Chiamata a raccolta. Sabato 26 maggio i sedicenti fascisti del terzo millennio invitano a Ora gli elettori della Bassa Atesina e i tesserati di CasaPound per un incontro con i rappresentanti altoatesini: il coordinatore regionale Andrea Bonazza con i consiglieri comunali al seguito. Captare gli umori del proprio popolo fuori dal bastione bolzanino in vista delle elezioni provinciali di autunno è, va da sé, la ragione alla base della trasferta.

Luogo prescelto per la riunione il Bio-Hotel & Residence Kaufmann. Piccolo particolare: quando la sala è stata prenotata per la serata del 26 i militanti di Cpi hanno omesso di dire per quale occasione sarebbe servita e per conto di chi veniva riservata, finché la locandina dell’evento non è stata pubblicata su un gruppo Facebook da parte dei diretti interessati. Un dettaglio, quello dell'omissione, che tuttavia non sembra disturbare il proprietario dell’albergo. Il business è business.

“Non è un mistero che anche a Ora CasaPound abbia dei simpatizzanti, ma siamo in democrazia ed esiste la libertà di espressione”, dichiara a salto.bz il sindaco Roland Pichler (lista civica “Gemeinsam für Auer”), sottolineando di non aver mai avuto contatti con i militanti postfascisti, “ero al corrente dell’evento di sabato, anche se ci avessero chiesto una sala non gliel’avremmo concessa dato che l’amministrazione comunale ha deciso di non dare più in affitto sale pubbliche per incontri di partito o movimenti politici di sorta”.

La situazione, assicura comunque il primo cittadino, è sotto il livello di guardia, “è vero che il fenomeno CasaPound sta facendo capolino anche fuori dal capoluogo ma non sono particolarmente preoccupato per il momento, solo una volta, l'anno scorso, sono apparse sui muri cittadini scritte contro i profughi, un episodio che mi ha molto disturbato, detto questo sono fiducioso che la riunione di sabato si svolgerà senza tensioni”.