Umwelt | Fridays for Future

Sotto il sole, per il clima

In piazza Tribunale torna lo sciopero globale per il clima. Majda Brecelj (FFF): "Ci mancava tornare in piazza". salto.bz ha seguito l'evento in diretta su Radio Tandem.
FFF
Foto: Salto.bz

All'ombra della scritta “Nessuno ha il diritto di obbedire” di Hannah Arendt – e soprattutto sotto il sole cocente di una giornata di cielo terso – piazza Tribunale a Bolzano è tornata oggi ad animarsi grazie allo “Sciopero globale per il clima”, la manifestazione internazionale promossa dai Fridays for Future che ha subìto un anno e mezzo di stop causa pandemia. Una piazza gremita, anche se meno rispetto al passato, forse per il forfait delle scuole che non hanno “assecondato” lo sciopero studentesco. Uno sciopero che ha visto coagularsi diverse realtà, ambientaliste o meno: dall'iniziativa europea Salviamo le api ai No-Airport, dai Vegan for future alla Direkte Demokratie, dal Dachverband alle associazioni impegnate sul territorio, erano molte le bandiere presenti nella piazza bolzanina.

 

“Nuovamente qui, perché la Terra è in pericolo”

 

“Non è stato fatto molto da quando siamo scesi in piazza per la prima volta – spiega una delle manifestanti – perciò chiediamo di agire, di prendere sul serio le nostre parole e muoversi verso un futuro più sostenibile. Chiediamo l'azione immediata, qualsiasi passo (anche il più piccolo) è importante”.

 

Girando per la piazza si incontrano alcune scolaresche, tra cui due classi delle scuole medie di Salorno: “Siamo venuti qui – dice uno degli alunni – perché ci piace l'idea di protestare contro il cambiamento climatico, il nostro è un bellissimo pianeta e dobbiamo prendercene cura. Cosa faremo un domani, ad esempio di lavoro, con tutto quel caldo che potrebbe generarsi col surriscaldamento? È una bella cosa manifestare per il nostro futuro”. “Senza futuro non c'è speranza di vita”, sottolinea una sua compagna, “dobbiamo protestare perché meritiamo un futuro migliore” aggiunge un'altra, cui si uniscono in due: “Il nostro futuro è in pericolo, è il momento di rispondere al richiamo di aiuto della Terra. Perché la Terra è in pericolo”.

 

 

Quel Klimaplan deludente

 

Si aggira per la piazza del Tribunale anche Andreas Riedl, del Dachverband für Natur- und Umweltschutz: “Sosteniamo questo movimento e siamo felici sia animato proprio dalle future generazioni”. Riguardo ai nuovi impegni assunti dalla Giunta provinciale in fatto di clima, Riedl è caustico: “Il piano non è ancora stato pubblicato. E ci delude ciò che l'assessore Vettorato ha mostrato in conferenza stampa: non s'è ancora capita l'importanza e la priorità che dobbiamo dare all'emergenza climatica. A dieci anni dalla nascita del Klimaplan, scopriamo dal suo update come tutti gli obiettivi che ci siamo posti non siano stati raggiunti: emettiamo troppa CO2, consumiamo troppa energia, la percentuale di rinnovabili è al di sotto della soglia autodefinita nel 2011. Abbiamo fallito su tutta la linea. Gli obiettivi fissati non sono sufficienti per raggiungere la neutralità climatica e di emissioni non tanto nel 2050 – che è l'orizzonte globale – quanto nel 2030. Il Sudtirolo potrebbe con le sue risorse dare il buon esempio” conclude Riedl.

 

Tra gli organizzatori c'è soddisfazione per la riuscita dello sciopero bolzanino. Lo conferma Majda Brecelj dei Fridays for Future Southtyrol: “Dall'inizio penso che potrei piangere: siamo felicissimi e con un sacco di adrenalina, è bellissimo vedere di nuovo tutta questa gente in piazza, ci è mancato molto tornare in piazza e sentire le persone che vogliono parlare”. Per i FFF è stata dura resistere a un anno e mezzo di pandemia: “Abbiamo provato ad andare avanti online con le nostre azioni, ma non è comparabile alla piazza, sono cose completamente diverse. Non c'è quest'energia, la forza di organizzare e prenderci il nostro tempo”. Nel dibattito politico si torna a parlare di clima, cosa ne pensano le e gli “eredi” di Greta Thunberg? “Vero, si inizia a riparlarne un po' – risponde Brecelj – la Giunta provinciale ha ripresentato un piano per il clima che però non è conforme, è solo una bozza: speriamo che quando arriverà in versione definitiva sia elaborato in maniera più seria. Per adesso non basta”. Ci sarà bisogno di tornare di nuovo in piazza, insomma. Per chiedere – ancora una volta – di agire con fatti concreti.

 

salto.bz ha seguito la manifestazione di Bolzano in diretta su Radio Tandem, con (e grazie a) Lorenzo Vianini. Qui trovate il podcast con tutte le interviste raccolte: