Politik | L'intervista

“Assurdo scimmiottare Fratelli d’Italia”

“Se dovevo giocare a fare il fascista andavo nel partito originale”. Vettori contro la Lega di Salvini, pronto a candidarsi a sindaco di Bolzano con il vecchio simbolo.
Carlo Vettori
Foto: Carlo Vettori

Si unisce anche Carlo Vettori ai “ribelli nordisti” della Lega delusi dalla svolta nazionalista impressa al partito da Matteo Salvini. Gli ex deputati Gianluca Pini e Gianni Fava hanno scritto al commissario federale della Lega Nord Igor Iezzi per poter utilizzare il simbolo elettorale con Alberto da Giussano. Vettori, ex alfiere del Carroccio e fondatore nel 2019 del gruppo Alto Adige Autonomia in consiglio provinciale, ha fatto lo stesso (in calce la lettera, ndr) e ora attende il via libera per poter presentare a Bolzano la lista con il vecchio simbolo della “Lega Nord per l’indipendenza della Padania” e correre, da candidato sindaco, alle elezioni comunali del 21 settembre.

 

salto.bz: Vettori che fa, ci ripensa? Torna alla Lega, il primo amore?

Carlo Vettori: Spieghiamola bene: io non ho sottoscritto la tessera della Lega Salvini premier perché sono uscito da quel partito nel 2019 e non voglio averci più nulla a che fare. Ogni anno a gennaio mandiamo un bonifico di 50 euro a via Bellerio, sottolineando che quella è la quota di sottoscrizione alla Lega Nord per l’anno corrente. L’abbiamo fatto quindi anche quest’anno a maggior ragione perché temevamo che con i nuovi “capetti” potesse saltare il tesseramento. In tal modo avremmo messo al sicuro la militanza. È successo però che a chi si è iscritto al nuovo soggetto politico nato il 21 dicembre è arrivata per posta, in omaggio, la tessera da militante della Lega Nord. Perché, ci siamo chiesti con Fava e Pini, ci mandate ancora la tessera di un partito che non esiste più? Il punto è che esiste a tutti gli effetti. E allora vogliamo avere la possibilità di poterci presentare alle elezioni, amministrative e non solo.

Tutto è nelle mani del commissario della Lega Nord, e il tempo stringe, la consegna delle liste termina domani.

Ho mandato la richiesta di poter utilizzare il simbolo elettorale Lega Nord al commissario federale della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, l’onorevole Igor Iezzi. Stiamo aspettando segnali di fumo dal commissario, sono tutti in fibrillazione in via Bellerio. Ancora nessuna risposta, però. Evidentemente qualcuno dalle parti della Lega Salvini Premier ostacola il regolare svolgimento della democrazia. Noi le persone che vogliono correre alle elezioni di settembre le abbiamo.

Noi che per anni abbiamo dato tutto per un soggetto federalista dovremmo buttare tutto alle ortiche perché qualcuno ci dice che questo soggetto non esiste più?

Chi la seguirebbe?

Finché non c’è il via libera sulla lista preferisco non fare nomi. Si tratta comunque di 15 potenziali candidati, della vecchia guardia.

E sarà lei, eventualmente, il candidato sindaco. Il lavoro in consiglio provinciale non l’appaga più?

Certo che mi appaga ma questa è una questione di onore e dignità. Noi che per anni abbiamo dato tutto per un soggetto federalista dovremmo buttare tutto alle ortiche perché qualcuno ci dice che questo soggetto non esiste più? Non credo. E se compagni con cui ho passato tanti anni a fare i gazebo in nome di un ideale politico mi chiedono di scendere in campo io mi sento in dovere di rappresentare le loro istanze politiche. Quantomeno ci proviamo.

Dica la verità, c’è anche la volontà di guastare la festa a Maturi & co.?

In democrazia ogni partito ha la giusta occasione per cimentarsi con le elezioni. Loro fanno la loro scelta politica noi la nostra.

Se dovevo giocare a fare il fascista avrei puntato al partito originale, non certo alla Lega

Non si rischia di mandare in confusione l’elettore?

Siamo due entità diverse. Un partito che vuole governare deve cominciare anche a parlare di economia, di lavoro, ponendosi l’obiettivo di risolvere i problemi reali di chi a Bolzano ha patito una fase di lockdown che è stata un massacro. Non ci si può appiattire esclusivamente sul fattore sicurezza, quando poi peraltro la competenza in materia è prettamente del ministero dell’Interno e di chi ne fa le veci sul territorio. Il tema sicurezza poteva essere un cavallo di battaglia - e lo dico da ex candidato sindaco della Lega Nord - nel 2015-2016, quando l’obiettivo era entrare in consiglio comunale e nessuno aveva velleità di diventare partito di governo, ma quando le chance invece ci sono i temi da affrontare sono altri. Ci vuole più pragmatismo. Inutile portare la solita politica nazionale in una tornata amministrativa che non ha nulla a che vedere con la propaganda sovranista solo perché lo scopo è tornare ad avere pieni poteri a Roma.

Sta dicendo che la Lega che fa capo a Salvini non fa gli interessi dell’Alto Adige?

I miei colleghi in Provincia stanno facendo un gran lavoro, ma sappiamo tutti quali sono i problemi quando da Milano arrivano gli ordini. Molte volte ciò che viene disposto da via Bellerio non è applicabile a Bolzano, che è una terra di confine, dove si parla di autonomia, di federalismo. Che senso ha scimmiottare Fratelli d’Italia? Se dovevo giocare a fare il fascista avrei puntato al partito originale, non certo alla Lega.