Gesellschaft | crowdfunding

Agitu: raccolti 106.000 euro

L'annuncio dell'avvocato Piccoli a due anni esatti dall'uccisione della pastora etiope. Incerto il destino della vecchia scuola di Frassilongo divenuta caseificio.
Agitu Ideo Gudeta
Foto: Facebook

"Vogliamo ringraziare chi ha sottoscritto il 'crowdfunding', con il quale sono stati raccolti 106.753,89 euro". Così il notaio Paolo Piccoli, garante della raccolta fondi dedicata ad Agitu Ideo Gudeta, pastora etiope di 42 anni, simbolo dell'integrazione in Trentino, della quale domani (29 dicembre) ricorrono due anni dall'uccisione. Piccoli, riferisce l'ANSA, fa parte del comitato di gestione dei fondi assieme a Elisabetta Nardelli, amica di Agitu, e a Mussie Zerai Yosief. Le somme finora impiegate sono pari a 19.646,56 euro "Rivolgiamo un appello ai sottoscrittori perché ci diano delle idee alla casella e-mail dedicata ([email protected]), per capire come usare al meglio il resto dei fondi", ha concluso Piccoli.

"L'immobile della vecchia scuola di Frassilongo, dove Agitu aveva ricavato il suo caseificio, è un tema scottante: sarebbe il bene di maggiore valore. Ho cercato disponibilità in valle per trasformarlo in un unico immobile o in una serie di appartamenti, ma non ci sono state manifestazioni d'interesse. Qualsiasi idea è ben accetta", ha detto l'avvocato Annarosa Molinari, nominata dal Tribunale di Trento curatrice dell'eredità giacente di Agitu. "Ora il gregge di Agitu è stato ricompattato presso un imprenditore della valle dei Laghi. È un allevatore che segue un'etica professionale uguale a quella di Agitu", ha spiegato Molinari. "Ho fatto tutti i tentativi possibili per valorizzare il marchio di Agitu in loco, in Trentino. Una manifestazione d'interesse era venuta da un imprenditore della valle di Fassa, ma è caduta anche per incompatibilità con le regole Cee. Ora però dovrò guardare fuori dai confini, perché non ci sono state altre manifestazioni di interesse", ha concluso l'avvocato.

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Oskar Vallazza Mi., 28.12.2022 - 18:33

Diesen Sommer war ich kurz bei dem Haus in fersentaler Gereut. Der Anblick war schon traurig, denn die alte Volksschule sah võllig verlassen aus. Von den "capre felici" war keine Spur. Ich merkte auch kein Schild, das die Bedeutung des Ortes irgenwie erklärte. Vermutlich will man nicht unbedingt werben, was vor Ort passierte. Das Fersental/Bernstol bleibt noch immer ein bezaubertes Tal, wie Robert Musil es bezeichnete während seines Aufenthaltes am Ort im Ersten Weltkrieg. Agitu hatte bereits viel von der Schönheit und Magie des abgelegenen, nach Süden ausgerichteten Tals gespürt und verstanden.

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