Politik | Comunali 2020

Pensaci, Renzo

I Verdi a Caramaschi: “Allarghi la coalizione”. Oggi Team K decide se correre da solo. Centrodestra, Biancofiore preme sul candidato unico. Urzì: “Può sceglierlo la Lega”
Renzo Caramaschi
Foto: salto.bz/Arrigoni

Disordinato è lo scacchiere della politica bolzanina in vista delle elezioni comunali del 3 maggio. Gli occhi ora sono puntati sul Team K che stasera dovrà decidere se tentare la traversata in solitaria oppure se correre in coalizione con Projekt Bozen, la Sinistra, Più Europa, i Radicali e i Socialisti. Dato il niet della Svp, infatti, Paul Köllensperger è considerata persona non grata nella “cordata” Pd e Verdi, i due partiti che hanno già da tempo annunciato di voler appoggiare il sindaco uscente Renzo Caramaschi. Ma l’eventualità che i numeri per una futura maggioranza composta da Volkspartei, Partito democratico e ambientalisti siano insufficienti, desta già una certa preoccupazione fra i player del centrosinistra in campo. I Verdi lanciano quindi un appello al primo cittadino “affinché si faccia portavoce di un progetto politico inclusivo di tutte le forze di centrosinistra che intendono aderire, per, da un lato, vincere le elezioni di maggio e dall’altro porre le basi per costruire una coalizione unita da una visione comune e innovativa per il buon governo della città”. L’esempio delle recenti elezioni regionali in Emilia-Romagna, dovrebbe far riflettere, sottolinea il gruppo ecologista che auspica, pur conscio che sarà pressoché impossibile, la salita a bordo del Team K. 

Ogni lunedì alle 17.30 presso la sede in via Bottai i Verdi organizzano incontri aperti a tutti i cittadini interessati a collaborare per le comunali e, oltre ai meeting settimanali con le forze della coalizione a sostegno del sindaco, “è rimasto sempre aperto il dialogo con i rappresentanti delle forze politiche di tutto il centrosinistra. Si sono tenuti ad esempio incontri ricchi di spunti condivisi con Projekt Bozen, la Sinistra, i Socialisti e il Team K, oltre a iniziative di dialogo anche tra i giovani dei diversi partiti”, riferiscono gli ambientalisti il cui progetto politico - aggiungono - “coniuga i temi ambientali e climatici e quindi quelli della salute dei cittadini con quelli sociali per più diritti per tutti, meno disuguaglianze, il diritto alla casa e lavoro, la lotta contro le discriminazioni di ogni genere, una vera convivenza tra tutti e per una società che guardi con coraggio e fiducia al futuro e si batta insieme contro odio e paure diffuse”. 

 

Il centrodestra al varco

 

Sul fronte opposto i nodi non sono ancora stati sciolti. Dalle pagine della Tageszeitung l’ex leghista Carlo Vettori provoca i compagni di partito di una volta suggerendo loro - dato che “non riescono a trovare un candidato per sostituire Renzo Caramaschi” - di sostenere il cavallo da corsa della Svp, Luis Walcher. Intervistato dalla Rai il deputato del Carroccio Filippo Maturi liquida Vettori con un “non ha voce in capitolo”.

Nel frattempo l’ipotesi di un candidato sindaco unico per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia prende quota. Se da una parte fioccano le stoccate - “Corre voce che la Lega consideri Bolzano già per persa, data l'ottima amministrazione di Caramaschi, e che quindi stia cercando una figura di secondo piano per perdere il più silenziosamente possibile senza far troppo rumore: e se fosse proprio così?”, dice Alessandro Huber, segretario provinciale del Pd - dall’altra Michaela Biancofiore, ex forzista, spera ardentemente nell’accoppiata Carroccio-centrodestra. “Sono particolarmente felice che Salvini affermi in alcune interviste nazionali, con chiarezza che nelle città di rilievo, nei capoluoghi in particolare sia necessario trovare e candidare candidati civici, in grado di intercettare l’elettorato moderato. O meglio quell’elettorato che non si riconosce pienamente in uno dei tre partiti della coalizione ma scelgono la persona per il suo valore nella società civile appunto e mai voterebbero a sinistra - dichiara l’ex azzurra in una nota -. Il centrodestra in Alto Adige, a Bolzano ma anche a Merano, ha a disposizione una rosa di nomi in grado di dare finalmente agli abitanti delle città principali sindaci in comunione di idee con la volontà dell’elettorato di ottenere quel cambiamento invocato e che esala da ogni strada”.

Per Biancofiore “è necessario scegliere l’eccellenza delle eccellenze a disposizione, gente energica, preparata e capace di far fronte a una macchina burocratica plasmata negli anni dalle sinistre. È arrivato però il momento di decidere e mostrarsi più uniti e convinti che mai, con un programma rigeneratore e più liste possibili. La passione e l’entusiasmo convincono gli elettori anche di coloro che non si schiererebbero col centrodestra come avvenne con Benussi nel 2005. Viceversa, se dovessero esserci scricchiolii e interessi di bottega che non collimano con quello dei nostri concittadini, si lascerebbe spazio all’idea non casuale, come già avevo avuto modo di segnalare, espressa dal consigliere Vettori”. Ovvero di far eleggere un sindaco Svp. Dal canto suo, infine, Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia) ricorda che nessuna decisione è stata presa ma che “alla Lega va riconosciuto attualmente il titolo morale (come nel passato lo rivendicammo ed ottenemmo noi sulla base del nostro valore specifico all’interno dello schieramento alternativo al Pd) per indicare le modalità di articolazione di un’eventuale coalizione e un eventuale candidato sindaco comune, condiviso”.