Gesellschaft | Incontro

Fiammetta Borsellino racconta papà

La figlia del giudice la mattina incontrerà le scuole e il pomeriggio la cittadinanza.
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Foto: teatro cristallo

Una testimonianza forte, il dolore di una figlia che ha speso la sua vita, con determinazione e coraggio, per onorare l’impegno del padre, il giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia trent’anni fa nella strage di via D’Amelio, a Palermo: martedì prossimo, 21 marzo, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, sarà presente al Teatro Cristallo di Bolzano Fiammetta Borsellino, una dei tre figli del magistrato siciliano. L’iniziativa, che prevede un matinée con le scuole e un incontro pomeridiano con la cittadinanza – entrambi esauriti - fa parte del percorso “Educare alla giustizia” che il Teatro Cristallo realizza in collaborazione con l’ANM – Associazione Nazionale Magistrati sezione Trentino Alto Adige e, per questa occasione, anche con UNICEF BOLZANO. L’incontro è moderato dal magistrato Giuseppe Spadaro, presidente dell’ANM Trentino Alto Adige.

Martedì prossimo, 21 marzo, il Teatro Cristallo avrà l’onore di ospitare la figlia di Paolo Borsellino, Fiammetta, che ha accettato di incontrare gli studenti delle scuole altoatesine e trentine e la popolazione locale per raccontare la sua storia di impegno e di coraggio nella lotta contro la mafia. Una storia di famiglia, dal momento che Fiammetta è la minore dei tre figli di Agnese e Paolo Borsellino. Quando nel 1992  il magistrato morì lei aveva 19 anni e si trovava in Thailandia, una vacanza che sarebbe dovuta servire per vivere qualche giorno spensierato lontano dalla sua vita blindata, fatta di scorte e paure. Ma la speranza di un po’ di tranquillità fu interrotta dallo scoppio di un’autobomba, quella che uccise suo padre Paolo, in via d’Amelio, la strada dove abitava la nonna di Fiammetta.

 

 

“Amo ricordare di mio padre quella sua incredibile capacità di non prendersi mai sul serio ma al tempo stesso di prendersi gioco di taluni suoi interlocutori.” – ha dichiarato Fiammetta in una delle sue interviste - “Queste qualità caratteriali l’hanno aiutato in vita ad affrontare di petto qualsiasi cosa minasse il suo ideale di società pulita e trasparente e ne sono sicura lo avrebbero accompagnato ancora in questo particolare periodo storico, in cui l’illegalità e la corruzione continuano ad essere fenomeni dilaganti nel nostro paese.” Fiammetta non finirà mai di ringraziare il padre per averle fatto capire “il reale significato della parola ‘vivere’ e del ‘combattere per i propri ideali’ per il raggiungimento dei quali, come disse più di una volta ‘è bello morire’.”

L’incontro di martedì prossimo, moderato dal magistrato Giuseppe Spadaro, fa parte delle iniziative dedicate al tema della legalità e della giustizia che il Teatro Cristallo idea e raccoglie nell’ambito del percorso “Educare alla giustizia” grazie alla collaborazione costante con l’Associazione Nazionale Magistrati – Sezione Trentino Alto Adige, Libera. Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie e con UNICEF BOLZANO.

Durante il matinée alle quali hanno aderito diverse scuole medie e superiori di Bolzano, Trento e Rovereto, verranno esposti in sala anche alcuni lavori artistici che i ragazzi della scuola media Vittorio Alfieri di Bolzano hanno realizzato nell’ambito delle ore dedicate all’educazione alla cittadinanza e all’educazione civica.