Politik | Caramaschi bis

“Priorità al bilancio: io non taglio”

Bolzano, la giunta ottiene l’ok del consiglio, 25 sì, 15 no, il Team K non vota. Caramaschi: “Subito al lavoro sulle risorse. Ci serve un milione”. Giardineria all’Svp.
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Foto: Io sto con Bolzano

Bolzano ha una nuova giunta comunale operativa. Pronta ad affiancare il sindaco - rimasto praticamente sempre in attività - nell’affrontare le priorità del governo cittadino per i prossimi 5 anni. Partendo dalla crisi economica provocata dal Covid e dai suoi effetti sugli interventi disposti dal bilancio comunale. L’esecutivo del Caramaschi bis, simile per continuità alla squadra del primo mandato, ha ricevuto la fiducia del consiglio comunale. Compatta la maggioranza, che ha espresso 25 sì (due gli assenti), 15 i no dell’opposizione, mentre i due consiglieri del Team K non hanno votato. Il primo cittadino firma questa mattina, venerdì 24 ottobre, le deleghe (la contesa della giardineria comunale pare vinta dall’Svp sui Verdi). “Bene, ora dobbiamo metterci subito sotto con il lavoro - dichiara a salto.bz -. Per il bilancio dobbiamo recuperare il tempo perso, per la parte corrente da 190 milioni ci manca un milione. Attendiamo cosa vuole fare la Provincia sulla finanza locale, ma io non taglio”.

 

La giunta

 

Il governo a sette - Caramaschi e sei assessori - ha ricevuto senza intoppi l’ok del nuovo consiglio. Al termine della lunga seduta di ieri, attorno alle 23, ospitata dalla Sala di rappresentanza del Comune per il rispetto delle distanze anti-Covid, la maggioranza ha votato compatta, con 25 componenti (in teoria la coalizione è a 27, ma due consiglieri erano assenti). Nelle riunioni precedenti di questa settimana è stata approvata la fiducia verso la nuova presidente dell’Aula, Monica Franch (Pd) e il vice Stephan Konder (Svp), come prevede l’accordo di coalizione a sostegno del sindaco (l’alleanza è formata da Pd, Verdi, civica Caramaschi, a cui al secondo turno si è aggiunta l’Svp e in seguito Io sto con Bolzano di Gennaccaro).

Riguardo ai componenti, cinque uomini e due donne, lo schema appare confermato: in base al disegno, Caramaschi tiene per sè le deleghe a bilancio, società partecipate, rapporti con le categorie economiche. Il vice, confermato, Luis Walcher (Svp), porta a casa urbanistica, lavori pubblici, protezione civile e a quanto pare anche la giardineria comunale (la richiesta dai Verdi non è passata, da quanto risulta). Johanna Ramoser (Svp), la più votata nella lista Volkspartei, ottiene attività economiche e scuole materne. Scorrendo, Stefano Fattor (Pd), new entry, anche lui apprezzato dagli elettori, riceve mobilità, patrimonio, edilizia abitativa. Per il collega di partito Juri Andriollo, confermato, le deleghe a politiche sociali, famiglia, tempo libero, sport. Ancora, Chiara Rabini (Verdi) ottiene cultura, ambiente, pari opportunità, Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano) conserva giovani, decentramento, servizi demografici e riceve in più l’innovazione-progetto smart city.

La Volkspartei la spunta anche sulla giardineria comunale. Nulla da fare per la richiesta dei Verdi di ottenere la competenza

Questo il disegno che dovrebbe essere nero su bianco nelle deleghe. Quanto all’Aula, ieri ha ratificato le dimissioni per motivi di salute dell’ex assessora Marialaura Lorenzini e l’ingresso al suo posto di Sonia Abrate, sempre per i Verdi.

 

 

Le priorità

 

Caramaschi, come ha già ribadito e com’è nel suo stile, vuole dare un’accelerata al lavoro dell’amministrazione dopo il rallentamento dovuto al rinnovo elettorale. “Lavoriamo da subito sul programma di coalizione e sulle priorità. Dopo le deleghe lunedì avremo la prima seduta di giunta. Dobbiamo fare il doppio, tante cose. Alcuni sono già esperti, i nuovi impareranno”, spiega a salto.bz in mattinata. Partendo, precisa, dalla questione delle entrate per il Comune che servono a finanziare gli interventi, ad esempio il welfare e gli altri servizi preziosi in una fase di difficoltà economica per la popolazione.

Lavoriamo da subito sul programma e le priorità. Il Dup, documento di programmazione economica, entro il 15 novembre, poi il bilancio a dicembre (Caramaschi)

L’argomento in cima alla lista del sindaco è il Dup-Documento unico di programmazione, necessario appunto per l’indicazione degli interventi e passo preliminare alla manovra contabile. “Per legge qui dobbiamo depositarlo entro il 15 novembre, poi a dicembre abbiamo il bilancio. Dobbiamo assolutamente recuperare il tempo perso, guardando alle prossime decisioni della Provincia in materia di finanza locale”, continua Caramaschi.

 

 

Lo stesso Arno Kompatscher incontrando ieri i sindacati, ha ammesso che il bilancio sarà “la sfida” del 2021 a causa dello stravolgimento del Covid. “Certamente è così - aggiunge il primo cittadino del capoluogo -, per l’anno prossimo mancano soldi, circa 400 milioni a livello provinciale e si vedrà cosa diminuirà per i Comuni. Io però non taglio, Bolzano se tutto va bene raggiungerà il pareggio”.

Bolzano se tutto va bene raggiungerà il pareggio. Ci manca un milione, vediamo cosa farà la Provincia. Io però non taglio

Quanto alle cifre in dettaglio, l’equilibrio di parte corrente (le spese ordinarie) per la città si aggira sui 190 milioni di euro (“Ci manca un milione, sto attendendo risposte da Palazzo Widmann” dice il sindaco), per gli investimenti invece il dato è ancora da quantificare ufficialmente: “Non posso anticipare, dobbiamo ancora vedere”. L’esigenza è comunque quella di tagliare il meno possibile.