Politik | Comune di Bolzano

Fumata nera sull’assessore

Tre ore di “conclave” per il gruppo Pd, senza trovare il successore di Repetto. Della Ratta: “Nessun nome esterno, sindaco scontento”. L’incastro da trovare.
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Foto: Salto.bz

Fumata nera sul nuovo assessore a Bolzano. I consiglieri comunali del gruppo del Pd, allargato al socialista Claudio Della Ratta, si sono riuniti ieri per tre ore senza decidere il nome del successore di Sandro Repetto, in procinto di passare sugli scranni del consiglio provinciale. Una serie di precisazioni, tra cui quella al sindaco di non nominare esterni, come avrebbe voluto il primo cittadino scegliendo Pietro Borgo. E una lunga disanima delle motivazioni e dei punti di forza di ognuno. Di questo si è parlato. Ma a parte ciò, la decisione è stata rinviata alla settimana prossima.

 

Il braccio di ferro

Prosegue dunque il braccio di ferro tra il Pd e Caramaschi, che ne nasconde uno all’interno della compagine dei democratici formata da Alessandro Huber, segretario dei del altoatesini, Silvano Baratta, Juri Andriollo, Claudio Visigalli a cui si aggiungono Repetto, Della Ratta, vice di Huber, e nel quale approderà la nuova entrata al posto dell’attuale assessore, Franca Berti. 

Al sindaco abbiamo ribadito che l’assessore deve essere del gruppo Pd e lui visibilmente ha avuto l’espressione di quando non è contento (Claudio Della Ratta)

Prima dell’inizio del conclave è stata la volta del messaggio al sindaco. “Gli abbiamo ribadito che l’assessore deve essere del gruppo Pd e lui visibilmente ha avuto l’espressione di quando non è contento” racconta il consigliere Della Ratta. “Poi, durante l’incontro abbiamo discusso a lungo e ognuno ha illustrato la propria prospettiva. L’intento è arrivare a una decisione unanime, coesa, una scelta del gruppo. Lo scenario è aperto, vedremo”.

 

Il no su Pietro Borgo

Scegliere il nome non è facile, come si vede dal protrarsi della questione. Dal canto suo, Caramaschi ha già preso tempo. Prima ha detto che aspetterà i 20 giorni dalle elezioni per il subentro, facendo lavorare nel frattempo Repetto per gli ultimi giorni, e paventando poi che a norma di regolamento comunale gli spettano tre mesi come tempo massimo per l’indicazione. Incassato il no su Borgo, ex manager all’Iveco e nominato alla Fondazione Castelli su input proprio del Pd, il sindaco attende la mossa del gruppo. 

 

Pausa di riflessione a Ognissanti

All’interno della compagine il motto è evitare di accapigliarsi dando l’idea all’esterno di essere attaccati alla poltrona. E decidere trovando condivisione, ma è un’impresa ardua. Il criterio dei voti personali premia Baratta, che ne ha presi circa 400. Seguono Della Ratta con 281 e Andriollo con oltre 200. Poi ci sono le competenze. Una possibilità è trovare l’incastro che permetta di premiarne uno non scontentando troppo gli altri. Se fosse Andriollo, si libererebbe la carica di presidente della commissione urbanistica, un ruolo di peso nel consiglio. Di contro, c’è chi nota che l’assessorato di Repetto con le deleghe sociali e le relative responsabilità non è una passeggiata. “Si lavora 15 ore al giorno e ti chiamano la notte per vedere chi c’è sotto i ponti”, mormora qualcuno. 

Il prossimo ritrovo è fissato lunedì. La pausa di riflessione del ponte di Ognissanti potrebbe servire per far maturare convinzioni ed eventuali ritiri tra i pretendendi, che restano Andriollo, Baratta e Della Ratta, portando a un’intesa. Questo almeno è l’auspicio.