Chronik | La proposta

Viaggi gratuiti per le forze armate

Trasporto pubblico, la mozione di Repetto (Pd) per i militari in borghese, oggi esclusi. “Solo per servizio” precisa. Il modello sulla sicurezza della Lombardia leghista.
militari, treni
Foto: Infodifesa

La proposta viene da un esponente del Pd, Sandro Repetto. Il consigliere provinciale suggerisce nella sua mozione di estendere il trasporto gratuito in Alto Adige anche per i militari in borghese, in aggiunta a quello già previsto per i colleghi in divisa. Naturalmente, precisa, per i viaggi autorizzati, di servizio. L’iniziativa si associa all’esperienza già avviata da altre Regioni, vedi la Lombardia, governata dal leghista Attilio Fontana, che ha rinnovato il protocollo apposito, promosso con la finalità di aumentare la sicurezza sui convogli. Anche i militari in borghese hanno diritto alla gratuità, ma come gli altri colleghi di polizia, carabinieri o altri corpi devono presentarsi al personale di controllo appena saliti. 

Iniziativa Pd

“L’amministrazione provinciale - si legge nel dispositivo - prescrive nel proprio regolamento chi ha diritto all’utilizzo gratuito a tutti i mezzi pubblici del Trasporto integrato Alto Adige e ai treni regionali fino a Trento”. Tale modalità è permessa, prosegue il testo, “alle forze dell’ordine se sono autorizzate nell’ambito del loro servizio, anche se viaggiano in borghese”.

Il personale delle forze armate è autorizzato al trasporto gratuito, purché viaggi in divisa, mentre per le forze dell’ordine questa distinzione non vale. Non si comprende tale differenza perché anche i militari svolgono un servizio pubblico a favore della comunità, se autorizzati

Il personale delle forze armate, invece, dunque di esercito, marina o aeronautica, “è autorizzato al trasporto gratuito, purché viaggi in divisa”. “Non si comprende perché ci debba essere questa distinzione tra forze armate e forze dell’ordine in quanto anche le stesse svolgono un servizio pubblico a favore della comunità, se autorizzato”.

Non si tratta ovviamente di un privilegio per i militari, perché la modifica riguarda esclusivamente i viaggi autorizzati, dunque di servizio

A voce, Repetto chiarisce i contorni della proposta: “Non si tratta ovviamente di un privilegio per i militari, perché la modifica riguarda esclusivamente i viaggi autorizzati, dunque di servizio”.