salto.music | Intervista

Cinetica: l’energia crea la musica

"Cinetica" è l’album d’esordio della cantante bolzanina Anna Carol, portale d'accesso di un mondo energico e dinamico. Ne abbiamo discusso insieme in un’intervista.
Un’EP, un paio di singoli e finalmente l’album di debutto: "Cinetica" contiene undici canzoni ed è uscito un mese fa.
Foto: Alecio Ferrari
Un’EP, un paio di singoli e finalmente l’album di debutto:
Un’EP, un paio di singoli e finalmente l’album di debutto: "Cinetica" contiene undici canzoni ed è uscito un mese fa. Foto: Alecio Ferrari

 

Anna Carol è una cantautrice nata a Bolzano, una città che a diciott’anni non soddisfa del tutto le sue esigenze. Si trasferisce quindi per lunghi periodi in città come Colonia, Rotterdam e Londra dove viene influenzata dall’incontro con le scene musicali soul, R&B ed elettroniche, alimentando in lei una forte urgenza espressiva che l’avvicina al mondo della scrittura.

Anna Carol continua a cercare e a cercarsi, in un mondo in continuo cambiamento.

La sua musica rappresenta un tentativo di rispondere alle complesse e spesso sofferte relazioni che caratterizzano la vita di tutti i giorni. Anna Carol continua a cercare e a cercarsi, in un mondo in continuo cambiamento, in trasformazione, che cambia pelle. Il suo nuovo album è la ricerca di una risposta ad un complesso groviglio di emozioni attraverso suoni acustici ed elettronici che convergono in melodie pop di influenza cosmopolita.

"Cinetica" è il nuovo disco di Anna Carol, rilasciato il 18 novembre dall’etichetta indipendente Nufabric Records con edizioni Kobayashi. Si tratta del primo album in studio dell'artista, che segue la pubblicazione dell'EP "Evoluzione" nel 2020. L'album equilibra il mondo acustico e quello elettronico della cantante, e incorpora influenze di diversi generi, come R&B, cantautorato italiano, jazz, soul e pop. I singoli "Rotterdam", "Easy", "Immagina che bello sarebbe scappare" e "Inutili" hanno anticipato l'uscita dell'album, che è stato prodotto da una vasta squadra di musicisti composta da Domenico Finizio, Emanuele Triglia, Alessandro Donadei, Stabber, Edlin, Lucio Enrico Fasino e Ale Bavo.

A pochi giorni dalla pubblicazione del suo album, abbiamo intervistato Anna Carol per scoprire le sue sensazioni e per farci raccontare la sua nuova creazione.

 

Schöne Texte, zeitgemäßer Pop, unaufdringlich produziert: „Cinetica” ist das Debüt-Album von Anna Carol.
Ci ha lavorato per più di due anni: Per „Cinetica” Anna Carol ha collaborato con diversi produttori. Foto: Alecio Ferrari

"È un disco fatto di quell’energia che possiedono tutti i corpi in movimento; è un fuoco perpetuo che fuoriesce da ogni cosa: dalle parole di un nuovo incontro fino alle forme di un paesaggio mai visto prima"

salto.music: Innanzitutto, come stai? Come stai affrontando il periodo successivo all'uscita del tuo primo album?

Anna Carol: Sono elettrizzata! Penso che questa sia la parola giusta per descrivere ciò che sto provando. Ho lavorato a questo album per molto tempo, circa due anni e mezzo, tenendo anche conto della pandemia. Quindi aspettare così tanto per il suo rilascio mi ha fatto esplodere di emozioni. Questo album rappresenta la mia identità e per me è la prima grande opportunità di esprimere chi sono sia come persona che musicalmente.

salto.music: Quale evento o fattore ti ha portato a pubblicare questo album in lavorazione da più di due anni?

Anna Carol: Per pubblicare questo album, ci sono stati diversi fattori da considerare. Non è stata una decisione che ho preso da sola, ma è stata una considerazione fatta in team. Tra questi fattori c'è stato il rallentamento della pandemia, il completamento delle tracce e la mia volontà di condividere il mio lavoro con il mondo.

