Politik | Il caso

Masocco o non Masocco

Bufera sul consigliere comunale di Bolzano, circola un audio in cui avrebbe incitato allo stupro di una Dj. Chieste le dimissioni. Il leghista: "Quella voce non è la mia"
Kevin Masocco
Foto: upi

Dopo Kurt Pancheri e l’infelice uscita sui “finocchi” - senza dimenticare l'ultima provocazione del capopopolo Filippo Maturi - a finire nell’occhio del ciclone è ora il consigliere comunale leghista di Bolzano, Kevin Masocco (che ha sostituito nel consesso Carlo Vettori “promosso” in consiglio provinciale). 

È stato infatti diffuso dal quotidiano Tageszeitung un messaggio vocale di WhatsApp - indirizzato a una chat privata della Lega - in cui il fedelissimo di Salvini inciterebbe a stuprare una donna in discoteca, con tanto di bestemmia finale. La frase incriminata: “Vieni allo Juwel, c’é una Dj figa da violentare. Adesso ti faccio una foto porco d**”.

Parole subito condannate duramente da Ulrike Oberhammer, presidente della Commissione provinciale pari opportunità, che da anni si prodiga contro la violenza sulle donne: “È vergognoso e molto preoccupante quando i politici, che hanno un importante ruolo di buon esempio, si esprimono contro le donne in modo così offensivo - dichiara l’avvocata in una nota - La presenza di queste persone in un consiglio comunale, in quanto rappresentanti del popolo e quindi anche delle donne, non è accettabile. Chiediamo pertanto le sue immediate dimissioni. Se il consigliere non dovesse lasciare volontariamente il suo posto, le commissioni competenti devono reagire e rimuoverlo dal suo incarico”.

Le richieste di dimissioni - posta la necessaria e preventiva verifica dei fatti - si moltiplicano di ora in ora, invocate fra gli altri anche da Sinistra-Die Linke, dalla presidente della Commissione comunale Pari Opportunità di Bolzano Marialaura Lorenzini (Verdi) e dal Pd locale che va all'attacco: “Se confermata la paternità di questo audio, chiediamo che la Lega faccia subito dimettere il consigliere Masocco. Nessuna tolleranza per queste parole, dimissioni. A casa”.

 

 

Oberhammer ricorda inoltre che l’esortazione allo stupro è anche un reato penale e deve essere punita adeguatamente, ragion per cui chiede alle autorità competenti di avviare le dovute indagini. “Deve essere dato un chiaro segnale a testimonianza che nessuna donna deve essere bersaglio di attacchi sessisti e violenti” conclude la presidente della Comissione provinciale Pari Opportunità. 

Si difende Masocco: “Sta girando un audio in cui io avrei detto cose ignobili. Chi mi conosce personalmente ha subito capito che la voce non è la mia. Mi spiace molto dover smentire e dovermi giustificare per ciò che non ho fatto. Da sempre difendo la dignità di tutte le donne e condanno ogni atto di violenza. Chiederò al Comitato pari opportunità del comune di Bolzano di attivarsi sempre più per promuovere la dignità della donna. Colgo questa occasione non tanto per difendere la mia reputazione ma per chiedere la tutela per tutte le forme di violenza sulle donne”. E annuncia azioni legali: “A breve mi recherò a sporgere denuncia e diffido Tageszeitung a continuare a diffondere questa fake news”. Ipse dixit.