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Gastbeitrag

La Chiesa che disprezza la libertà

L’intervento della Chiesa Cattolica sulla promulgazione della legge sul fine vita dimostra una volta di più l’essenza totalitaria della sua dottrina morale.
Von
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Gianluca Battistel31.01.2018
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Kommentare

Bild des Benutzers Paolo Gelmo
Paolo Gelmo 01.02.2018, 15:08

Ogni religione (o quasi) considera universale la propria morale; l’unica possibile e l’unica alla quale tutti devono fare riferimento.
La Chiesa cattolica lo prevede nel suo Catechismo, come ben dice l’articolista ma è una conseguenza di un “Peccato Originale” che è citato più volte nei Vangeli e suona più o meno così: “Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio.. ecc.”

Nel nome di questo “comandamento” orribili misfatti sono stati compiuti. Popoli sono stati distrutti o sottomessi. Milioni di persone nel nome della “verità” sono state perseguitate, massacrate, bruciate sul rogo, eliminate o emarginate dalla società.

Oggi, dopo due mila anni, si combatte la stessa battaglia. Sono cambiate solo armi (e non sempre); oggi si usa il potere o l’influenza politica, l’indottrinamento, la manipolazione, il plagio, il ricatto e l’emarginazione ma l’obbiettivo non cambia: la società deve essere cristiana (oppure islamica) e i precetti religiosi devono essere universali.

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