Gesellschaft | Salute

“Il wi-fi a scuola? Non va bene”

Dura presa di posizione del CTCU contro il via libera della Provincia di Bolzano alla proliferazione delle reti senza fili negli istituti scolastici.
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Foto: Luca Sticcotti

La Verbraucherzentrale Südtirol (Centro Tutela Consumatori Utenti) ha presentato una dettagliata analisi, svolta con la collaborazione dell’organizzazione germanica Diagnose Funk e la rete locale di opposizione all’elettrosmog Onde Civiche Alto Adige. Il tutto con lo scopo di ‘rovesciare’ le indicazioni presenti in una perizia commissionata dalla Giunta Provinciale e volta ad affermare una “presunta innocuità delle reti wi-fi nelle scuole”. 

Il CTCU critica con forza il dietrofront in materia operato da parte del Consiglio Provinciale negli ultimi 2 anni. Nel 2015 infatti nell’organismo legislativo di rappresentanza ebbe luogo un’audizione sul tema della telefonia mobile al quale presero parte anche alcuni relatori indipendenti indicati da CTCU e Onde Civiche. Successivamente e in base anche alle indicazioni degli esperti invitati, il Consiglio Provinciale approvò una mozione che auspicava il principio di precauzione nelle scuole dell’Alto Adige e negli edifici pubblici. Si parlò in quel contesto anche della necessità di un rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico in provincia da parte di una commissione di esperti, ma per molto tempo non si ebbero più notizie di tale commissione
Lo scorso dicembre un fulmine a ciel sereno pose fine a questa attesa: la Giunta Provinciale infatti decise di presentare ai consiglieri una ‘perizia’ che aveva il chiaro scopo - sostiene oggi il CTCU supportato dai suoi esperti - di “dichiarare l’infondatezza del principio di precauzione nell’ambito delle comunicazioni senza filo” e quindi, proprio, “degli impianti wi-fi realizzati in edifici scolastici”. 

Il mutamento di prospettiva da parte della Giunta e quindi anche del Consiglio Provinciale è stato quindi confermato, nel marzo 2017, anche da un’apposita mozione in direzione contraria rispetto a quella approvata nel 2015. Che addirittura - basandosi sull’innocuità degli impianti sancita dalla perizia provinciale - “chiede alla Giunta di procedere con ancora maggior impegno nella realizzazione di impianti wi-fi, soprattutto nelle scuole”. 
Si è trattato in questo caso di una mozione - continua il CTCU - approvata con una maggioranza esigua e con contrarietà di Verdi e Süd-Tiroler Freiheit (con l’astensione del Movimento 5 Stelle n.d.r.)” 

Preso atto della situazione, il CTCU come dicevamo ha incaricato degli esperti di effettuare un’attenta analisi della ‘perizia’ interna utilizzata dalla Provincia per dare il via libera al wi-fi nelle scuole. “Una perizia di parte redatta - hanno affermato il presidente del CTCU Walter Andreaus e il consulente per l’elettrosmog Francesco Imbesi - da persone prive di competenze specifiche in materia”. 

“Il via libera all’introduzione massiccia di wi-fi e terminali mobili nella scuola si basa sulla sottolineatura di vantaggi del tutto ipotetici, privi di qualsiasi riferimento a un’analisi costi-benefici e trascurando gli studi esistenti sui rischi in ambito psicosociale e radioprotezionistico.”

Ancora più dure le considerazioni di Peter Hensinger, esperto germanico dei Diagnose Funk. Per il quale la perizia della Provincia “travisa le acquisizioni in proposito della scienza indipendente, rinunciando completamente a presentare concetti educativi finalizzati alla maturazione e abilità cognitive attraverso i media”. Secondo il CTCU dunque i Consiglieri Provinciali sono stati tenuti all’oscuro delle ultime conoscenze in merito agli aspetti medici e pedagogici collegati con l’uso a scuola di media wi-fi. Anche perché - ricorda il CTCU - in realtà i Consiglieri Provinciali hanno potuto leggere la perizia della Provincia solo dopo e non prima aver espresso il proprio voto in merito alla mozione ad essa collegata. L’atto d’accusa diventa quindi ancora più pressante, secondo le parole di Armin Sparer della rete Onde Civiche.

“I cittadini devono rendersi conto ancora una volta che il governo locale persegue evidentemente altri interessi rispetto alla tutela della salute pubblica”

In definitiva CTCU, comitato Onde Civiche e l’organizzazione dei consumatori Diagnosi Funk attiva in tutta Europa chiedono che “il principio di precauzione rimanga valido riferimento per ogni decisione che coinvolge le reti di comunicazione e gli impianti di radiotrasmissione, sottolineando al contempo che scopo precipuo della scuola è quello di educare all’uso consapevole e responsabile delle tecnologie, e non quello di esporre le famiglie e la scuola agli appetiti commerciali delle imprese”.

Il Direttore del CTCU, Walther Andreaus, chiede quindi che “la Giunta Provinciale ritiri immediatamente questa perizia e provveda a nominare un gruppo di esperti indipendenti e in possesso delle necessarie competenze, con l’obiettivo di individuare con precisione i pericoli esistenti e provvedere a contrastarli”. 

Inutile dire che il CTCU in questo senso ha manifestato ancora una volta la volontà di offrire anche il proprio aiuto. 

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One Echnaton Do., 18.05.2017 - 19:59

Aber dann müssen wir auch den gebrauch von handle von seiten von Schülern und Lehrpersonen strikt verbieten. Man kann nicht wiki unterbinden und in Klassen mit 20 bis 30 Personen die 30 handies zulassen (eingeschaltet).

Do., 18.05.2017 - 19:59 Permalink