Politik | Misure

Quarantena light e più sanzioni

L’isolamento domiciliare passa a 10 giorni e basterà un solo test negativo. Aumentano ancora i casi Covid. Kompatscher: “Le regole ci sono già, più controlli e multe”.
Kompatscher, Widmann
Foto: ASP/Fabio Brucculeri

È ufficiale: con la circolare emanata dal Ministero della Salute e accolta con favore dall’Asl altoatesina il periodo di quarantena causa coronavirus sarà ridotto - con effetto immediato - da 14 a 10 giorni e si concluderà dopo un solo test negativo, non più due. La conseguenza è che ora bisognerà riprogrammare gli appuntamenti per i test (la giunta ne ha fissato ieri le tariffe) che con questa nuova regolamentazione potranno essere usati in misura maggiore - ce ne saranno a disposizione 500 in più al giorno - per altri potenziali pazienti. In più si potrà porre fine ai periodi di isolamento domiciliare che non sono più necessari. Altra novità è che tutti coloro che risultano positivi a SARS-CoV-2 verranno dimessi dalla quarantena dopo un massimo di 21 giorni, purché siano privi di sintomi da almeno 7 giorni.

 

“Decidiamo noi”

 

Intanto ieri, 13 ottobre, sono stati registrati 34 nuovi positivi e sono aumentati ancora i ricoveri: in tutto 54 nei normali reparti ospedalieri (12 più di lunedì) e 3 (uno in più) in terapia intensiva. L’assessore alla Salute Thomas Widmann puntualizza: ”È vero che i numeri sono in crescita ma la maggior parte dei casi si possono circoscrivere a focolai presenti in singoli comuni, aziende o scuole. I casi di pazienti sintomatici inviati a effettuare i controlli dai medici di base o dal pronto soccorso si attestano sui 25 al giorno, in linea dunque con il livello registrato nei mesi scorsi”. Circa l’1% dei positivi viene ricoverato in ospedale, ricorda Widmann, ”ed è questa la cifra da tenere maggiormente sotto controllo in quanto ci fornisce la misura della pressione alla quale è sottoposto il sistema sanitario”.

Parallelamente il presidente della Provincia Arno Kompatscher annuncia che ci sarà un’intensificazione dei controlli e delle sanzioni nei confronti di chi non si attiene alle regole riguardanti utilizzo delle protezioni naso-bocca e distanziamento, ma se non ci saranno ulteriori peggioramenti restano valide le regole attuali. “Dopo aver comparato i contenuti dell'ultimo decreto del Presidente del Consiglio con le norme attualmente in vigore in Alto Adige - ribadisce Kompatscher - siamo giunti alla conclusione che non servano nuovi provvedimenti. Le regole ci sono già, basta rispettarle”. Per ora nessuno stop quindi agli sport amatoriali, né coprifuoco per bar e ristoranti. E non ci saranno nemmeno limitazioni a trenta invitati alle feste in occasione di matrimoni e battesimi.
Critico l’avvocato e membro della Commissione dei Sei Luca Crisafulli: “Non credo che il nuovo dpcm possa essere visto come un attentato alla nostra autonomia. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, e smettiamola di piantare le bandierine anche sopra la salute pubblica”.

 

I test

 

Il dicastero guidato da Roberto Speranza stabilisce che il decimo giorno di quarantena dovrà essere effettuato un test e non appena il relativo risultato negativo sarà disponibile la quarantena si potrà ritenere terminata. Tradotto: oltre ai 10 giorni di quarantena va aggiunto il tempo necessario per stabilire il risultato del test. Per i PCR, normalmente, l’attesa è di massimo 48 ore. Le persone prive di sintomi che hanno raggiunto l’undicesimo giorno di quarantena o più e che sono state sottoposte a test con esito negativo possono lasciare la quarantena previa comunicazione da parte dell’Azienda sanitaria, che avverrà il prima possibile, e non devono sottoporsi ad altri test. Tutti gli altri saranno gradualmente contattati dal Servizio igiene (Unità per la Sorveglianza Epidemiologica) per concordare una nuova data per essere testati.

 

La circolare

 

Ecco cosa dice il documento diffuso dal Ministero della Salute in merito ai vari scenari:

Casi positivi asintomatici

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test PCR con risultato negativo (10 giorni + test).

Casi positivi sintomatici

Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test PCR con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

Casi positivi a lungo termine

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test PCR per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).

Contatti stretti asintomatici

I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:
    •    un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure
    •    un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o PCR negativo effettuato il decimo giorno.