 

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"Penso che tutto abbia avuto inizio tre estati fa, durante una sessione di scrittura organizzata dalla mia etichetta nelle Marche": Anna Carol ricorda gli inizi di "Cinetica". Foto: Edoardo Conforti

 

salto.music: Come è nato questo progetto? Quando sono nate le prime canzoni e quando hai capito che stava per nascere un album?

Anna Carol: Penso che tutto abbia avuto inizio tre estati fa, durante una sessione di scrittura organizzata dalla mia etichetta nelle Marche. Avevo già alcuni brani pronti, ma durante questa settimana di sessione ne sono nati altri e ho iniziato a capire che stavo accumulando un po' di materiale per un disco. Quell’inverno abbiamo ottenuto un buon risultato con una canzone che avevamo presentato a Sanremo Giovani, "Ballare", che è stata selezionata tra i primi 60 semifinalisti. A quel punto, insieme alla mia etichetta, abbiamo deciso di dedicare molta energia a questo disco.

salto.music: Chi hai incontrato durante questo percorso e chi ti ha aiutato nella realizzazione del tuo progetto?

Anna Carol: Innanzitutto, è importante menzionare il ruolo svolto dalla mia etichetta discografica e dal mio editore nella realizzazione di questo progetto. Hanno creduto nella mia musica e mi hanno aiutato a creare nuovi contatti nel mondo della musica italiana, che altrimenti sarebbe stato difficile per me, siccome fino a poco fa vivevo all'estero e non conoscevo molto il panorama musicale italiano. Ho avuto quindi l'opportunità di lavorare con una squadra di produzione molto ampia. Alcuni brani sono stati prodotti da due ragazzi di Roma, Emanuele Triglia e Alessandro Donadei. Un brano l’ha prodotto Stabber, un produttore con sede a Milano. Anche Enrico Fasino mi ha aiutato nella produzione di un pezzo e Domenico Finizio dei Tropea ne ha prodotti altri cinque.

Ognuna delle persone che ho incontrato durante il mio percorso ha contribuito con la sua creatività al progetto, il che poteva essere un rischio in termini di coesione e identità del progetto. Credo comunque di essere riuscita a mantenere una buona unità grazie alla buona coordinazione e alla fiducia nel mio gusto. Spero sia così!

Ho scoperto che il movimento, il cambiamento e il continuo scoprire sono ciò che mi dà l'energia e l'ispirazione per fare musica e arte.

salto.music: Cosa significa "Cinetica" per te e perché il tema del movimento è così importante da diventare il nome dell’album?

Anna Carol: Mi sono chiesta la stessa cosa. A volte si scrive un album con un concept iniziale già in mente, altre volte si scrivono le canzoni e poi si cerca il filo conduttore che le unisce. Nel caso di questo album, apparteniamo alla seconda categoria. Alla fine, il tema del movimento è risultato essere quello che le collegava tutte. È un tema che ricorre spesso anche nel mio modo di vivere la vita, ovvero non fermarmi mai, essere sempre in movimento e avere una continua dinamicità intellettuale, pronta a cambiare punto di vista e non fermarsi mai su un'unica idea. L'album "Cinetica" è stato un promemoria per me per ricordare l'importanza di non fermarsi mai e di essere sempre in movimento. Ho scoperto che il movimento, il cambiamento e il continuo scoprire sono ciò che mi dà l'energia e l'ispirazione per fare musica e arte. "Cinetica" è un omaggio a ciò che mi dà l'energia per fare tutto ciò che faccio e avere l'ispirazione di cui ho bisogno.

 

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"Innanzitutto, è importante menzionare il ruolo svolto dalla mia etichetta discografica e dal mio editore nella realizzazione di questo progetto": Nufabric Records, l'etichetta che pubblica "Cinetica" si trova a Fermo (Marche). Foto: Alecio Ferrari

 

salto.music: Come si muove Anna Carol nello spazio e nel tempo? Qual è il suo ritmo e direzione, si ferma mai o gira in maniera casuale alla ricerca di qualcosa?

