Books | migrazioni

Un fumetto sulla “Sindrome Italia”

Stasera alle 18 presso l’Archivio Storico di Bolzano la presentazione della graphic novel sulle malattie che colpiscono le donne badanti provenienti dall’Est Europa.
sindrome italia
Foto: Sindrome Italia

Chi sono (state) le donne che arrivano dalla Romania, dalla Polonia, dall'Ucraina, dalla Moldavia prima di essere “badanti”? Cosa hanno lasciato a casa e cosa immaginano per il futuro? Come ci si trasforma dopo una migrazione, dentro un paese straniero e lontane dai propri affetti? A queste (e altre) domande risponde il graphic novel Sindrome Italia. Storia delle nostre badanti di Tiziana Francesca Vaccaro ed Elena Mistrello (ed. Becco Giallo), vincitore nella categoria migliore sceneggiatura al Premio Boscarato 2021 del Treviso Comics Book Festival, miglior fumetto del Premio letterario BookCiakLegge 2022 e miglior opera prima al Napoli Comicon 2022.

 

Tiziana Francesca Vaccaro, autrice di
Tiziana Francesca Vaccaro, autrice di "Sindrome Italia" (Becco Giallo): i disegni sono di Elena Mistrello.

 

Il fumetto sarà presentato questa sera (17 maggio) alle ore 18 presso l’Archivio Storico della Città di Bolzano in via dei Portici, nell’ambito degli appuntamenti in vista dell’“ArtMaySound”, festival di musica e fumetti previsto per fine maggio. L'evento è promosso dal Frauenarchiv, l'Archivio storico delle donne di Bolzano. In dialogo con Martha Verdorfer, le autrici racconteranno il processo di creazione del libro: il loro incontro, la scoperta del tema e la ricerca, la trasformazione di una storia da testo teatrale a fumetto. “Sindrome Italia” nasce infatti prima come spettacolo teatrale scritto da Vaccaro (Sindrome Italia. O delle vite sospese) e, in un secondo momento con l’illustratrice Mistrello, diventa fumetto. L’idea è di raccontare senza filtri un pezzo del nostro tempo, della nostra storia.

 

Cosa è la "Sindrome Italia"

 

La “Sindrome Italia” è il termine medico usato per indicare l’insieme di malattie invalidanti che affliggono le badanti che giungono in Italia, in particolare sotto il profilo della salute mentale. Un’espressione, dunque, che fa direttamente riferimento ad un'ingente sofferenza psicologica delle donne migranti (in questo caso dell’Est Europa) collocate in posizioni di forte marginalità sociale, colpite e afflitte da una condizione psico-fisica che non trova eguali nel passato. Una sofferenza che matura – più o meno latente – in Italia, nel paese di arrivo, ma esplode nel luogo in cui si ritorna, a “casa propria”.

In Italia sono 1.700.000 le donne migranti: filippine, sudamericane, ucraine, polacche, moldave, rumene. Grazie al passaparola tra connazionali sono incoraggiate a partire per trovare lavoro. Spesso scelgono di andarsene di notte, mettendo a letto i figli come tutte le sere e poi loro si sentono dire al mattino: “La mamma non c’è stamattina, è partita, qualche settimana e poi torna”. Sono donne che abbandonano la propria famiglia per occuparsi di un’altra. Convivono con l’anziano fino a quando muore - e tutto ricomincia, nella solitudine e troppo spesso nel dolore.

Vasilica, la protagonista del fumetto, è una donna da sempre in lotta, alla ricerca di una vita migliore per sé e soprattutto per i suoi figli. A un certo punto, suo malgrado, si vede costretta a lasciare tutto, casa, marito, figli stessi. Sola in Italia, nel paese in cui – si dice – c’è lavoro, Vasilica si prende cura di persone estranee, così come lei è ora estranea a sé stessa, estirpata alla radice. Dall'Italia alla Romania passando per Palermo e Milano, Sindrome Italia è il racconto di un ritorno, delle cicatrici della migrazione, di una femminilità in lotta. È la storia di una e insieme di moltissime donne, le nostre “badanti”.