Kultur | Salto Summer Serie

Destinazione finale: storia e cultura

Da quasi 200 anni sta lì, immobile e silenzioso. Le sue mura hanno visto sfilare di tutto, da soldati, a profughi e viaggiatori.
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Foto: Günter Richard Wett

12x12 SALTO SUMMER SERIE

Con la serie 12x12 SALTO si dedicherà al mondo museale altoatesino: da giugno in poi SALTO presenterà 12 diversi musei altoatesini. Ogni sabato verrà pubblicato un testo dedicato ad un museo.

1/12 Fortezza

Chi è mai passato dal Brennero, lo conosce: il forte di Fortezza, una costruzione imponente ma graziosa, il più grande complesso storico dell’Alto Adige, che sorge a cavallo della Valle Isarco e della Val Pusteria e che attraversa e sovrasta la valle come un’acropoli.

Come nel passato ancora oggi, Fortezza è rimasto simbolo di passaggio e di frontiera.

Costruito con milioni di mattoni e massicci blocchi di granito, la sua funzione era rendere la vallata impraticabile a qualsiasi nemico. Ma il forte più sicuro delle alpi non è mai stato messo alla prova e i suoi cannoni non spararono mai un colpo. Già nel momento dell’inaugurazione nel 1838 aveva perduto la sua destinazione: non ci fu nessun attacco da cui difendersi. I costi e le fatiche erano stati inutili e fino ad oggi rimane l’immagine di Fortezza come una “cattedrale nel deserto”.

Dovette aspettare tanto tempo prima di ottenere un incarico e una funzione; finché il forte si aprì un varco verso il mondo della cultura dell’Alto Adige.
Oggi le sue magiche mura poderose hanno rotto il silenzio. Tramite esposizioni di vario genere ci vengono raccontate le sue avventure: che non è mai stato il nemico ad abbattere le mura del forte, ma le linee ferroviarie e l’autostrada che oggi sfrecciano tra la Fortezza. Ci raccontano la storia del tesoro che fu nascosto all’interno del forte durante la seconda guerra mondiale, del quale quasi cento tonnellate d’oro si sono volatilizzate. Ma il forte e i bunker sotterranei non sono solo ricordi di tempi passati, ma anche un luogo in cui i visitatori possono piacevolmente rinfrescarsi nelle calde giornate d’estate.

Il labirinto di sale, scale e cunicoli, ospita sia la storia nella sua atmosfera misteriosa, che l’attualità dei suoi cittadini e il fervore contemporaneo: arte, spettacoli e concerti hanno trasformato il forte in un gigantesco palcoscenico. La settimana scorsa sono improvvisamente apparse dal suolo sculture e istallazioni, le pareti si sono trasformate in quadri e fotografie e le casematte del forte in dei nuclei performativi. La causa del tumulto? Il forte è stato infine conquistato da parte di artisti altoatesini contemporanei. Fino ad ottobre si può vedere l’esposizione 50x50x50 che serpeggia sia nel labirinto di caverne nascoste a Fortezza che nel Giardino Vescovile presso il Museo diocesano di Bressanone.

Anche agli amanti della musica, Fortezza offre un programma attraente. Persino Milow e Mainfelt hanno decantato il forte. E per chi lo desidera più turbolento, Fortezza apre le sue porte ad I Love Electro. Il 15 luglio giunge di nuovo il momento: migliaia di electro lovers potranno espugnare Fortezza e movimentare le vecchie mura.
Da ultimo, ma non meno importante, un piccolo preavviso: chi durante la sua visita vede una sposa apparire nel forte, non deve preoccuparsi: non è un fantasma, bensì una delle tante persone che celebrano a Fortezza il proprio matrimonio, vi organizzano conferenze o feste private.

 

www.franzensfeste.info

(Salto in collaborazione con: Ripartizione Musei della Provincia autonoma di Bolzano)