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“Areale, il consiglio comunale sovrano”

Il 3 luglio la firma dell’accordo di programma per il megaprogetto di Bolzano. Ma dovrà essere il consesso cittadino a dare il via libera. Kompatscher: “Sono fiducioso”.
Arno Kompatscher
Foto: upi

Nuovo step per il megaprogetto dell’Areale ferroviario di Bolzano, un percorso iniziato nell’ormai lontano 2006. Oggi (28 maggio) la giunta provinciale ha dato mandato al presidente Arno Kompatscher di convocare una conferenza dei servizi per il prossimo 3 luglio. Poi arriveranno le firme. L’accordo di programma dovrà essere sottoscritto dalla Provincia con il Comune capoluogo, RFI – Rete Ferroviaria Italiana Spa, Trenitalia Spa, FS Sistemi Urbani Srl e dall’Areale Bolzano – ABZ Spa. Il passaggio è essenziale per poter avviare la relativa gara d’appalto entro il 2019. Domani, intanto, dovrebbe già arrivare il via libera delle società ferroviarie.

 

 

Nelle mani del consiglio

 

La firma del sindaco Renzo Caramaschi tuttavia non è “garanzia” di approvazione del progetto infrastrutturale. Trattandosi di una variante urbanistica, infatti, la legge vuole che sia il consiglio comunale di Bolzano a decidere se dare il disco verde al testo dell’accordo riguardante la valorizzazione territoriale (PUVaT) dell’Areale e l'aula avrà 30 giorni di tempo, dopo la data della conferenza, per farlo. “Il consesso cittadino è sovrano - ha specificato Kompatscher durante la consueta conferenza stampa post-giunta -, confidiamo in un esito positivo dell’iter dal momento che la proposta è valida, sono stati rispettati tutti gli aspetti ambientali e relativi alla vivibilità, e il Comune è stato coinvolto in ogni fase, bocciare l'accordo significherebbe farci tornare in alto mare”. L’anno scorso, del resto, era già stata approvata dalla giunta una delibera che poneva le basi tecnico-amministrative per l’avvio del progetto ma il processo ha subìto un rallentamento per via di alcune divergenze tra i partner. 

 

 

Un radar per i privati

 

Dopo l’approvazione da parte del Comune di Bolzano si procederà con un market test, ovvero una “prova sul mercato”, per verificare l'interesse di potenziali investitori disposti a partecipare al bando di gara “cosicché l’Areale possa essere realizzato senza spendere un centesimo di soldi pubblici - ha spiegato il Landeshauptmann - in caso contrario dovremmo rivedere alcuni aspetti del progetto”. Opzione, quest’ultima, che la Provincia spera di scongiurare dal momento che la somma prevista per le opere pubbliche ammonta a ben 382 milioni di euro. Denari che serviranno per i nuovi percorsi ferroviari e la costruzione della nuova stazione, per le strutture pubbliche che comprendono le strade, le aree verdi, la stazione dei bus, una piscina coperta olimpionica, un centro culturale e strutture di servizio per il nuovo quartiere. Ci vorranno inoltre 537 milioni per le opere private afferenti all’edilizia residenziale, terziario e commerciale. “Ci saranno negozi, appartamenti, uffici, piscina - ha ricordato il governatore Kompatscher -, il progetto non darà slancio solo a Bolzano ma a tutto l’Alto Adige”.