e leggibili e tiri ben visti e anticipati in posizione dal goalie bolzanino. La differenza nel numero dei tiri 36 a 23 per le Pompe di calore (…) lascia comunque qualche perplessità sulla prontezza della difesa biancorossa ed esalta ancora di più la prestazione di Harvey in mezzo ai pali.

    Vincere l’incontro 2-4 e tronare a Bolzano con un 2-0 nella serie, sperato ma non atteso, ha portato fiducia e tanta inerzia. Come coach Hanlon ci ha raccontato nell’intervista pubblicata qualche giorno fa, solo le vittorie fanno sentire un gruppo veramente forte e vincente.  Nota dolente della serata l’infortunio al ginocchio di Enrico Miglioranzi, che terrà il difensore fuori roster almeno fino alla fine della serie con il Villach, ma che abbiamo comunque visto positivo e sorridente, in stampelle a bordo campo alla partita di giovedì a Bolzano. Forza Enrico.

  • Preciso: Ford, gran rendimento il suo negli ultimi mesi, batte Lamou-Lamou-Lamou-Lamoureux. Foto: Vanna Antonello
  • Gol e scorrettezze in gara 3

    L’inerzia positiva si è vista in pieno in gara 3, vinta più che nettamente con un tennistico 6-1 e una evidente superiorità di gioco e di condizione mentale. In una partita comunque molto dura. Sporca. Da playoff.

    Non si può qui non sottolineare comunque con stupore (ma neppure tanto) che la carica assassina su Frank, seppur rivista al video, sia stata sanzionata durante la partita solo con una minor penality di due minuti.

    L’impressione è stata che le consegne tattiche iniziali del coaching staff di Villach fossero di giocare molto duro. Si è però ampiamente travalicato, passando dal gioco duro a quello scorretto. Particolarmente duri e sporchi due falli, uno del difensore Max Golod (carica in campo aperto, sulla testa, a disco lontano) e l’altro dell’attaccante (cross-check in balaustra), anche lui canadese, Andrew Desjardins, rispettivamente su Daniel Frank e su Dylan Di Perna, con conseguenze per entrambi i bolzanini, barelle sul ghiaccio e nottata in osservazione in ospedale per il capitano bolzanino (Di Perna è rientrato sul ghiaccio già durante la partita). Venerdì pomeriggio sono poi arrivate notizie confortanti sulle condizioni di Frank e i provvedimenti del DOPS (department of player safety) con le squalifiche per tre giornate al difensore e per due all’attaccante, recidivo in stagione. Non si può qui non sottolineare comunque con stupore (ma neppure tanto) che la carica assassina su Frank, seppur rivista al video, sia stata sanzionata durante la partita solo con una minor penality di due minuti. Va riportata anche la squalifica di un turno per Scott Valentine, difensore bolzanino, autore di un duro fallo (slew-footing) nelle fasi tese e concitate successive ai due interventi dei giocatori carinziani di cui sopra, con penalità partita e 5+20.

  • Prontezza: Pochi minuti dopo l'uscita in barella di Daniel Frank, la curva ha srotolato uno striscione. Foto: HCB Vanna Antonello

    Molto sentito ed evidente il contraccolpo che la durissima scena di Frank in barella privo di sensi ha avuto sulle squadre e sul pubblico. Dopo alcuni minuti di shock collettivo la partita, regolarmente proseguita, avrebbe potuto avviarsi verso una accanita caccia all’uomo, nel solco della tradizione più dura di questo sport. L’impressione invece è che, di fianco ad un arbitraggio comunque insufficiente, ci sia stato uno sforzo di squadra tra i biancorossi per gestire la tesissima situazione. E quando si dice squadra, si pensa al coaching staff. A conferma di questo con il roster ridotto si sono viste rotazioni piuttosto eterodosse con rimescolamento delle linee (e qualche turno saltato da Halmo, per evitare guai). Si sono visti turni di difesa con innesto di un attaccante nella coppia difensiva e rotazioni diverse in attacco in cui si è notato anche qualche turno di Mantenuto centrale della prima linea con Halmo e Gazley ali. Questo per mantenere la ampia rotazione delle linee anche con gli uomini in meno e poter rifiatare tra i cambi.

    La terza vittoria di fila nella serie di playoff porta a sei le vittorie consecutive del Bolzano, miglior serie dopo la quasi leggendaria serie di dieci e 17 su 19 di novembre-dicembre. Fino a qui nella serie il gioco dei Foxes ha anche in alcune evidenze statistiche la prova del buon momento e del cambio di passo da playoff.

