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Studiare conviene?

La studentessa Muraro analizza insieme al Professor Moradi l’impatto salariale nel conseguire una Laurea magistrale dopo la triennale. Lo stipendio? Aumenta del 25%.
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Studenti, Unibz
Foto: (c) unibz

Ha svolto prima il corso triennale in scienze economiche e sociali, poi ha conseguito il master in politiche pubbliche; Benedetta Muraro, 24 anni, si è servita del report annuale di AlmaLaurea per rispondere ad un quesito sempre più attuale: è utile completare, fino in fondo, la propria formazione? E se davvero gli studenti preferiscono conseguire, oltre che il bachelor, anche il master, quali sono i caratteri che gli accomunano rispetto a chi preferisce fermarsi prima?
“Insieme al Professor Alexander Moradi – di economia pubblica - ho voluto condurre questa ricerca per la mia tesi di Laurea, ponendomi come obiettivo quello di determinare il premio salariale degli studenti che frequentano la laurea specialistica, rispetto ai salari degli studenti di una triennale presso la Libera Università di Bolzano” spiega Muraro.

 

Le caratteristiche comuni agli studenti della magistrale...

“Per rispondere a questa domanda abbiamo scelto di agire su 2 piani distinti: il primo voleva stimare l’impatto di frequentare un master, tenendo conto della composizione degli studenti, ovvero se ci fosse una differenza tra chi si ferma alla triennale e chi invece decide di proseguire gli studi, consentendoci poi di poter stimare il diverso premio salariale. Tra le caratteristiche più ricorrenti abbiamo notato che gli studenti che scelgono di conseguire la Laurea magistrale hanno, già in passato, un rendimento scolastico migliore, inoltre, questi, tendono a scegliere un master più redditizio e, nella maggior parte dei casi, hanno un genitore con un grado di istruzione pari alla Laurea. Da mettere in luce è anche il fatto che questi studenti sono perlopiù di sesso maschile.”

“In un secondo momento, abbiamo tenuto conto dell’andamento economico del Comune da cui provenivano i singoli studenti. Abbiamo constatato che non c’è nessuna correlazione tra il reddito pro capite del Comune di residenza e il futuro salario - sia nell’anno in cui lo studente si è laureato, sia nell’anno successivo alla Laurea. Pertanto abbiamo concluso che gli studenti non sembrano tornare a vivere nel proprio comune di residenza dopo aver conseguito la laurea. Questo ha aperto nuove domande in merito a dove gli studenti tendano a stabilirsi dopo il conseguimento della laurea.”
La ricerca evidenzia come il premio salariale di uno studente con una Laurea magistrale conseguita presso unibz aumenta del 25% rispetto a chi ha la triennale.


Il limite temporale dei dati e una proiezione verso il futuro

“Se si tiene conto delle caratteristiche nella composizione degli studenti, il premio salariale è pari al 10%” specifica Muraro. “Il premio salariale dipende inoltre da diversi fattori, quali la facoltà frequentata, il sesso e il fatto di avere esperienza lavorativa pregressa. I dati – che prendono in considerazione i laureati unibz dal 2008 al 2020 - si riferiscono esclusivamente agli stipendi degli studenti ad un anno dalla Laurea. Questo è, in modo evidente, un limite alla ricerca ed è dovuto al fatto che i risultati si basano su due diversi questionari: il primo è obbligatorio e viene sottoposto a tutti gli studenti prima della conclusione degli studi, il secondo, invece, è volontario (e quindi non vi è la garanzia che venga compilato da tutti) e riguarda l’esito occupazionale dello studente. Sebbene, quindi, la ricerca offre dei dati completi nel breve periodo, non lo fa nel lungo periodo; questo mi spingerà, un domani, a provare a svolgere una ulteriore ricerca...”

Autore: Andrea Dalla Serra