Gesellschaft | il ricordo

Questa vita continua...

Ci ha lasicato Ágnes Heller, filosofa ungherese, sopravvissuta alla Shoah, carissima amica.
Ágnes Heller
Foto: privata

Cara Ágnes, te ne sei andata con la corrente del lago. Non resistevi al richiamo dell'acqua. Mai. Ogni volta che c'era l'occasione ti buttavi. Ed eri felice. Ti sei buttata nel lago di Caldaro, nel lago Maggiore, nel lago di Garda. Per non parlare del mare. Ricordavamo spesso la bella nuotata che abbiamo fatto a Fano a settembre del 2012. Mi raccontavi che ti eri buttata perfino nel Rio delle Amazzoni. L'acqua per te era vita, bellezza, movimento.

L'amore, la bontà, la bellezza, l'amicizia, la prossimità non erano per te solo categorie del pensiero. Erano valori del vivere.

Ci siamo sentiti due giorni fa. Mi hai scritto: "Sono al Balaton, nuoto, sto bene". Non vedevi l'ora di partire per il nostro tour di settembre a portare in giro per le città italiane il libro sull'amore, che abbiamo appena stampato, dove c'è pure il tuo testo inedito in ricordo di Anna Frank.

L'amore, la bontà, la bellezza, l'amicizia, la prossimità non erano per te solo categorie del pensiero. Erano valori del vivere. L'amicizia stava davanti a tutto, prima dei libri, delle conferenze, delle lezioni. Prima veniva l'amicizia.
Ecco perché per te era più importante condividere una cena di pesce sul mare che tante parole buttate nei corridoio di qualche unversità o nelle aule di qualche accademia. Perché è li che si determina la vita, la parola, il senso dell'umano.

 

Anche quando ero a Berlino e tu venivi invitata di qui e di lì, mi chiamavi sempre e mi dicevi: "Andiamo a visitare un museo, facciamo un giro, mangiamo qualcosa in un bel posto". E io correvo con la bici o la macchina a prenderti.
Quanti viaggi! Quante gite! Quante visite a città, mostre, musei! Ho migliaia di aneddoti. Abbiamo anche riso tantissimo, come a settembre dello scorso anno quando eravamo a Ravenna sul mare e abbiamo riso che quasi mi andava di traverso il cibo.

L'acqua per te era vita, bellezza, movimento.

Eri una delle persone più centrate che io abbia mai conosciuto. Contemplavi la natura, i paesaggi e vivevi intensamente ogni cosa. Vivevi l'attimo con una dilatazione infinita, come se fosse eterno.
Ora ci rimane la tua lezione, non solo la grande opera che rileggeremo con passione, ma soprattutto la vita. E questa vita continua...