Chronik | Maltempo

Breve tregua, ma non è finita

Domenica torna la neve sopra i mille metri, in Alto Adige e Trentino è già pericolo valanghe. Tra incidenti, strade chiuse, case senza corrente e valli isolate.
vigili del fuoco
Foto: Landesfeuerwehrverband Südtirol

“Domenica diffuse precipitazioni con limite delle nevicate tra i 1.000 e 1.700 metri”. È quanto prevede l’ultimo bollettino di Alto Adige meteo, che riguarda una provincia e una regione già messe a dura prova dal maltempo di questa settimana. Se in Sudtirolo la situazione resta precaria - ieri sera il conto parlava di numerosi valli isolate, dalla val Badia alla val Senales e val Martello, 7.600 utenze senza corrente, 500 interventi, 175 corpi di vigili volontari al lavoro, perfino un incidente non grave a due pompieri su un’autobotte a Laion - lo stesso vale per il Trentino. E arriva l’allarme valanghe: “Sopra i duemila metri si sono accumulati nell’ultima settimana oltre 2 metri di neve - dice la Provincia di Trento -. Qui il pericolo è di grado 4 su una scala di 5”. 

 

Torna la neve

 

Il servizio di previsioni altoatesino parla di una nuova perturbazione che colpirà con intensità maggiore le zone orientali della provincia, andando a esaurirsi verso la sera di domenica. Per lunedì tuttavia si prevede cielo nuvoloso con qualche rovescio e nella notte successiva e per martedì ancora precipitazioni con limite della neve intorno ai 1.000 metri, con un miglioramento da mercoledì. 

 

 

Fine settimana di maltempo dunque anche per la provincia di Trento. “Dalla sera di domenica - precisa Piazza Dante - è annunciata una nuova e intensa perturbazione, proveniente da est, che porterà tra i 30 e i 50 centimetri di neve in alta montagna e quantitativi inferiori a quote più basse. Il limite delle nevicate è previsto ad un quota di circa mille metri. La situazione di instabilità continuerà fino a martedì con precipitazioni meno intense”.

 

 

Evitare di mettersi in auto

 

In Alto Adige la popolazione è invitata a rimanere a casa nelle zone più colpite e riguardo alla viabilità sono sconsigliati i viaggi non urgenti. A chi non può evitarli, viene suggerito di dare attenzione alle corsie innevate e scivolose, da affrontare con attrezzatura invernale. Numerosi i passi chiusi, dalla Mendola al Pordoi.

 

 

Cinquecento interventi - e un incidente

 

Impressionante il bollettino della serata di ieri, che comprendeva l’incidento ad un’autopompa dei vigili del fuoco della frazione di Albions nel Comune di Laion, uscita di strada. Due pompieri sono rimasti leggermente feriti ed un terzo ha riportato ferite di media entità. Tutti e tre sono stati soccorsi e ricoverati in ospedale. “Le strade secondarie sono quasi tutte bloccate – ha riassunto ieri Andrea Lazzarotto, coordinatore del Centro funzionale della protezione civile –. Ad esempio non sono raggiungibili la val Badia, la val Senales e la val Martello, la valle dei Molini e la Val di Riva (Raintal). La strada da Fontanefredde a Trodena è chiusa, così come la val Pusteria a partire dalla località di Prato alla Drava”.

 

 

Senza sosta il lavoro dei soccorritori: 175 corpi dei vigili del fuoco con 2.000 volontari hanno effettuato in 12 ore oltre 500 interventi, a beneficio anche di 7.600 utenze senza corrente elettrica, la maggior parte nel Comune di Castelrotto. Inoltre, 450 lavoratori del Servizio strade della Provincia, tutte le squadre delle società distributrici di energia e diversi altri servizi si sono resi disponibili. Sono state attivate anche le centrali comprensoriali della Bassa val Pusteria, della val d’Isarco, Merano e Bolzano. Nel capoluogo ieri pomeriggio i vigili del fuoco permanenti e volontari hanno dovuto accompagnare 48 bambini ed i loro insegnanti dalla loro scuola sul Colle sino in città a causa delle difficili condizioni della strada. Sempre a Bolzano ieri sera una frana nella zona di viale Trento ha ostruito la ferrovia del Brennero. Il passaggio dei treni, bloccato, è questa mattina in graduale ripresa.