Wirtschaft | IL MERCATO

Piangono i caffè

Il turismo altoatesino va a gonfie vele ma l'ottimismo riguarda alberghi e ristoranti che si sono distinti, alzando i prezzi. Per i bar invece pesano concorrenza e costi.
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Foto: Pixabay

Il turismo altoatesino continua a crescere. Anche se lo scorso mese di giugno ha registrato un calo rispetto allo stesso intervallo del 2017, i dati sul primo semestre 2018 riportati dalla camera di commercio di Bolzano sono positivi. L’ottimismo però riguarda soprattutto alberghi e ristoranti, mentre “tra i gestori di bar e caffè – informa l’ente di via Alto Adige - il clima è più modesto”. La colpa è della crescita dei costi e della concorrenza.

 

14,5 milioni di presenze

“La stagione invernale da record induce all’ottimismo gli imprenditori e le imprenditrici del settore turistico altoatesino” scrive l’organismo presieduto da Michl Ebner. “Nonostante il mese di giugno evidenzi un calo di presenze rispetto allo scorso anno, il 92% delle imprese prevede di conseguire una redditività quantomeno soddisfacente nel 2018”.

Nei primi sei mesi del 2018, da gennaio a giugno, prosegue la nota, “le presenze turistiche in Alto Adige sono state quasi 14,5 milioni”. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si sono registrati circa 750.000 pernottamenti in più, pari a un incremento del 5,5%. “La crescita delle presenze – precisa la camera di commercio – ha riguardato sia la tradizionale clientela di turisti italiani e tedeschi, sia gli ospiti provenienti dagli altri paesi esteri”.

Gli investimenti nella qualità delle nostre strutture e nei servizi che offriamo ai nostri ospiti stanno dando i loro frutti (Manfred Pinzger, HGV)

I fatturati sono in crescita, soprattutto con la clientela straniera e quella altoatesina, anche per effetto dell’incremento dei prezzi. “Gli investimenti nella qualità delle nostre strutture e nei servizi che offriamo ai nostri ospiti stanno dando i loro frutti” commenta Manfred Pinzger, presidente dell’Unione albergatori e pubblici esercenti (HGV). Va bene anche l’occupazione del settore, cresciuta nel primo semestre dell’8%.

 

Baristi scontenti

La valutazione cambia laddove le condizioni del mercato sono differenti e non permettono più di tanto di fornire un’offerta distintiva potendo anche alzare i prezzi. “Tra i gestori di bar e caffè – conclude la camera di commercio – il clima è più modesto, poiché la crescita dei costi non è pienamente compensata dall’incremento dei prezzi e dei fatturati, anche a causa della forte concorrenza”.