Chronik | Progetto conteso

“Tram, non bloccate la città”

Il comitato traffico Bolzano riunisce dieci residenti preoccupati per l’opera. “Trasparenza sui costi. Il cantiere può fermare la viabilità”. Giovedì serata pubblica.
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Foto: Comitato traffico Bz

Il progetto del tram e i suoi possibili effetti sulla città preoccupano una parte di cittadini di Bolzano, che si sono costituiti in comitato e ora organizzano una serata per mettere in comune le opinioni sull’infrastruttura. Lanciando anche un messaggio alle istituzioni locali L’appuntamento è giovedì 31 gennaio alle 20 nella sala conferenze della parrocchia Tre Santi

 

Le preoccupazioni

 

Chiediamo trasparenza, a partire dalle cifre trapelate finora, poco chiare, e chiarimenti sul nodo intermodale di ponte Adige che rischia di diventare problematico” dice Ada Pipitone per il gruppo formato da una decina di residenti nelle vie interessate dal tracciato.

Chiediamo trasparenza, a partire da quella sulle cifre trapelate finora, poco chiare, e precisazioni sul nodo intermodale di ponte Adige che rischia di diventare problematico (Ada Pipitone, comitato traffico cittadini Bolzano)

 

 

Il “comitato traffico cittadini di Bolzano” esordisce nel suo intervento dalla reazione del sindaco Renzo Caramaschi di fronte ai 397 milioni di euro specificati da Mussner per l’offerta della cordata privata italo-francese. “La Provincia - dice il gruppo - pubblica in maniera trasparente i dati sul tram mentre il Comune tace. Noi sosteniamo invece he i cittadini, viste le enormi cifre di spesa, debbano essere informati, conoscere per poter poi decidere se accettare anni di cantieri, sacrifici e spese di soldi pubblici che ricadranno, sebbene ci siano contributi statali, sulla collettività per i prossimi 20-25 anni”.

 

Il caso di Firenze e ponte Adige

 

Si cita poi, articolo alla mano, il caso di Firenze per mettere in guardia da un possibile aumento in corso d’opera dei costi. Nella città degli Uffizi da “un costo iniziale di 260 milioni di euro a febbraio 2018, ad opera non ancora ultimata (dopo un decennio) la somma è pari a 741 milioni, circa 68 milioni a chilometro”. Il comitato, precisa di aver seguito “le vicende di altre città Italiane ed estere dove negli ultimi anni si è realizzato il tram, con costi iniziali stimati poi ampiamente superati al termine dei lavori, ricadendo questi ultimi sull’intera collettività locale”. 

 

 

Ulteriore preoccupazione riguarda gli aspetti tecnici per il nodo intermodale di Ponte Adige, dove l’accordo di programma prevede anche il raccordo con il metrobus e parcheggi di attestamento. Potrebbero però “far salire i costi in maniera vertiginosa le problematiche ferroviarie, fiume, quote di dislivello diverse, espropri di terreni per il deposito del materiale rotabile e per realizzare officine per la manutenzione, senza tralasciare le aree per la sosta notturna dei tram”, aggiunge il comitato.

Siamo perplessi sulla parte amministrativa, ma anche sugli aspetti della costruzione, che temiamo potrebbe bloccare la città. E come si legherà l’intervento al resto dell’Agenda Bolzano per gli accessi a nord, est e sud alla città?

Questa la lista di punti che le amministrazioni dovranno chiarire se vorranno convincere gli animatori del gruppo. “Siamo perplessi sulla parte amministrativa, ma anche sugli aspetti della costruzione, che temiamo potrebbe bloccare la città - aggiunge Pipitone -. Inoltre, come si lega quest’opera agli interventi dell’Agenda Bolzano, decisi per risolvere i problemi al traffico di Bolzano, non solo a ponte Adige ma anche negli accessi a nord, est e a sud verso Laives? Senza contare che passare per viale Druso comporta lo sventramento della strada attuale, spostando cavi e fognature”.