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Grandi intese

Dal lupo alla carne sintetica, i contadini sudtirolesi del Bauernbund plaudono al governo Meloni: “Il Ministro Lollobrigida protegge la tradizione culinaria italiana”.
Bauernbund
Foto: SBB

Sembrano ormai tempi molto lontani quando l’obmann SVP Philipp Achammer si recava a Vienna chiedendo protezione all’Austria in caso di vittoria della coalizione di destra guidata da Fratelli d’Italia. Oggi invece, a pochi mesi dalla nomina del governo più a destra della storia dell’Italia repubblicana, gli incontri con la controparte nazionale si fanno sempre più distesi, soprattutto per quanto riguarda la dimensione della produzione agricola e della gestione della fauna definita “problematica”.

 

Inutile girarci attorno, al Bauernbund la linea del Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida piace. Piace perchè rafforza il lavoro dall’ ex-direttore e oggi eurodeputato, Herbert Dorfmann impegnato a Bruxelles per abbassare lo status di protezione del lupo, piace perchè le pressioni esercitate dalla Coldiretti nazionale sul governo sono in linea con le richieste dei contadini sudtirolesi, o comunque facilmente aggiustabili.


Oggi il Bauernbund, con una nota diffusa eccezionalmente anche in lingua italiana, prende parola per applaudire nuovamente all’iniziativa del Consiglio dei Ministri, che ha posto il divieto, criticato dalla senatrice Unterberger e dal senatore Spagnolli, di produzione e vendita di carne ottenuta da colture cellulari, definita anche, erroneamente, “carne sintetica”: “Il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida è seriamente intenzionato a proteggere la tradizione culinaria italiana. Non abbiamo bisogno di carne sintetica. La carne deve rimanere carne e non essere oggetto di esperimenti. Gli alimenti o le materie prime dovrebbero continuare a crescere in natura e rimanere qualcosa di naturale e non essere prodotti artificialmente in laboratorio – è quanto afferma il presidente Leo Tiefenthaler –. Inoltre, ci sono ancora molte domande senza risposta sull'equilibrio ambientale, sul benessere degli animali e sull'innocuità per la salute".

Gli studi sulla produzione di carne in laboratorio sono solo all’inizio ma rappresentano un tentativo di trovare un’alternativa agli allevamenti intensivi, che oltre che a beneficiare di ingenti contributi pubblici, sono tra i maggiori responsabili del surriscaldamento globale. In Italia provocano l’emissione di quasi il 17% del PM2,5, più dei trasporti (14%) e del settore industriale (10%) e preceduti solo dagli impianti di riscaldamento (37%).

La cosa migliore è non mangiare troppa carne


Secondo le associazioni dei contadini, le carni prodotte artificialmente non sarebbero comunque sostenibili perché, a loro dire, la produzione richiederebbe molta più energia e peccherebbe di etica per i diritti degli animali. “Infine, ma non per questo meno importante, i sostenitori della carne sintetica devono chiedersi se i consumatori desiderano avere sul piatto carne allevata artificialmente. Finora non c'è quasi nessun paese al mondo che abbia approvato la carne allevata in laboratorio come alimento. Pertanto, sarebbe meglio investire nella sostenibilità della produzione di carne tradizionale piuttosto che nella carne allevata in laboratorio – afferma Tiefenthaler – La cosa migliore è non mangiare troppa carne. La carne che si mangia dovrebbe essere di origine locale. In questo modo si garantisce che le distanze siano brevi e che l'animale non provenga da allevamenti intensivi, ma piuttosto da un'azienda agricola”.
 

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Dietmar Nußbaumer Fr., 31.03.2023 - 12:34

Eine der besonderen Merkmale Italiens ist die lokale Küche, mit ein Grund, diese zu erhalten. Wir brauchen kein Essen aus dem Labor, schon gar nicht, wenn Nestlé draufsteht.

Fr., 31.03.2023 - 12:34 Permalink
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Manfred Klotz Sa., 01.04.2023 - 07:11

Antwort auf von Dietmar Nußbaumer

Wie schon bei der Diskussion um die Zulassung von aus Insekten gewonnenem Mehl, geht es auch hier wieder um ein Angebot, nicht um eine Pflicht. Der Verbraucher kann selbst entscheiden, welches Fleisch er essen will. Das ist auch eine Form von Demokratie. Es ist daher mehr als anmaßend, wenn eine Lobby der Bevölkerung vorschreiben will was sie zu tun hat. Natürlich aus Eigennutz, nicht etwa aus Sorge um die Gesundheit.

Sa., 01.04.2023 - 07:11 Permalink
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Massimo Mollica Fr., 31.03.2023 - 14:04

Sorprendente come la paura in generale (in questo caso del progresso e della globalizzazione) unisca gli opposti. Fa parte della natura umana e rientra nell'ambito della sociologia e geopolitica.

Fr., 31.03.2023 - 14:04 Permalink