Wirtschaft | Sostenibilità

Il bilancio dei primi sei mesi

L’interesse per il nuovo marchio, riconosciuto a livello internazionale e certificato in modo indipendente, è elevato.
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Foto: Patrick Schwienbacher

51 strutture e, a breve, quattro destinazioni che si sono impegnate a favore dello sviluppo sostenibile e che sono certificate secondo lo Standard Alto Adige, riconosciuto a livello internazionale: questo è il bilancio dei primi sei mesi del “Marchio Sostenibilità Alto Adige”. Il marchio fa parte di un programma di sostenibilità completo, che accompagna le destinazioni e le strutture nel loro percorso verso un turismo più sostenibile e fissa chiari obiettivi. Presto il Marchio Sostenibilità Alto Adige sarà disponibile anche per gli affittacamere privati e i gestori di campeggi. In un secondo momento, la certificazione sarà estesa ad altri settori, come il commercio, l’artigianato e l’industria. Il marchio è gestito e conferito da IDM, che ha anche contribuito al suo sviluppo e alla comunicazione sui mercati.

 

La sostenibilità è uno dei temi centrali per il futuro dell’Alto Adige. Chi agisce in modo sostenibile, da marzo può renderlo visibile attraverso il “Marchio Sostenibilità Alto Adige”.

 

«È estremamente importante che il nuovo marchio sia riconosciuto a livello internazionale, perché si basa sui criteri del Global Sustainable Tourism Council (GSTC), un’organizzazione che ha istituito a livello mondiale uno degli standard più attendibili per il turismo e il viaggiare sostenibili», afferma il CEO di IDM Erwin Hinteregger. Attraverso un processo complesso, sviluppato insieme a molti partner come organizzazioni turistiche, associazioni di categoria, aziende ed esperti, il marchio è stato adattato alla realtà altoatesina. Il marchio viene assegnato solo a chi soddisfa criteri e requisiti ben definiti e si sottopone a regolari verifiche da parte di un’organizzazione esterna indipendente. La certificazione viene conferita da IDM, che accompagna e supporta i candidati e coloro che già si avvalgono del marchio.

 

«L’Alpe di Siusi sarà presto la quarta destinazione ad aggiungersi alla schiera delle destinazioni altoatesine già certificate, che attualmente sono la Val d’Ega, Bressanone e San Vigilio di Marebbe», afferma il direttore del dipartimento Marketing di IDM Wolfgang Töchterle. «Ci sono altre otto destinazioni in cantiere, cinque delle quali sono supportate direttamente da IDM nel processo di conferimento del marchio». L’interesse sta crescendo costantemente anche tra i ristoranti e le strutture ricettive. Tuttavia, si tratta di un processo che spesso richiede anni. «È importante iniziare e capire, attraverso la certificazione, quali sono le proprie possibilità di cambiamento. E poi camminare passo dopo passo nella giusta direzione. Ecco perché abbiamo deciso di adottare un sistema a 3 livelli. A seconda del numero di criteri soddisfatti, si raggiunge il livello 1, 2 o 3: più alto è il numero, maggiore è la sostenibilità. In questo modo, sia le destinazioni che le strutture ricettive possono avvicinarsi gradualmente al livello di certificazione più alto», spiega Töchterle.

 

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Alpe di Siusi, Foto: Patrick Schwienbacher


Anche l’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV) è soddisfatta dell’impegno attivo delle strutture del settore gastronomico e ricettivo. «Attualmente sono 51 le strutture coinvolte, 18 delle quali sono riuscite a raggiungere il terzo e più alto livello», afferma il direttore di HGV Thomas Gruber. HGV realizza da tempo numerosi progetti di sostenibilità e sostiene le strutture attraverso consulenze individuali sul tema della sostenibilità. «Supportiamo attivamente tutti coloro che stanno percorrendo questo cammino verso un comportamento più sostenibile. E ci auguriamo che i pionieri della sostenibilità del 2023 abbiano molti imitatori», afferma Gruber.

 

A partire dall’autunno, il Marchio Sostenibilità Alto Adige sarà esteso anche agli affittacamere privati e ai campeggi.

I preparativi per questo ampliamento sono arrivati alla fase finale. Dato che tutti i settori del territorio devono essere inclusi nel percorso verso una maggiore sostenibilità, la prossima fase del marchio comprenderà anche settori come l’artigianato, l’industria e il commercio. Per far conoscere il marchio sul territorio e raggiungere altri candidati, IDM comunica il tema ai partner del turismo e agli stakeholder dell’Alto Adige attraverso campagne, newsletter oppure webinar. Naturalmente, anche i potenziali ospiti vengono informati del nuovo marchio tramite diversi canali, come www.suedtirol.info, campagne e altre misure. Durante un viaggio stampa, ad esempio, i giornalisti italiani hanno potuto toccare con mano i valori associati al marchio. E nel programma “Unomattina Estate” su RAI 1, andato in onda il 10 agosto, 850.000 spettatori hanno visto un servizio sul Marchio Sostenibilità Alto Adige.