Chronik | Bolzano

Movida, un piccolo allentamento

Verso la proroga dell’ordinanza anti-calca, ma con il divieto ritardato di 2 ore. “Non è che ci si può assembrare”. In auto senza mascherina e non con familiari: multati.
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Foto: Pixabay

La decisione sarà valutata e condivisa nel comitato Ordine e sicurezza pubblica convocato mercoledì 17 giugno, alle 13. Sul tavolo la proposta del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi di prorogare l’ordinanza anti-assembramento nei punti di aggregazione serale della città di Bolzano. Nel senso di un ulteriore allentamento. L’attuale divieto di consumo di alcolici fuori da bar e plateatici nei fine settimana viene spostato di due ore, a partire dalle 20 anziché dalle 22 (fino alle 2): questa l’idea del primo cittadino. Un alleggerimento che riflette il buon andamento dei dati sul contagio, ma che per l’amministrazione può rappresentare anche un modo per venire incontro agli esercenti dopo le polemiche sulla precedente ordinanza, scaduta lo scorso fine settimana.

 

Confronto con i baristi

 

Il tema sarà oggetto delle valutazioni del Comitato a cui parteciperanno i rappresentanti delle associazioni di categoria, vedi l’Unione commercio che era già intervenuta in modo critico verso la stretta applicata a partire da piazza delle Erbe.

“Si va verso una proroga dell’ordinanza con un allentamento della stessa, ovvero una modifica/slittamento dell’orario di entrata in vigore nel fine settimana dalle 20 alle 22. Almeno questo è il mio orientamento. In ogni caso ne parleremo in sede di Comitato e poi informerò la giunta”. Queste le parole pronunciate dal sindaco.

Discutiamo con il prefetto e gli esercenti su una proroga, con uno slittamento di due ore del divieto sull’alcol. Ma non è che ci si può assembrare (Renzo Caramaschi)

Non vuol dire tuttavia che ci si può assembrare” aggiunge Caramaschi che fa riferimento al divieto di riunirsi in gruppo e senza le distanze di sicurezza “contenuto nelle norme nazionali e provinciali”. Cogliere i riferimenti precisi nella giungla normativa in tutti i testi promulgati a livello centrale e locale non è facile, ma ad esempio l’Allegato A alla legge provinciale altoatesina dell’8 maggio 2020 (sulla Fase 2), aggiornato con delibera di giunta il 9 giugno 2020, precisa che “all’aperto e nei luoghi chiusi deve essere sempre mantenuta una distanza interpersonale di sicurezza di 1 metro, eccetto tra i membri dello stesso nucleo familiare convivente e i casi specifici regolati diversamente”. Riguardo alla mascherina, “non esiste un obbligo generale di indossare una protezione delle vie respiratorie, tranne che al di sotto di 1 metro di distanza interpersonale”. E sono esclusi i conviventi.

 

 

In vigore fino a luglio?

 

Un’altra incognita investe la durata della possibile proroga. Caramaschi cita il mese di luglio e fa riferimento all’orizzonte temporale delle misure nazionali, recepite anche in Alto Adige (del resto lo stato di emergenza promulgato a gennaio scade il 31 luglio). “Calibreremo il documento in funzione delle decisioni del governo, applicate qui con ordinanza del presidente della Provincia”, chiarisce.

 

In auto senza mascherina, multati

 

La situazione della movida è abbastanza tranquilla anche dalla prospettiva dei controlli e dell’ordine pubblico. Le forze dell’ordine, vigili urbani, polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza hanno ripetuto i presidi nello scorso fine settimana, ma “il trend delle multe”, precisa il comandante della polizia locale Sergio Ronchetti, “va verso lo zero”. Sono state multate alcune persone, conclude, “ma perché in auto permane l’obbligo di indossare la mascherina se non si è familiari”.