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Bolzano dichiara l’Emergenza climatica

La città sulla scia di Milano, New York, Parigi: in consiglio la delibera contro il riscaldamento globale. Al vaglio anche le azioni sui condomini. Ora tocca all’Aula.
Fridays for Future 27. September 2019
Foto: Othmar Seehauser

Sull’onda dei #Fridaysforfuture e delle adesioni contro il riscaldamento globale giunte da numerose città in tutto il mondo, anche il capoluogo altoatesino vuole essere della partita. E prendere impegni formali per tutelare l’ambiente. Lo strumento adottato è la delibera che approderà in consiglio comunale giovedì prossimo, 24 ottobre, dove dovrà però incontrare il consenso dell’Aula.

 

La delibera per il clima

 

“La città di Bolzano per l’Emergenza climatica”: si intitola così il testo proposto dall’assessora Maria Laura Lorenzini, già licenziato dalla giunta Caramaschi, che arriva sui banchi dell’assemblea cittadina assieme al progetto di fattibilità tecnica ed economica del polo scolastico di San Giacomo. Dentro, una dichiarazione formale per seguire l’esempio di Milano, Torino, Napoli e Bologna, solo in Italia, o di New York e Parigi a livello internazionale: sono le tante città che hanno già dichiarato “lo stato di calamità” per il clima. Ma il dispositivo considera anche gli impegni e le azioni in parte avviate o pianificate dal Comune per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Si tratta di una formulazione più generale: i dettagli sono affidati al Piano di azione delle energie sostenibili e clima, sempre curato dall’amministrazione municipale, che dovrebbe essere concluso fra un mese.

 

 

La supervisione tecnica è di Emanuele Sascor, dirigente dell’Ufficio geologia, protezione civile ed energia. In primo luogo, la delibera comporta l’adesione istituzionale alla rete di centri urbani che hanno già dichiarato l’emergenza climatica. Si fa poi un accenno alle iniziative che il Comune di Bolzano ha messo in atto o attuerà per cercare di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni del 40% nel 2030. Seguono le azioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici e quelle nella mobilità, includendo il programma del Pums-Piano urbano per la mobilità sostenibile

 

Sensibilizzare e spronare i condomini

 

La finalità di base della delibera è la “sensibilizzazione”, come spiegano dagli uffici. Fare in modo che anche Bolzano dichiari “la situazione di emergenza” in ambito climatico e si faccia portavoce di tutte le istanze che si stanno levando a livello internazionale.

Riguardo alla lotta alle emissioni di Co2, il traguardo ambizioso che si pone l’amministrazione è incentivare gli interventi sulle abitazioni private nel territorio comunale, soprattutto i condomini. Sensibilizzare, informare, coinvolgere i cittadini e gli amministratori condominiali. Per cosa? Migliorare le prestazioni energetiche degli edifici: il Comune vuole insomma spronare i proprietari e gli amministratori ad adoperarsi per la coibentazione (il “cappotto”), sostituire gli infissi, risparmiare energia e quindi ridurre le emissioni. 

Oltre a questo ci sono le azioni di efficientamento degli impianti e l’impulso alla rete di teleriscaldamento, già nelle priorità della giunta e in corso di realizzazione da parte di Alperia.

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Claudio Campedelli Fr., 18.10.2019 - 09:15

Inizia (o continua) il carnevale delle inconcludenti propagande.
La realtà:
1 Importazione dei rifiuti urbani e combustione dei rifiuti speciali nell'inceneritore di Bolzano sovradimensionato e sovvenzionato con soldi pubblici che dovrebbe produrre energia "pulita" (senza specificare cosa si intende per pulita);
1bis Gestione dei rifiuti non conforme all'economia circolare;
2 Centinaia di parcheggi a rotazione in costruzione nel centro della città;
3 Più di un decennio di sistematico sforamento del valore degli ossidi d'azoto (dannosi alla salute e clima alteranti) legato a un traffico cittadino intoccabile;
4 Piano clima di riduzione delle emissioni disattesi > acquisto autobus cittadini a gasolio:
4bis Mancato potenziamento dei trasporti pubblici (gli autobus oldtimer vengono dismessi ma la flotta rimane uguale);
5 Piano urbano della mobilità sostenibile che dopo tutte le misure prevede la stessa quantità di emissioni dannose;
6 Soluzioni infrastrutturali costose, fantasiose ed essenzialmente inutili che servono solamente a mantenere lo status quo.

Nulla in contrario riguardo all'efficientamento sostenibile dei condomini ma questa proposta, anche se attuata, incide minimamente sulla qualità dell'aria.

Fr., 18.10.2019 - 09:15 Permalink