  • Gli special teams e i portieri

    In merito agli special teams a fronte di una scarsa efficacia in powerplay nella stagione regolare attorno al 19% (ottavi nella lega), nella serie fino ad ora, sono stati segnati 6 gol su 12 PP con un 50% assolutamente inconsueto nell’hockey e influenzato dalla scarsa base statistica, ma che certamente è indicativo dell’attenzione e degli allenamenti specifici dell’ultimo periodo. Per la verità ci sono spesso ancora difficoltà ad un fluido ingresso nel terzo ma sono invece evidenti i miglioramenti nei movimenti con rotazioni della gabbia e buoni tiri dal perimetro con il compagno a disturbare il portiere davanti alla porta. Esemplari in proposito i gol di Teves in gara 2 e quello di Ford in gara 3: slap shot dal perimetro con portiere coperto e disco in rete. Nella serie fin qui, gol in PP di Teves (2), Gazley (2), Ford e Alberga.

    Molto efficace il penalty killing già in stagione (82%, terzi in lega) si sta confermando nella serie. Si tratta di una fase fondamentale per la tenuta delle partite visto il trattamento che gli arbitri riservano, verrebbe da dire tradizionalmente, ai biancorossi. Fino ad ora su 11 situazione di PK il Bolzano ha incassato 3 gol (72.6%) con un gol segnato in inferiorità, altra deliziosa specialità della casa e del capitano Daniel Frank in particolare.

    Sulle Goalie units. Delle eccellenti prestazioni di Harvey si è già accennato. Nelle tre patite di playoff giocate ha subito 5 gol a fronte di 85 parate con una percentuale stratosferica fin ora del 94,1 e una media gol partita di 1,67. Convincente e costante al livello della incredibile sua passata stagione.

    Il portiere del Villach, il canadese trentanovenne Philippe Lamoureux, paga, sia in queste prime partite di playoff che nella stagione regolare intera le traballanti prestazioni difensive carinziane con i 139 gol subiti (settimi in lega con Pustertal). Veterano, in ICE dal 2012 già Vienna e Salzburg ha sofferto fin qui nella serie l’attacco del Bolzano: 13 gol a fronte di 91 parate con un rating dell’85,7%. 

    Al di là dei freddi numeri Lamoureux si è meritato giovedí l’attenzione del pubblico e anche una affettuosa instant song della cura dei Figli di Bolzano dopo essersi reso protagonista di una comica scenetta. In occasione del secondo gol, messo a segno da Halmo, il goalie dei carinziani ha chiesto la verifica del gol – chiaramente regolare - mimando indispettito ad ampi gesti il segno del video del VAR. Dopo aver preso da lì a qualche minuto ulteriori due gol è stato oggetto di simpatici e scherzosi richiami da parte della curva per poi soccombere sotto un pesante totale di 6 gol subiti e aver addirittura rifiutato dopo il quinto gol, il cambio con il backup in panchina già con la maschera. Immaginiamo che la cosa sia stata discussa dopo la partita con il coach, evidentemente non troppo autorevole on the bench.

  • Casa biancorossa

    L’attacco del Bolzano è fino ad ora molto ben intonato e sopra la media stagionale, anche in riferimento ai soli scontri diretti.  Nove giocatori a segno per i Foxes con un totale di 15 goals (3 Gazley, 2 Teves, Frank, McClure e Mantenuto con 2 doppiette, Frank in gara 1 e Gazley in gara 2) e una media di 5 gol a partita nella serie, contro i 3 della stagione regolare intera e degli scontri diretti.

    Stasera (9 marzo) alle 19.30 alla Stadthalle di Villach si disputa gara 4, primo matchpoint per l’HCB. Il vantaggio di 3-0 nella serie non autorizza comunque cali di attenzione, dato che i valori tecnici generali sono piuttosto vicini. I biancorossi sono partiti tutti per la Carinzia, tranne ovviamente Frank e Miglioranzi. Con la squadra c’è anche Matteo Luisetti, del farm team Gherdeina; oggi verrà presa la solita decisione sul turnover: per far entrare eventualmente Söderberg nelle linee di difesa dovrà essere tenuto fuori un attaccante straniero. Previsti oltre 100 tifosi da Bolzano alla Stadthalle. Il match sarà trasmesso in diretta da Tv 33 a partire dalle 19.30.