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"Fermiamo la fiera del fake in Italy"

Conclusa la protesta al Brennero. Scovati carichi di avocado sudafricani per la Sicilia, anguille baltiche pronte per essere vendute a Chioggia, o uva apirena indiana-emiliana. Fascella (Coldiretti Bolzano): "Raccogliamo 1 milione di firme".
cosce di maiale, maiali, speck, prosciutto
Foto: Coldiretti
  • Anguille del Baltico con destinazione Chioggia, pronte ad essere servite in tavola come provenienti dalle Valli di Comacchio. Tonnellate di avocado provenienti dal Sudafrica, parcheggiate qualche giorno in Moldavia e dirette … in Sicilia, dove gli stessi frutti non vengono neppure raccolti perché non conviene. E ovviamente le immancabili cosce di suino non marchiate provenienti dall’Olanda (ma in realtà essendoci il porto di Rotterdam potrebbero arrivare da ovunque) che saranno rivendute come prosciutti di Parma o di San Daniele (cosa che avviene anche per le baffe di speck Made in Alto Adige=.

    In due giorni di manifestazioni di Coldiretti al Brennero si è visto davvero un po’ di tutto. Una protesta colorata di giallo, spettacolare, con oltre diecimila attivisti arrivati da tutta Italia, e davvero riuscitissima: l’obiettivo era di alzare il velo su quello che milioni di consumatori non vedono, semplicemente perché non sono messi nelle condizioni di vedere. “Prendiamo le cosce di suino: la cosa assurda è che basta una sola lavorazione, e cioè siano cosparse di sale, per fare in modo che magicamente diventino un prodotto Made in Alto Adige”, commenta, amaro, Giacomo Fascella, referente bolzanino di Coldiretti.

  • Marea gialla: In due giorni sono arrivati al Brennero circa 10.000 manifestanti Foto: Coldiretti
  • Oltre che essere riuscita dal punto di vista mediatico la manifestazione è stata anche utile dal punto di vista pratico:  la polizia di frontiera ha svelato un traffico di merce alimentare contraffatta, pronta ad essere marchiata come prodotto italiano e in diversi casi si è arrivati a corposi sequestri. E che sia in corso un traffico internazionale di alimentari contraffatti, con conseguente presunta frode nel marchio Made in Italy, lo fa pensare anche il fatto che nei due giorni di protesta almeno 600 camion sono rimasti parcheggiati prima della frontiera allertati dal passaparola sulla manifestazione. “Se non avessero avuto nulla da nascondere, perché fermarsi”, si chiede Fascella. 

    La polizia di frontiera ha fatto aprire i portelloni a molti camionisti provenienti dall’estero. Davanti ai militanti della confederazione,  gli agenti oltre alle anguille “di Comacchio” hanno sequestrato una partita di uva apirena, proveniente dall’India e destinata all’Emilia-Romagna, senza indicazioni in italiano. Hanno sequestrato ortofrutta sfusa, dal Nord Europa, senza etichette; formaggio fresco prodotto all’estero ma già etichettato come italiano. Avocado proveniente dal Brasile e dal Sudafrica, senza indicazioni di tracciabilità. Tutta merce che era pronta a diventare Made in Italy in Sicilia. Coldiretti avanza il sospetto che esista un mercato di frode gestito dalle organizzazioni malavitose, ma questa è materia per gli inquirenti. 

  • Giacomo Fascella: Foto: Coldiretti

    “Noi – continua Fascella - non siamo contro la libera commercializzazione. Il problema è quando porti merci provenienti da paesi che ad esempio non si curano del benessere animale o dell’uso ragionato dei prodotti fitosanitari, e nei quali magari i costi di produzione e del lavoro sono infinitamente più bassi, e le spacci per made in Italy solo perché hanno subito una lavorazione anche minima. Questo è sleale”.

    La polizia di frontiera ha anche scovato un carico di 21 tonnellate di patate polacche con destinazione Verona. “Ci dicono – spiega Fascella – che entrano 100 tir alla settimana con questo tipo carico. Questo ammazza i nostri produttori. Va ancora peggio con il grano. Viene venduta pasta come italiana anche se il grano viene dal Canada, dove, per dire, è ammesso l’uso del glifosato. Anche da noi in Alto Adige il latte in grandi quantità arriva dall’Est Europa. Per gli allevatori che magari hanno 10 mucche diventa anti-economico produrre latte e così ogni anno perdiamo un sacco di aziende”. 

    “Noi – conclude Fascella - chiediamo che nei paesi europei valgano le stesse regole. Se sono un ristoratore e voglio prendere anguilla polacca, la prendo, ma non posso rivenderla come anguilla delle valli di Comacchio. Il nostro obiettivo è raccogliere almeno 1 milione di firme per far si che in Europa siano previste regole uguali per tutti”. 

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Massimo Mollica Do., 11.04.2024 - 16:06

Forse ai molti è sfuggito un dettaglio, anzi due.
Il primo è che se blocchiamo le merci che importiamo riusciamo a risolvere alla fonte il problema dell' intasamento dell' Autobrennero. Fermiamo quei 2 milione e mezzo di camion all'anno che transitano sulla nostra terra.
Il secondo punto, decisamente più serio, è che la quesione non è l'importazione dei prodotti, ma la loro fasificazione. Quindi il problema non è di chi trasporta la merce ma di chi la vende! (e molto probabilmente chi lo farà sarà italiano). Nel paese più burocratico al mondo non riusciamo a tracciare un bel fico secco. Quindi la manifestazione è stata di fatto mediatica e populista.
Ai signori della Coldiretti dico che se vogliono diminuire l'importazione di alimentari dall'estero dobbiamo incominciare a spingere per la CARNE COLTIVATA e il LATTE SINTETICO. Con questi possiamo integrare il fabisogno nazionale senza dover importare altro.
Aggiungo che bisogna spingere anche nella formazione dei nuovi allevatori/contivatori perché senza innovazioe e studio non si va da nessuna parte e pure nell'agri fotovoltaico, che darebbe un apporto non indifferente economicqamente all'agricoltura.

Do., 11.04.2024 - 16:06 Permalink
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Johannes Engl Fr., 12.04.2024 - 07:17

Il problema è che le leggi antitruffa esistono ma in troppe occasioni non vengono rispettate e non controllate abbastanza.
Troppo populista di dare la colpa all'Europa se in realtà le truffe sono di origine italiana.

Fr., 12.04.2024 - 07:17 Permalink
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pérvasion Fr., 12.04.2024 - 08:48

Dass sich der Salto-Chefredakteur für dieses traurige Spektakel von Coldiretti begeistert, ist geradezu peinlich.

Fr., 12.04.2024 - 08:48 Permalink