Gesellschaft | A BOLZANO

Il padel approda in città

Nel 2022 tre campi saranno realizzati in via Maso della Pieve e finanziati dal Comune. Seconda struttura al Rungg già in primavera. In via Parma nuovo campo da tennis.
Armin Unterhauser Sportzone Pfarrhof via Maso della Pieve
Foto: Salto.bz Fabio Gobbato

La città di Bolzano verso la fine nel 2022 avrà i suoi primi tre campi da padel. Sorgeranno nella Sportzone Pfarrhof in via Maso della Pieve. Il progetto è stato consegnato in Comune dalla omonima cooperativa che gestisce gli altri impianti. “I soldi saranno messi a bilancio nel 2022”, garantisce l’assessore allo sport Juri Andriollo. La spesa sarà intorno ai 200.000 euro. Stessa tempistica anche per la realizzazione del terzo campo da tennis all’aperto nel Centro tennis di via Parma, attualmente gestito dall’Ussa. Più intricati, invece, gli sviluppi della annosa vicenda riguardante i campi sportivi “militari” in via Druso e in via Resia. Ma è già qualcosa che ci siano delle novità sul fronte degli impianti sportivi nel capoluogo, da sempre in ritardo rispetto al resto della Provincia.

Il padel, come ormai sanno tutti, è una variante del paddle tennis, e si presenta come un mix tra tennis e squash giocati in doppio. L'improvvisa esplosione di interesse per la disciplina è un fenomeno socio-sportivo che non ha precedenti in Italia e non solo. Nato in America Latina, il padel in Spagna oggi conta 4,5 milioni di praticanti. Nel 2021 in Italia i tesserati hanno già superato quota 60.000, ma nel 2014 erano soltanto 300, e nel 2019 erano 7.000. Si stima che i praticanti a livello amatoriale siano ormai 500.000. In tutta la penisola nel 2014 i campi erano 10 mentre nel 2019 se ne contavano 1.000. Oggi sono oltre 3.000. Una crescita letteralmente esponenziale.

Il boom del padel

E in Alto Adige? Qui attualmente i campi da padel sono tre. Il primo è sorto nel 2018 nell’esclusivissimo Quellenhof in val Passiria e l’ultimo quest’anno a Monguelfo. Ma per gli appassionati del capoluogo e dintorni una prima svolta si è avuta nel 2019, quando, ancora prima dell’esplosione vera e propria del fenomeno, il Tennis Rungg, supportato dal Comune di Appiano, ha deciso di realizzare un campo contestualmente ai lavori di copertura dell’unico campo da tennis in cemento all’aperto. Nell’estate di quest’anno prenotare un’ora nelle fasce “di punta” senza almeno 3 settimane di anticipo era praticamente impossibile. I praticanti che si contendono “l’osso” sono infatti circa 150 e il campo uno solo. Ma per loro e per gli amanti della disciplina arriva un'altra buona notizia. Dalla primavera 2022 il Rungg raddoppierà, mettendo a disposizione un secondo campo.

 

Oggi tra i 150 praticanti sono molti i bolzanini che percorrono i 15 minuti di auto per arrivare al Rungg. Ma è ovvio che il capoluogo, che già ha un serio problemi con i campi da tennis, non può rimanere sprovvisto di campi da padel per anni. Valutate varie ipotesi la soluzione ora individuata si è poi rivelata essere il classico uovo di colombo. Parliamo della zona sportiva di Maso della Pieve, che già oggi attrae svariate migliaia di sportivi alla settimana (calcio, nuoto, tennistavolo, birilli e tennis). “Abbiamo dapprima elaborato un progetto che prevedeva la realizzazione di un campo da beach volley interrato di un metro e due campi da padel – racconta Armin Unterhauser, amminsitratore della coop che gestisce la Sportzone -  L’assessore Andriollo ci ha chiesto di inserirne un terzo e lo abbiamo rielaborato, prevedendo lo spostamento della pista per le macchine radiocomandate. Abbiamo presentato il progetto e siamo in attesa di una risposta. Abbiamo un quarto campo da tennis, quello più verso la strada, che è disastrato da vent’anni e 5 anni fa il Comune ci aveva garantito un intervento di lì a pochi mesi. Stiamo ancora aspettando”. Andriollo dà una veloce realizzazione dei campi da padel per scontata. “Sappiamo che in città c’è una grande richiesta e siamo determinati a farli. Ho chiesto al sindaco e agli uffici competenti e posso garantire che la spesa sarà messa a bilancio nel 2022. La realizzazione dovrebbe poi essere abbastanza rapida”. Una volta che c’è lo spazio, in effetti, i campi di solito vengono costruiti rapidamente. “Qui – spiega Unterhauser - come lavoro aggiuntivo bisogna prevedere lo spostamento dei piloni dell’illuminazione. Accanto alla casetta del tennis inoltre dovrebbero trovare spazio due container che fungeranno da spogliatoi”. In tutto la spesa si aggirerà sui 200.000 euro +Iva. Essendo i campi realizzati dal Comune la coop potrà praticare prezzi orari notevolmente più bassi della media (tra i 40 e i 50 euro). “Penso che noi potremo stare sui 20-25 euro a campo”, dice Unterhauser.

