Politik | Bolzano

Le nuove regole del Consiglio Comunale

Dopo tre giorni di lavori è stato approvato ieri il nuovo Regolamento del Consiglio di Bolzano. Tra sedute smart e vincoli di trasparenza arriva anche il “Question time”.
consiglio-comunale-gemeinderat
Foto: Comune di Bolzano

Con 36 voti favorevoli, il nuovo Regolamento approvato ieri (24 marzo) in Consiglio comunale a Bolzano, presentato dal capogruppo della Civica dell’area centrodestra, Gabriele Giovannetti, ma frutto di un ampio lavoro condiviso e congiunto tra gruppi di maggioranza e opposizione, porterà alcuni significativi cambiamenti all’interno delle aule consiliari del capoluogo. “Il vecchio Regolamento approvato nel 1995 era inattuale e disallineato con le previsioni normative. Non al passo con i cambiamenti che il tempo e la pandemia ci hanno imposto” ha commentato Giovannetti.

 

Le novità

 

Sono molte le novità che verranno introdotte nelle prossime sedute, dall’introduzione del “Question time” sui temi di più scottante attualità alla razionalizzazione dei tempi dì interventi sulle delibere e sugli emendamenti e alla semplificazione della discussione in aula e nelle commissioni consiliari, quest’ultime rafforzate con l’attribuzione di più ampie competenze informative e ispettive. Nuovi vincoli di trasparenza verranno concretizzati attraverso l’obbligo dì pubblicazione online dei principali documenti consiliari: mozioni, interrogazioni, interpellanze e documenti voto. Le sedute si faranno inoltre più “smart”, inserendo la possibilità di collegamento alle riunioni in modalità telematica in caso dì malattia o altre ragioni di lavoro. Verrà potenziato il ruolo della Conferenza dei Capigruppo assieme all’introduzione degli ordini del giorno quali documenti contenenti specifici impegni per la giunta collegati alle delibere ma anche dell’introduzione dell’istituto della mozione d’ordine per l’organizzazione dei lavori d’aula. Novità infine anche per le mozioni consiliari, attraverso la revisione del procedimento di approvazione, che potranno così essere discusse preventivamente già in sede di commissione.