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Lo Zaia di Laives

Christian Bianchi si riconferma sindaco di Laives toccando quasi il 60% dei consensi: “Sono stato vicino ai cittadini e loro mi hanno ricompensato”.
Christian Bianchi
Foto: Christian Bianchi Facebook

Christian Bianchi - sindaco di Laives uscente e già riconfermato al primo turno – è raggiante. Lo raggiungiamo al telefono mentre si trova al Centro Galizia, una struttura comunale fuori dal centro del paese provvista di pizzeria e sale che vengono usate come palestra o per fare delle feste. E il clima di festa è palese. Le sezioni scrutinate non sono ancora complete (quando scriviamo ne mancano appena due), ma il risultato non lascia adito a dubbi: Bianchi sfiora il 60% (57,5), mentre i suoi sfidanti più “vicini” sono in realtà lontanissimi: Luca Bertolini, candidato della coalizione di Centrosinistra, intorno al 20% (20,2) e il candidato della Svp, Giovanni Seppi, non supera il 16% (15,4).

 

È una bellissima soddisfazione”, esordisce Bianchi, “nelle settimane scorse avvertivo ovviamente un buon clima, ero fiducioso di fare un ottimo risultato, diciamo intorno al 45%, ma le aspettative sono state ampiamente superate. Con un pizzico di ironia [ma forse neppure troppa, ndr] posso dire di essere lo Zaia di Laives”. Chiediamo al vecchio/nuovo sindaco quali sono, a suo parere, i fattori che hanno determinato questo suo rilevante successo. “Molto semplice: abbiamo lavorato bene e i cittadini ci hanno ricompensato. All'inizio, magari, qualcuno ci avrà anche guardato con scetticismo, in fondo avevamo creato la prima amministrazione di Centrodestra in Alto Adige, ma poi anche gli scettici si sono convinti e posso dire che abbiamo incassato il consenso di quelli che nelle scorse amministrative non ci avevano votato. Il mio impegno su temi come l'aeroporto, lo spostamento della A22, i lavori pubblici che siamo riusciti a condurre in porto, ma soprattutto la nostra vicinanza ai bisogni degli abitanti di Laives hanno fatto il resto”.

Dando uno sguardo agli altri risultati, chiediamo al sindaco di commentare quello della Svp (al 17%) e se pensa che, grazie alla chiarissima maggioranza da lui raggiunta, sia persino ipotizzabile fare a meno della Stella Alpina per la formazione della Giunta. “La Svp – afferma Bianchi – mi pare si sia confermata sui suoi livelli abituali. Per quanto riguarda la formazione della nuova Giunta posso dire che io parlerò con tutti, e la Svp – con la quale ho collaborato benissimo in questi anni – non verrà di certo esclusa dalle consultazioni. Se proprio vuole un'anticipazione: la mia volontà è quella di sedermi con loro attorno a un tavolo per proseguire quanto di buono abbiamo fatto sinora”.

Alla fine non può mancare una battuta sul risultato elettorale di Bolzano, che sta proponendo a spoglio non ancora ultimato un testa-testa tra il sindaco uscente del Centrosinistra, Renzo Caramaschi, e lo sfidante del Centrodestra, Roberto Zanin, il cui auspicato sfondamento non si sta rivelando nelle proporzioni sperate. “Zanin partiva in svantaggio, ma a mio avviso ha recuperato bene. Direi che gli osservatori più attenti non avrebbero certo escluso che la forbice assumesse una distanza contenuta”. Un pronostico su come andrà a finire, ipotizzando una chiara propensione della Svp a parteggiare per uno dei due candidati, non è però nelle corde di Bianchi: “Come andrà a finire non lo so, i fattori che determineranno l'esito del ballottaggio e quindi la formazione della Giunta sono troppi e non è possibile discernerli adesso con precisione. Intanto io mi godo il mio successo e do appuntamento ai miei cittadini alle sette: li ringrazierò personalmente in piazza”.

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Oscar Ferrari Di., 22.09.2020 - 21:10

Bianchi una giunta senza la SVP non la vuole fare, e ha ragione. Dalla Provincia arriverebbero bastoni tra le ruote un giorno sì e uno anche, c'è però di mezzo la presenza ingombrante di Fratelli d'Italia, che la SVP farà molta fatica a digerire

Di., 22.09.2020 - 21:10 Permalink