Chronik | Sanità

Ospedale, fine lavori nel 2030

Slitta il termine della ristrutturazione del San Maurizio di Bolzano. La nuova clinica con il pronto soccorso pronta a marzo 2019, poi il trasloco. Lavori da 650 milioni.
ospedale Bolzano
Foto: Suedtirolfoto

L’ospedale di Bolzano non sarà riqualificato prima del 2030. È questo l’orizzonte temporale stimato dai tecnici della Provincia che stanno curando l’ampliamento e riammodernamento del San Maurizio. Mentre la nuova clinica che ospiterà pronto soccorso, poliambulatori e parte della radiologia dovrebbe essere pronta dal prossimo marzo, in modo da permettere il trasferimento dei reparti dalla seconda parte del 2019, la ristrutturazione completa del nucleo principale del presidio dovrebbe concludersi tra 12 anni. Non quindi nel 2025 come inizialmente previsto. 

 

 

I lavori hanno un costo totale di 620-650 milioni di euro e sono pensati per dare un riassetto definitivo all’epicentro della sanità altoatesina, talvolta bersaglio delle critiche di cittadini, partiti e amministratori.

 

 

Riguardo alla nuova clinica, la realizzazione è a buon punto. La struttura è in piedi e si stanno svolgendo le sistemazioni esterne ed interne. La Provincia ha da poco indetto la gara per reperire il responsabile dei contratti di fornitura delle attrezzature medicali (per un importo di 866.000 euro). A lavori ultimati toccherà al trasferimento dei reparti che nell’ospedale vecchio sono in crisi e che necessitano di nuovi spazi. La procedura richiederà “molti mesi”, secondo quanto ipotizzano i tecnici della parte edilizia che però non sono competenti sulla procedura in quanto spetta alla dirigenza sanitaria. Durante il trasloco si avrà cura di non interrompere le attività assistenziali. 

 

 

Il costo della nuova clinica è di 300 milioni di euro e permetterà di ricavare più del doppio della superficie dell’attuale pronto soccorso: i metri quadrati arriveranno a mille. Nel 2020 inoltre è prevista la realizzazione della centrale tecnologica, ora in fase di progettazione avanzata. L’impianto da 30 megawatt - l’equivalente del fabbisogno di un paese di 3-4.000 abitanti - permetterà all’intero nosocomio di avere tutta l’energia necessaria per funzionare. L’alimentazione principale giungerà dal teleriscaldamento dell’inceneritore e per le emergenze è prevista la possibilità di ricorrere al metano.

 

 

Dopo la clinica sarà la volta della ristrutturazione della parte originaria dell’ospedale, che secondo la stima aggiornata dovrebbe concludersi nel 2030. Tutti i lavori, incluso quelli per la clinica, sono sotto la responsabilità dell’ufficio provinciale a cui è stato affidato l’Incarico speciale per l’ospedale di Bolzano, diretto da Domenico Cramarossa.