Politik | solidarietà

Il diritto a un letto caldo

Una rete di accoglienza, pasti caldi - e un “Kältetelefon”: il Landtag approva l’ordine del giorno dei Verdi: “Per non morire di freddo nel ricco Sudtirolo” 
accampamento, Bolzano, senza tetto, casa
Foto: salto

Il Consiglio provinciale ha approvato ieri (16 dicembre) un ordine del giorno collegato alla legge di bilancio presentato dal Gruppo Verde con il quale s’impegna la Giunta a gestire “al più presto e in modo sostenibile” il flusso di migranti, riattivando la rete di Centri di accoglienza straordinaria (CAS) su tutto il territorio, “garantendo un pasto e un letto caldo a chi transita sul nostro territorio” e con l’attivazione di un “telefono del freddo” tramite il quale chiedere aiuto. Un canale di comunicazione sul modello del “Kältetelefon” austriaco al quale possono rivolgersi tempestivamente le persone in difficoltà così come semplici cittadine/i, per soccorrere in modo puntuale chi, senza fissa dimora, rischia la propria vita al gelo.

 

 

La tragica morte di un giovane diciannovenne di origini egiziane in un riparo di fortuna a Bolzano Sud ha scosso l’intera popolazione altoatesina. I Verdi hanno accolto l’appello di associazioni di volontariato, Diocesi, Caritas, istituzioni e società civile e lo hanno portato in Consiglio provinciale con un ordine del giorno: non si può morire di freddo nel ricco Sudtirolo” ha sottolineato Riccardo Dello Sbarba. “Il Sudtirolo ha risorse ed energie, sia istituzionali che volontarie. L’abbiamo dimostrato con l’accoglienza straordinaria delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. In pochi giorni la Giunta provinciale è stata in grado di istituire una task force, ha mobilitato la protezione civile, ha creato un centro di prima accoglienza alla stazione della Fiera di Bolzano, di proprietà della STA, una struttura con servizi igienici e letti di emergenza. È tragico e assurdo che& proprio a poche decine di metri da questa struttura sia morto di freddo pochi giorni fa il diciannovenne egiziano”.

 

Competenza di Provincia e Stato

 

“Il sindaco di Bolzano, città più colpita di altre dal dramma dei senza tetto, ha chiesto solidarietà e condivisione. La Provincia si è mossa cercando soluzioni di emergenza, ma serve uno sforzo maggiore e misure permanenti, perché l’inverno viene ogni anno e non possiamo farci sorprendere ogni volta da fenomeni ampiamente prevedibili”. Da settimane, spiega Dello Sbarba, è incrementato il flusso migratorio: “L’assessore al sociale del comune di Bolzano parla di una media di 20/30 arrivi al giorno. Alcuni viaggiano da sud verso nord nel tentativo di oltrepassare il Brennero. Altri arrivano da nord, respinti verso l’Italia, paese della loro prima identificazione, molti arrivano dalla rotta balcanica”. “Bisogna dunque guardare in faccia la realtà - ribadiscono i Verdi - siamo di fronte a un nuovo flusso continuo di migranti e profughi, la cui competenza spetta allo Stato e alla Provincia”.

Oltre a CAS e telefono del freddo, l’ordine del giorno approvato prevede di istituire un tavolo di lavoro a cui partecipino Provincia, Commissariato del Governo, Comuni, organizzazioni del terzo settore ed esperti di accoglienza (per definire e condividere un piano provinciale sostenibile per affrontare la situazione dell’accoglienza delle persone senza fissa dimora e dei richiedenti protezione internazionale presenti sul territorio) nonché forme di accoglienza a “bassa soglia” per offrire da subito, considerato l’abbassamento delle temperature, con un pasto caldo e un letto.

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△rtim post Sa., 17.12.2022 - 11:46

Es braucht nun endlich auch mal pragramatische, konkrete Lösungsansätze.
Die Bozner Stadtverwaltung bzw. die öffentlich finanzierten Organisationen werden, wenn sie es schon selbst nicht schaffen, z.B. Schlafplätze, temporäre mobile Schlafboxen ... zur Verfügung zu stellen, wohl noch eine kostenlose Info- oder Couchsurfing-App aktivieren können, wo Bürger-innen die Möglichkeit haben, eine Unterkunft oder auch anderes anzubieten.

Sa., 17.12.2022 - 11:46 Permalink