Politik | A suon di selfie

Mummia a chi?

La deputata dem Maria Elena Boschi replica via social al ministro Salvini (che aveva attaccato Pd e renziani) con una foto in spiaggia: “Bacioni dal mio sarcofago”.
Maria Elena Boschi
Foto: Facebook

Nell’era dell’esuberanza social, di claque e populisti pauperisti, al trolling istituzionale si risponde, evidentemente, con la stessa moneta. E così in una domenica di agosto, mentre la via per uscire dalla crisi di governo appare ancora labirintica, ecco che la deputata del Pd Maria Elena Boschi risponde a tono, via Twitter e via Facebook, al ministro dell’Interno Matteo Salvini che, durante una diretta di ieri pomeriggio sulla piattaforma di Zuckerberg, aveva detto di essere pronto a tutto pur di evitare che “gli italiani anneghino in un governo di sinistra, di gente di sinistra bocciata a tutte le ultime elezioni” e che riesumerebbe “mummie alla Renzi e alla Boschi”.

L’ex ministra alle Riforme, postando una foto in spiaggia in compagnia di alcune amiche scrive: “Salvini dice che io sono una mummia che vuole tornare al Governo. Io al Governo con Toninelli e Di Maio non ci vado, non sono Salvini. Al massimo voto la fiducia a un Governo Istituzionale che evita l’aumento dell’IVA e che riporta l’Italia a giocare un ruolo in Europa. Quanto al fatto di essere una mummia ho come l’impressione che #CapitanFracassa sia nervoso. Il caldo fa male: in questi casi bisogna bere molto e evitare di uscire nelle ore più calde. Come direbbe lui, ‘bacioni’ dal mio sarcofago”. E su Twitter rincara la dose: “Salvini che dice: ‘siamo attaccati da un gruppo di renziani’ ci sta facendo uno spot pazzesco e neanche lo capisce”.

Boschi era peraltro finita nuovamente, qualche giorno fa, nel mirino del segretario della Lega che l’aveva accusata di essere “scappata” da Arezzo a Bolzano a caccia del seggio sicuro alle ultime elezioni politiche.

Lo scatto in bikini ha ricevuto commenti discordanti su Facebook, fra chi elogia la risposta per le rime recapitata a Salvini e chi parla di caduta di stile. Un esempio è offerto da due esponenti del Pd altoatesino: “Numero uno”, applaude Stefania Gander, che alle ultime primarie del partito aveva sostenuto la candidatura di Roberto Giachetti; “Spero sia vero che il gruppo parlamentare del Pd voglia andare al governo con il M5s. Avrei evitato la fotografia da spiaggia. Non è nemmeno il caso di votare un governo istituzionale. L’aumento IVA si può evitare anche per alcuni mesi con un dl”, sottolinea invece Marco Timperio, “seguace” di Zingaretti.

Nel frattempo pilota indiscusso della macchina del fango continua a essere saldamente la brigata leghista. Degno di nota il post pubblicato ieri sulla sua pagina ufficiale dal sindaco di Gallarate Andrea Cassani, che aveva commentato così la notizia di un incendio doloso di un’auto: “Succede anche questo in Italia, dove un sessantenne tunisino, siccome si annoiava, ha incendiato un’auto. In un mondo giusto quel signore dovrebbe ripagare l’auto e poi essere riaccompagnato a calcioni nel sedere nel suo paese d’origine…”. Peccato che il tunisino fosse la vittima, essendo il proprietario dell’automobile. Il responsabile del rogo, infatti, sarebbe stato un italiano di 60 anni con problemi psichici. L’alfiere del Carroccio aveva poi cancellato il post ammettendo l’errore, ma il suo commento era stato poi riportato dalla sezione locale del Pd.