Umwelt | MERANO

"Polemicuccia strumentale"

Il sindaco Dal Medico respinge al mittente le accuse dei Verdi sulla mancata tutela dei canali di Sinigo. "Verranno fatti solo ulteriori approfondimenti".
falda di sinigo Canale Corridoni
Foto: Fabrizio Nicolini Comitato quartiere

“Quella dei Verdi sulla tutela dei canali di Sinigo è una polemicuccia strumentale”.  Lo afferma il sindaco di Merano Dario Dal Medico dopo l’attacco degli ambientalista in vista dell’approvazione del piano paesaggistico avvenuta mercoledì sera in consiglio comunale.

Qualche passo indietro. Il primo Piano paesaggistico di Merano - ricorda il Comune in una nota - venne approvato nel 1982, completamente rielaborato nel 2001 e successivamente modificato in alcuni punti. La nuova proposta di piano, elaborata dall'Ufficio provinciale ecologia del paesaggio, competente in materia, fu pubblicata due volte, nel 2018 e nel 2019, perché dopo la prima pubblicazione vennero apportate alcune modifiche che dovevano a loro volta venire esposte per consentire alla popolazione di prenderne visione e di esprimersi in merito. Nel luglio 2022, l'amministrazione comunale di Merano aveva deciso di riprendere e completare l'iter di approvazione della versione aggiornata del piano paesaggistico di Merano, che era, appunto, in sospeso dal 2019.  

Mercoledì sera il Consiglio comunale ha espresso parere favorevole recependo l'approvazione del Piano da parte della Commissione provinciale ma con alcune eccezioni: Per la zona di rispetto prevista intorno a castel Pienzenau l’amministrazione comunale propone – rispetto alla previsione indicata dalla Commissione in una distanza media compresa fra i 250 e i 270 metri dalla residenza – una più limitata perimetrazione con lo stralcio delle superfici non effettivamente necessarie a garantire la visibilità del castello e il mantenimento, verso est e verso sud, di una fascia di rispetto larga rispettivamente 115 e 80 metri. Respinto anche il parere espresso dalla Commissione che nega la riduzione della zona di rispetto all’ontaneto di Maia Bassa presso l’eliporto al termine della cosiddetta via Rabbiosi: Per le rogge, i percorsi pedonali e le acque è stato chiesto “un supplemento di indagine per procedere alla loro classificazione in un secondo momento, avendo riscontrato alcune incongruità nella proposta”.

 

Secondo i Verdi, non inserendo automaticamente nel Piano rogge. canali e fossati (come richiesto dal Comitato civico di Sinigo e suggerito pure dalla Commissione provinciale tutela paesaggio) “Alleanza, Civica e SVP vanificano gli sforzi trasversali adottati e attesi per risolvere il problema dell'innalzamento della falda freatica a Sinigo, visto che  l’irrimediabile chiusura e cancellazione della canalizzazione storica ha portato alla precaria e delicata situazione di oggi. Conscia di ciò, la giunta Rösch aveva sottoposto alla Provincia la richiesta di porre sotto tutela i canali ad oggi ancora aperti, a Sinigo e in altre parti della città, includendoli appunto nel piano paesaggistico".

Dal Medico, come detto, non ci sta. “Noi - replica - in un anno e mezzo siamo riusciti a portare in consiglio comunale il piano paesaggistico che i Verdi non hanno fatto per i contrasti interni alla maggioranza (dovuti a Castel Pienzenau, ndr). Noi abbiamo proposto che i canali venissero stralciati e vengano analizzati in maniera più approfondita e dettagliata in un secondo momento per poi esser inseriti nel piano paesaggistico. Non c’è alcuna abolizione della tutela, anzitutto perchè riusciamo a portare il documento in consiglio comunale (!) e poi perchè vogliamo un "supplemento di indagine" proprio sui canali”.

Quanto alla falda, dice Dal Medico, “penso di aver preso a cuore la situazione e aver dato avvio a provvedimento concreti. E’ un problema che si trascina da 40 anni e ora pretendono che lo si risolva in 2 settimane?”.