 

Odissea tennis

Rimanendo agli sport con la racchetta era molto attesa anche l’ufficializzazione della realizzazione di un nuovo campo da tennis in via Parma a Bolzano. Lunedì la giunta ha finalmente approvato il progetto di fattibilità “tecnico ed economica” che prevede di allestirlo “in un'area di 50x22 metri che ospiterà anche un piccolo locale da destinare al deposito delle attrezzature per la manutenzione del campo stesso”, informa il Municipio. L’esborso complessivo dalle casse comunali sarà di 700.000 euro. “I tempi? Sono fiducioso – dice Andriollo – che potremo inaugurarlo nel corso del prossimo anno”.

La vicenda dei campi da tennis nelle aree militari di via Druso e via Resia si è, invece, ingarbugliata parecchio. Il bando emesso da Difesa Servizi Spa – società per azioni che ha come socio unico il Ministero della Difesa – per individuare soggetti che fossero interessati a formulare “proposte per la valorizzazione economica di centri sportivi o ricreativi” è stato chiuso il 30 ottobre (non si hanno notizie di ulteriori proroghe). In estate la Giunta comunale di Bolzano aveva incaricato la SEAB di effettuare “un'analisi approfondita dell'avviso. “Si tratta in sostanza di valutare in maniera oggettiva – spiegava la Giunta – se le due strutture in questione potrebbero essere rimesse a disposizione dei praticanti di questa disciplina sportiva”.  Il problema di fondo è che i lavori di ripristino per le due aree sono talmente onerosi che per ammortizzarli il periodo di concessione dovrebbe essere almeno trentennale. Finora non ha forse neppure giovato che sulla vicenda i vertici del Comune abbiano fatto filtrare sulla stampa ogni piccolo passo amministrativo dando imprudentemente per scontati anche i futuri “subconcessionari” ben prima che venisse chiuso il bando, salvo poi scoprire che in extremis era spuntato un “misterioso” secondo offerente. Ad ogni modo sul sito di Difesa Servizi Spa il bando risulta chiusa dal 30 ottobre ma non sono indicati i tempi delle successive tappe. Non è escluso che a breve la vicenda si sblocchi nella direzione auspicata dal Comune o che tutto resti bloccato chissà quanto.

Spettacolo Tennistavolo

Visto che padel e tennis arrancano per mancanza di spazi (e ora che Sinner è letteralmente esploso e che il padel è regolarmente nei palinsesti di SKY sport il problema è destinato ad aggravarsi) vale forse la pena di chiudere con una nota positiva grazie ad uno sport che va a gonfie vele, il tennistavolo. “La palestra della Sportzone Pfarrhof per il tennistavolo –spiega Unterhauser con orgoglio, durante un piccolo tour della struttura -  è l'unica in Alto Adige ad avere 16 tavoli fissi. Qui si svolgono corsi internazionali, tornei e campionati. La palestra è sempre molto frequentata. Nel pomeriggio ci sono moltissimi ragazzi di tutte le età e al mattino sta crescendo costantemente il numero di pensionati che vi si dedicano. E poi ci sono le campionesse che si allenano tutti i giorni”.  Unterhauser indica con un cenno il lato opposto della palestra dove una pallina bianca rimbalza con un ticchettio che sembra emesso da un metronomo: da una parte del tavolo, la pluricampionessa caldarese Debora Vivarelli, reduce dalla recente esperienza olimpica, e dall’altro la sorella più giovane, Evelyn, 18enne. Puro spettacolo.

Tennistavolo: Evelyn e Debora Vivarelli si allenano n, per salto. bz