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“L’università diventi più… bolzanina”

Per il presidente del quartiere Don Bosco Alex Castellano ci vuole più coraggio, per cercare di far 'vivere' l’ateneo anche negli altri quartieri della città.
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Foto: wwb

L’eterna riflessione sul ruolo effettivo di unibz nel tessuto sociale bolzanino è tornata di piena attualità ieri, quando l’Università di Bolzano ha reso noti i nuovi dati confortanti sulle iscrizioni (in significativo aumento) aumento, a fronte però di una crescente carenza di alloggi nel mercato privato da mettere a disposizione degli studenti
In particolare ha suscitato sconcerto il fatto che il nuovo portale predisposto ad hoc da ateneo e Provincia e denominato yost.apartments non abbia fatto registrare nessuna 'reazione' da parte dei due quartieri storici della Bolzano ‘italiana’, quali Europa Novacella e Don Bosco
Quali i motivi di questa assenza? L’università è invisibile oppure gli studenti non vengono considerati ‘clienti ideali’ da patte dei proprietari di questi quartieri ?

Ebbene: per il presidente della Circoscrizione Don Bosco Alex Castellano (PD) si tratta di per sé di un problema che viene da lontano, essendo il quartiere “nato come un paesone un po’ staccato dalla città, una dimensione che forse non è stata mai superata del tutto”. 
Secondo Castellano la tendenza è stata confermata con le nuove zone d’espansione, ovvero Casanova ma in parte anche Firmian. 

Don Bosco presenta poi inoltre un problema strutturale, avendo un gran numero di alloggi di edilizia sociale e nello specifico dell’Ipes. Il quartiere dunque ha una sua specifica conformazione demografica dove - è ancora Castellano a parlare - “di fatto la Provincia potrebbe intervenire così com’è avvenuto ad esempio ad Oltrisarco attraverso la predisposizione di un progetto pilota” (ndr il progetto Rosenbach ospitato dall’ex Claudiana e dedicato a giovani lavoratori). 

Non va dimenticato che però i quartieri Don Bosco ed Europa Novacella ospitano al loro interno già ora il collegio Univercity nella parte terminale di viale Europa che confluisce in via Gutenberg. 
Un edificio per il quale è stata scelta una collocazione un po’ particolare”, non nasconde in merito il presidente della Circoscrizione Don Bosco. Ricordando che però la struttura dovrebbe essere valorizzata perché “porta con sé una visione del mondo diversa, con il suo carico di persone che vengono da altri paesi”. 

In viale Europa però finora tutti hanno visssuto Univercity come un corpo estraneo e il giovane presidente Castellano, non ancora trentenne, è perfettamente consapevole del fatto che tale carico di studenti 'invisibili' rappresenti finora un'occasione persa in uno dei rioni più popolosi del capoluogo altoatesino. 
E allora? Questo problema come potrebbe essere risolto? Il presidente della Circoscrizione un’idea ce l’ha, nel cassetto. 

“Occorre una revisione dell’area circostante Univercity, magari riconsiderando le aree verdi, per consentire a questi studenti di uscire da quell’edificio”

Un’altra grande opportunità, a lungo termine, è poi rappresentata dal ventilato progetto di realizzare in futuro una nuova facoltà di ingegneria di unibz nell’area dove attualmente sorge la caserma Huber in viale Druso, giusto a poche centinaia di metri da Univercity.

“Se quel progetto effettivamente andasse in porto certo potrebbe aprire un grande spiraglio, consentendo al quartiere di avere un contatto molto più stretto con l’Università di Bolzano”

Il problema di fondo dunque sta nel nel fatto che la Libera Università, fin dalla sua fondazione nel 1997 ossia 20 anni orsono, è stata finora ospitata e localizzata esclusivamente nel centro storico di Bolzano, senza nessun respiro nel resto del capoluogo altoatesino.
In merito Alex Castellano non fa ricorso ad eufemismi, affermando che si è trattato di "un errore”. E facendo riferimento alla sua recente personale esperienza di studente universitario ad Innsbruck.

“La scelta di fondo all’epoca è stata quella decentrare le sedi dell’università di Bolzano in diversi centri della provincia, ma senza interessare in questo senso anche il capoluogo”

In sostanza il presidente della Circoscrizione Don Bosco Alex Castellano auspica che in futuro altre zone della città vengano coinvolte dal progetto di sviluppo dell’università, rendendola in questo modo anche meno un ‘corpo estraneo’. Dunque l’incremento degli iscritti all’ateneo potrebbe in questo senso divenire uno stimolo per consentire alla Provincia, sponsor principale di unibz, di far ‘sperimentare’ i vantaggi dell’università all’intero territorio del capoluogo.

L’università ha senz’altro ancora bisogno di radicarsi sul territorio”, conferma Castellano dicendo di confidare molto nel ruolo degli studenti delle scuole superiori di Bolzano in questo processo. 

“Molti di loro hanno cominciato a frequentare la biblioteca dell’università. L’ateneo deve riuscire a far ruotare intorno a sé anche altre persone, al di là dei suoi iscritti. Mentre d’altro canto è giusto che gli studenti dell’ateneo partecipino alla vita della città, magari anche nei quartieri un po’ più periferici.”

Per il presidente del quartiere bolzanino di Don Bosco è quindi indispensabile che gli stessi giovani bolzanini vengano consultati, per individuare il modo migliore per rendere l’università di Bolzano un po’ più… bolzanina.