Umwelt | Forcella Sassolungo

“Smantellate quell’impianto”

Il Consiglio direttivo del CAI di Bolzano respinge definitivamente il progetto per il rifacimento del collegamento funiviario con la forcella del Sassolungo.
Langkofelscharte, Forcella Sassolungo
Foto: Othmar Seehauser

Dopo mesi di suspense e interrogativi, la risposta è ora definitiva: il CAI non approva nessuna ristrutturazione sui terreni di sua pertinenza del contestato collegamento funiviario con la forcella del Sassolungo presentato dalla Piz de Sella.
La decisione, diffusa stamattina (28 giugno), è stata presa nel corso della seduta del 14 giugno da parte Consiglio Direttivo della sezione bolzanina del Club Alpino, dopo aver valutato il progetto definitivo presentato dalla società presieduta da Igor Marzola.

maurizio veronese
Maurizio Veronese, presidente della sezione CAI di Bolzano: “Il Consiglio ha espresso la propria contrarietà in merito alla costruzione del nuovo impianto ed a qualsiasi ampliamento della stazione a valle posta sul suo terreno nonché allo spostamento della stessa stazione"

 

“Il Consiglio ha espresso la propria contrarietà in merito alla costruzione del nuovo impianto ed a qualsiasi ampliamento della stazione a valle posta sul suo terreno nonché allo spostamento della stessa stazione – afferma il Presidente Maurizio Veronese –. Preso atto inoltre che il diritto di superficie che grava sul terreno di proprietà del CAI sezione di Bolzano è in realtà venuto meno da molti anni, il Consiglio Direttivo ha deliberato di chiedere la chiusura dell’attuale bidonvia e la rimozione della stazione a valle e dei piloni posti sul terreno di sua proprietà. Il tutto nell’ottica di una migliore tutela del territorio del gruppo del Sassolungo in coerenza con gli ideali e lo statuto del CAI e in sintonia con le altre associazioni ambientaliste”. 

Carlo Alberto Zanella, Rosengarten
Carlo Alberto Zanella: "Non approviamo nessuna ristrutturazione, pertanto l'alternativa è quella di smantellarla".

 

Secondo il gruppo ambientalista ladino Nosc Cunfin, l'ampliamento della cabinovia avrebbe incrementato ulteriormente lo sviluppo turistico della già satura Forcella del Sassolungo. Il nuovo progetto aumenterebbe infatti di molto la capacità esistente dell'impianto. La funivia sarebbe stata costituita da 9 piloni di 18-22 m di altezza, contro gli attuali 7-8 m, compreso un pilone a forma di “V” costruito in cemento armato con rulliere d’ingresso alla stazione a monte, per una portata totale di 480 persone all’ora, ovvero 3.000 persone al giorno. Il volume dell'impianto arriverebbe a 2.654 metri cubi, il quadruplo di quella attuale che ammonta a 768, mentre la stazione a valle avrebbe una dimensione di 13.000 metri cubi. La costruzione del nuovo impianto di risalita avrebbe potuto beneficiare di un finanziamento pubblico fino al 45%.
“La funivia dovrà proseguire così com’è, ma ormai non è più conveniente per la società – commenta Carlo Alberto Zanella, presidente del CAI Alto Adige –. Non approviamo nessuna ristrutturazione, pertanto l'alternativa è quella di smantellarla”,