Chronik | Progetto Benko

Tempo al tempo

Impegnare i bolzanini in una consultazione popolare sul progetto Benko? Solo attraverso un referendum confermativo, dice l'Iniziativa per la democrazia diretta.

„La democrazia diretta ha bisogno di tempo. Bolzano ha il diritto di prendersi tutto il tempo che serve per una scelta di questa portata.“ Stephan Lausch, coordinatore dell'Iniziativa per la democrazia diretta, precisa così la presa di posizione sostanzialmente negativa del suo movimento sul referendum Benko che nel fine settimana aveva suscitato stupore ma anche commenti canzonatori: ma come, proprio i paladini del referendum bocciano l'idea di una consultazione popolare sul nuovo centro commerciale per Bolzano lanciata dal commissario straordinario Michele Penta?

L'unico strumento di democrazia diretta adatto al progetto Benko, afferma Lausch, è il referendum confermativo, istituto che lo statuto comunale attualmente non prevede. „Funziona così: il Consiglio comunale o la giunta prendono una decisione e prima di metterla in atto chiedono il parere, vincolante, della cittadinanza“, spiega. Ma volendo inserire nello statuto la possibilità del referendum confermativo prima di dare la parola ai bolzanini non si rischierebbe di rimandare l'intera questione alle calende greche? „L'adattamento dello statuto comunale – risponde Lausch – sarebbe fattibile entro la fine dell'anno.“

Nel fine settimana, l'Iniziativa aveva tacciato le istituzioni di „incompetenza“ e „pressapochismo“, giudicando „oltremodo irresponsabile“ l'idea di indire una consultazione popolare sul progetto Benko da tenersi in tempi strettissimi, senza dare il dovuto spazio alla riflessione e al confronto di idee: „Si sottolinea sempre che un'informazione completa e oggettiva e un dibattito pubblico intenso sono presupposti irrinunciabili della formazione dell'opinione pubblica e della vera cittadinanza attiva. Per arrivare a ciò, non bastano pochi mesi, specialmente in un clima preelettorale.“

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alfred frei Mo., 18.01.2016 - 15:18

ecco la domanda semplice e comprensibile a tutti che il Commissario potrebbe formulare per il referendum :
Volete voi riqualificare il centro cittadino togliendo le brutture di via Garibaldi, trasferendo il verde del trascuratissimo parco della stazione sui tetti di nuovi e splendidi palazzi e aprendo in via Alto Adige un centro commerciale di primo ordine che richiama i clienti altoatesini da Innsbruck e Affi con una riduzione dei prezzi da sballo e ricevendo in regalo da un Investor 1.000 EURI a testa ?
SI o NO ?

Mo., 18.01.2016 - 15:18 Permalink
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Lorenzo Nesler Di., 22.03.2016 - 16:57

I prezzi degli affitti per i negozi ridotti sono un punto a vavore se vengono concessi ad aziende medio piccole locali. No in generale é una politica restrittiva che non ci porterá avanti. Si deve dire si a cosa offre notevoli punti a vavore. In generale non cé ne solo nero ne solo bianco.

Di., 22.03.2016 - 16:57 Permalink