Gesellschaft | La residenza

Restituire un pezzo di storia alla città

A ottobre Castel Hörtenberg riapre completamente ristrutturato. Nella veste di un albergo 5 stelle. Alessandro Podini: “Non poteva rimanere chiuso”.
Castel Hörtenberg
Foto: Salto.bz

“L’edificio era talmente bello che non poteva rimanere chiuso al pubblico. Noi abbiamo deciso di trasformarlo in un albergo per restituire un pezzo di storia alla città”. Nella voce di Alessandro Podini c’è rispetto e sentimento quando parla del progetto di Castel Hörtenberg, residenza storica che a ottobre diventerà il primo guesthouse a 5 stelle di Bolzano.

L’edificio era talmente bello che non poteva rimanere chiuso al pubblico. Noi abbiamo deciso di trasformarlo in un albergo per restituire un pezzo di storia alla città (Alessandro Podini)

 

Storia e metamorfosi del castello

 

La storia del castello è intrecciata con quella della città: Leonhard Hiertmair, avo della famiglia Hörtenberg, negli anni fra il 1496 e il 1510 fu eletto quattro volte sindaco di Bolzano. Quando ai suoi discendenti Georg e Barthlme Hiertmair venne concesso il titolo nobiliare, il cognome cambiò da Hiertmair in von Hiertenberg, che più tardi si trasformò in von Hörtenberg. Nel 1682 la tenuta passò alla famiglia Giovanelli e nel 20esimo secolo ai baroni Fuchs. Infine dieci anni fa la famiglia Podini ha rilevato Castel Hörtenberg e da quasi un anno sono in corso i lavori di restauro in collaborazione con la sovrintendenza per le Belle Arti, per trasformarlo in una struttura ricettiva di lusso. La gestione di questa metamorfosi è affidata a Anna Podini.

 

 

Puntare sui giovani

 

Anna, che quest’ anno compie 26 anni, è cresciuta perfettamente bilingue a Bolzano e si è laureata in comunicazione all’università americana di Parigi. Poi uno stage di 6 mesi nell’azienda di famiglia nell’attesa di fare un master. Nel frattempo però era maturata l’idea di trasformare Castel Hörtenberg in struttura ricettiva e la famiglia Podini ha deciso di puntare realmente sui giovani, affidando il coordinamento del progetto proprio ad Anna. Suo padre Alessandro che l’ha affiancata è pienamente soddisfatto: “Anna ha seguito il progetto di Castel Hörtenberg dall’inizio alla fine in maniera egregia. È un’ottima esperienza iniziare un progetto da zero ed è il modo migliore per imparare perché si affrontano tante diverse problematiche.” 

 

 

Un compito delicato

 

Le problematiche sono già numerose per i progetti di nuove costruzioni, ma nel restauro di un edificio storico ci sono ancora più incognite. Infatti nel corso dei lavori di ristrutturazione di Castel Hörtenberg è riemersa una cappella originale con affreschi del 17esimo secolo, che con l’aiuto delle Belle Arti è stata prontamente restaurata come tutti gli stucchi e gli affreschi del castello.

 

 

“Ristrutturare un edificio così è un compito difficile e delicato, bisogna avere amore e rispetto per gli elementi architettonici storici. Noi abbiamo demolito solamente ciò che non faceva parte della struttura originale del castello” prosegue Alessandro Podini.  

 

 

Con la demolizione delle parti posticce per tornare alla struttura originale del castello, anche le stanze sono tornate alle loro dimensioni originali: sono enormi in termini di superficie e di altezza. Per riuscire ad avere un bagno in ogni camera senza erigere pareti che coprirebbero gli stucchi appena ristrutturati, lo studio d’architettura Projectteam ha trovato una soluzione tanto sensibile quanto salomonica: nell’angolo di ogni stanza è stato inserito un elemento cubico moderno che contiene i servizi e la doccia. Questo cubo è più basso del soffitto della stanza e come un modulo di arredo non oscura l’ampiezza della camera. Il moderno è perfettamente inglobato nell’antico, lo esalta e lo completa senza mescolarsi. 

A Castel Hörtenberg la metamorfosi è riuscita e a ottobre il vecchio castello tornerà a vivere.