Anna Carol: Ora ho una direzione precisa e so dove voglio andare, anche se c’ho messo un po' di tempo prima di capire dove volessi indirizzare le mie energie. Per comprenderlo in passato ho lasciato Bolzano per trascorrere lunghi periodi di tempo a Londra, Rotterdam e Colonia. Nonostante Bolzano abbia molti pregi, ora come ora non si può dire che sia una città al centro di grandi opportunità musicali. Ciò ha aumentato il mio bisogno di nuovi stimoli e la mia voglia di scoprire cosa ci fosse al di fuori della mia città. Il mio andamento, invece, non è sempre costante. Ci sono momenti in cui viaggio più velocemente e altri in cui mi fermo. È importante avere questi momenti di pausa per riflettere, ma ogni tanto è anche necessario vedere e scoprire tante cose, girando in maniera casuale alla ricerca di nuove ispirazioni. Ogni fase creativa ha bisogno del suo stato d'animo e ritmo.

Se mi chiedi di spiegarti le canzoni che scrivo a parole mi incarto. Se mi dai il permesso di ricavarne un oroscopo mi illumino.

salto.music: Sulle locandine dei tuoi concerti hai assegnato ad ogni canzone un segno zodiacale. Che rapporto hai con l’oroscopo?

Anna Carol: Ho un rapporto molto ironico e leggero con l'oroscopo. Non sono una grande esperta, ma mi diverte molto leggere le caratteristiche degli ascendenti in particolari situazioni, come per esempio quando sono a cena con amici. Mi diverte tirare fuori il telefono e leggere le caratteristiche dell'ascendente di cui gli altri non sono a conoscenza.

salto.music: In una parte del testo di "Sono qui" scrivi: queste strade non portano a niente, vedo solo orme già percorse. Questa canzone parla del problema di crearsi una propria identità musicale?

Anna Carol: Sì, hai proprio colto il tema principale. In questo brano mi sono concessa un momento di sconforto parlando delle sofferenze che a volte la musica può dare e delle difficoltà nel fare uscire un disco che avesse un’identità propria. Ma il tema dell'identità in "Sono qui" non riguarda solo la musica, ma anche la ricerca della propria identità nella vita di tutti i giorni, chiedendosi chi siamo in mezzo a tutte le altre persone e cosa ci differenzia. Questo brano è appositamente il primo dell’album. Introduce tutte le altre canzoni in cui è possibile conoscere la mia vera identità.

salto.music: E dunque come ci si può distinguere in un panorama musicale così vasto?

Anna Carol: Bisogna seguire totalmente il proprio istinto, anche se non è affatto facile. Tutti siamo naturalmente diversi, abbiamo tutti un passato diverso alle nostre spalle, ma spesso tendiamo a conformarci agli altri. A volte, un artista vede che una certa cosa sta funzionando e pensa di doverla replicare. Invece, il segreto è fidarsi totalmente di sé stessi e di ciò che si è. Tendiamo a non avere fiducia in noi stessi, ma dovremmo farlo di più, perché è questo che ci rende unici. Fidarsi di noi stessi, del nostro istinto e del nostro gusto. E lo dico prima di tutto a me stessa.

salto.music: Pensi che la tua musica abbia uno scopo?

Anna Carol: Faccio musica principalmente per esprimermi. Faccio arte perché ho la necessità di esprimere le mie sensazioni e di concretizzare la mia creatività. Non parto con uno scopo specifico in mente, non voglio per esempio che la mia musica sensibilizzi su un tema particolare. Il mio obiettivo è emozionare in modo diverso le persone che mi ascoltano, e spero che ognuno possa trovare un qualcosa di personale nelle mie canzoni.

salto.music: Se dovessi scegliere solo una canzone per fare una "prima impressione" su un nuovo ascoltatore, quale canzone sceglieresti e perché?

Anna Carol: Questa è davvero la domanda più difficile. Probabilmente sceglierei "Rotterdam".

 

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Anna Carol Instagram: https://www.instagram.com/annacarolmusica/
Anna Carol Spotify: https://open.spotify.com/artist/6BJWROUyan9xhxGKBcrT1I
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Anna Carol: "Rotterdam" (Live @Uploadsounds)