Politik | Jimmy Milanese

Merano: SVP verde di rabbia, ma cosa è successo?

A Merano il Ballottaggio ha detto Rösch. Il mea culpa all'interno della SVP non è ancora iniziato, nonostante dal 2000 il calo di consensi sia progressivo e costante.
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A pochi giorni dal Ballottaggio che ha sancito la clamorosa vittoria del “Verde” Paul Rösch sul candidato sindaco SVP Gerhard Gruber, Merano attende di sapere quale sarà la sua nuova Giunta per i prossimi cinque anni. Una decisione fatta di compromessi ancora poco chiari, che sembra clamorosamente sorvolare l'indicazione dell'elettorato, il quale al Primo Turno aveva avvisato il candidato sindaco SVP, per poi bocciarlo in sede di Ballottaggio. Invece, tutto fa pensare che la prossima Giunta meranese sarà all'incirca il frutto di un accordo di coalizione Verdi-SVP-Civica per Merano e forse PD.

Nel frattempo, in attesa di cosa il palazzo deciderà per gli elettori del Passirio, vale la pena analizzare in chiave diacronica il risultato elettorale che ha portato all'elezione del nuovo sindaco, confrontandolo con le tre precedenti tornate elettorali. Ovvero, le ultime quattro elezioni a partire dalle quali la parola ultima sull'elezione del Sindaco è stata una decisione nelle mani dell'elettorato, piuttosto che il frutto di un accordo politico siglato dall'alto!

Il primo dato significativo è relativo alla progressiva corrosione di consenso verso il candidato sindaco SVP che dal 2000 ad oggi ha dimezzato il suo elettorato - in occasione dei quattro Ballottaggi successivi 2000-2005-2010-2015 con i suoi diversi avversari (Riga A) - fino alla clamorosa sconfitta di Gerhard Gruber del 2015.

Una sconfitta che iniziava il 10 maggio, già con un segnale allarmante, ovvero quei soli 356 voti di differenza rispetto al suo avversario -il verde Rösch - che ha diviso i due sfidanti al Primo Turno. Un distacco risicato con il quale la SVP non si era mai dovuta precedentemente confrontare (Riga D). Se solo si pensa che nella penultima tornata elettorale del 2010, Günther Januth si presentava al Ballottaggio forte di un vantaggio di oltre 3000 voti, ovvero dieci volte tanti quelli che nel 2015 differenziano Gruber da Rösch.

Lo stesso discorso, ma in senso inverso, nelle ultime tre tornate elettorali, nelle quali mai il candidato vincente SVP era riuscito a distanziare in modo così netto il suo competitor al Ballottaggio. Quei 2465 voti che separano il vincitore Rösch da Gruber, rappresentano la cifra della disaffezione degli elettori meranesi verso il modus operandi della SVP. Tutto questo, considerato l'appoggio delle due Liste civiche e del PD al candidato sindaco SVP, la cui fotografia con relativa stretta di mano - scattata di fronte alla Cassa di Risparmio di Merano - non deve essere stata di buon auspicio.

Lo stesso discorso, rispetto al distacco percentuale tra i due contendenti al ballottaggio. Alle elezioni comunali 2015 il 60,7% dell'elettorato ha scelto il candidato secondo piazzato al Primo Turno, mentre nel corso dei precedenti tre ballottaggi 2000-2005-2010, il candidato vincente SVP si era sempre avvicinato a questa soglia psicologica di legittimità, ma registrando un limitato aumento di preferenze dal Primo Turno al Ballottaggio (Righe A e B). Un aumento di preferenze, dal Primo Turno al Ballottaggio, che dal 2000 va via via assottigliando, non risultando più sufficiente per la vittoria in occasione del Ballottaggio 2015.

Infatti, nel 2015, rispetto al Primo Turno, Rösch raddoppia quasi le preferenze, mentre il suo avversario Gruber cresce di soli 700 preferenze il risultato totalizzato al Primo Turno. Questo lascia ipotizzare che l'indicazione di voto da parte dei partiti italiani verso il candidato SVP sia caduta nel vuoto.

Interessante è il dato diacronico relativo all'affluenza, ovvero alla differenza tra le preferenze totali espresse nel corso del Primo Turno e quelle espresse nel turno di Ballottaggio (Righe E, F, G). La contrazione classica dei voti attribuiti nel turno di Ballottaggio, rispetto alla prima tornata, è un trend generale che persiste dal 2000, ma con una notazione necessaria e curiosa. Se a partire dal 2005 la riduzione dei votanti al Ballottaggio rispetto al Primo Turno era aumentata (con il picco massimo di quasi 6000 voti in meno nel 2010), al turno di ballottaggio 2015 la contrazione di voti rispetto al Primo Turno si ferma grossomodo ai livelli del 2000, evidenziando una leggera corsa al voto di Ballottaggio, probabilmente motivata da due fattori. In primo luogo la sensazione generale di spavento da parte degli elettori SVP di fronte all'exploit del candidato verde. In secondo luogo, il desiderio di rinnovamento della politica, a partire dalla scelta di un candidato sindaco fuori dagli schemi, ovvero il “civico” Rösch, supportato dai Verdi di Christina Kury.

Questo dato, assieme al già citato risibile aumento di soli 700 attribuiti al candidato SVP in sede di Ballottaggio - rispetto al Primo Turno - lasciano fortemente sospettare che a recarsi alle urne per decidere le sorti della poltrona di Sindaco, sia stato più l'elettorato di madrelingua tedesca, piuttosto che quello di madrelingua italiana, ma per ribadire ancora una volta e con maggior forza il non gradimento verso il candidato sindaco SVP Gerhard Gruber.