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Meno Brexit, più "Break free"

Sette speaker internazionali sul palco dell'unico TEDx trilingue. Alla vigilia del voto di maggio, l'Alto Adige si trasforma nella fucina del pensiero europeo.
TEDx
Foto: TEDXBOLZANO/ElementalPress/Hagen

Sette speaker internazionali e un team organizzativo proveniente da ogni parte del mondo: ecco gli ingredienti dell’unico TEDx trilingue che promette già di fare il tutto esaurito. L’appuntamento del prossimo 18 maggio al MEC, Meeting & Event Center della Fiera di Bolzano con la terza edizione degli speech ispirazionali più noti e diffusi al mondo intende fare del capoluogo altoatesino una città senza confini proprio alla vigilia delle elezioni europee. Associare la manifestazione a qualsiasi simbolo politico è espressamente vietato dal regolamento, ma senza dubbio il grande convitato di pietra di TEDxBolzano sarà proprio il voto per i rappresentanti UE al Parlamento di Bruxelles. “Il tema che abbiamo scelto per quest’edizione, ovvero “Break free”, richiama la spinta alla libertà di pensiero, ad abbandonare schemi e vincoli. Un tema che sicuramente si adatta bene alla contiguità temporale della manifestazione con le elezioni” spiega Claudia Di Stefano, main organizer dell’evento.

"Il team organizzativo e gli speaker provengono da una decina di Paesi diversi. Volevamo dare concretezza al tema Break free, che richiama la rottura degli schemi" spiega Claudia Di Stefano, main organizer

Tre speech in italiano, tre in tedesco e uno in inglese, insieme a speaker e organizzatori di almeno otto nazionalità diverse fanno dell’edizione bolzanina 2019 del TEDx una rappresentazione fedele dell’Alto Adige come piccola Europa nell’Europa. Oltre che Italia, Germania, Inghilterra, Spagna, Belgio, Serbia e Austria, anche Stati Uniti e Medio Oriente sono le terre d’origine del team e degli speaker che puntano a raccogliere un pubblico di 450 persone per una giornata dedicata alla libertà da confini di ogni genere. Tre gli speaker già resi noti dallo staff organizzativo: il marchigiano Simone Santini, vice president Sales in Adidas, il bassanese Gabriele Compostella, dottore di ricerca in fisica delle particelle elementari, che partecipando all’esperimento ATLAS ha contribuito alla scoperta del Bosone di Higgs nel 2012, e Matilde Castagna, fotografa e fotoreporter free-lance e caporedattrice della rivista Witness Journal – primo mensile di fotogiornalismo online in Italia.

"Fra gli speaker c'è Roland Benedikter, co-direttore del Center for Advanced Studies dell’istituto di Ricerca Eurac. Perché le buone idee ci sono fuori, ma anche dentro la nostra provincia" spiega Di Stefano

“Cosa fotograferei se dovessi ritrarre l’Europa di oggi? Credo mi ispirerei ai muri e ai confini, un tema di stretta attualità che domina anche il dibattito pre-elettorale” spiega Castagna a chi le chiede quale fil rouge seguirebbe se dovesse ispirare all’Unione uno dei suoi fotoreportage. I lavori di Castagna finora hanno raccontato soprattutto l’Asia Centrale, esplorata via terra da Pechino a Islamabad. “L’idea motrice dell’Unione quando nacque fu quella di abbattere i muri, dando vita a un’identità che andasse oltre i confini nazionali. Raccontare per immagini l’Europa secondo me significa documentare come ci si sente ad essere giovani oggi in questo continente: la percezione dei confini, gli strumenti per “fare Europa”, il senso del voto di maggio” spiega Castagna. In attesa di conoscere chi saranno gli altri tre speaker, domani verrà annunciato il quarto. Si tratta del primo altoatesino della squadra: Roland Benedikter, sociologo, politologo co-direttore del Center for Advanced Studies dell’istituto di Ricerca Eurac di Bolzano. “Il respiro internazionale della manifestazione si integra con un legame forte con il territorio. Da un lato vogliamo portare a Bolzano idee nuove, capaci di rivoluzionare l’orizzonte degli altoatesini, ma dall’altro vogliamo dimostrare che le belle idee non esistono solo fuori dalla nostra provincia” conclude Di Stefano.