Politik | senza dimora

“Un teatrino politico vergognoso”

Non si può definire emergenza una situazione che si ripete ogni anno, sostiene il Team-K che invoca misure strutturali e lungimiranti per l’accoglienza dei senza dimora.
senza dimora
Foto: (Foto: salto.bz)

In questo periodo dell’anno che si affaccia sulle porte dell’inverno è solito partire l’immancabile valzer che vede protagoniste, loro malgrado, le decine di persone senza dimora che abitano gli angoli più nascosti di Bolzano. Volontariə e attivistə partono ogni sera con il loro carico di coperte e promesse non rispettate per premurarsi delle condizioni di chi è costretto da mesi e talvolta da anni sotto un ponte o tra le tende mimetizzate nella vegetazione sugli argini dei fiumi. Dieci, venti, spesso rasentano quando non superano il centinaio. Un calcolo sempre al ribasso che non riesce mai a raggiungere tutti coloro che la notte dormono per strada.
È il periodo in cui anche la stampa e la politica che deve farsene carico si accorge e riporta l’attenzione sul tema, parlando erroneamente di “emergenza freddo”, per definire una situazione che in realtà si ripete ogni anno e che ancora non vede palesarsi alcuna soluzione strutturale. Solitamente in ritardo si opta per un costoso e frettoloso piano emergenziale che non risolve di fatto alcuna situazione, ma la posticipa all’anno successivo.

 

Il Team-K, accodandosi ad attivistə e volontariə di strada, parla di un vergognoso e stucchevole teatrino politico e interroga la Giunta provinciale sul tipo di situazione si paleserà nei prossimi mesi a venire e quali garanzie verranno offerte dal pubblico per risolvere il problema dei senza dimora.
"Già nell'autunno dell’anno scorso avevo chiesto soluzioni concrete per il lungo periodo. Mi chiedo perché alle belle parole e agli annunci non siano finalmente seguiti i fatti. Anche quest'anno la Giunta provinciale ha lasciato passare l’estate senza trovare vere soluzioni alla situazione che si ripete ogni autunno/inverno. Così non va" riferisce il consigliere provinciale Alex Ploner riferendosi all’annuncio dell’assessora Waltraud Deeg di un anno fa in merito a un confronto con i referenti del modello viennese Neunerhaus, un'associazione che dal 1999 fornisce alloggio e cure di base ai senzatetto di Vienna, ma di cui non si è saputo più nulla.

È vergognoso che a una situazione definita emergenziale, e che poi si ripete immancabilmente ogni anno, si risponda sempre allo stesso modo


"È vergognoso che a una situazione definita emergenziale, e che poi si ripete immancabilmente ogni anno, si risponda sempre allo stesso modo - sostiene invece il consigliere comunale di opposizione Thomas Brancaglion -. Il più lontano possibile dal centro di Bolzano, secondo il motto occhio non vede, cuore non duole, viene allestita una grande struttura come luogo per far dormire i senzatetto, con tutti i rischi del caso dal punto di vista igienico, epidemiologico e che è una triste rappresentazione del fallimento delle politiche sociali. Avrebbe più senso - suggerisce il consigliere - fornire spazi più piccoli e socialmente integrati, dislocati in tutta la provincia e in collaborazione con associazioni e volontari. Le strutture di dimensioni più contenute consentono una migliore integrazione e cura dei senzatetto e, in definitiva, un trattamento più umano delle persone. Per investire in modo più efficace i soldi pubblici basterebbe coinvolgere di più i volontari, il loro apporto in termini di esperienza e relazioni di fiducia sarebbe molto prezioso".