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Quando Gries era una città    

La colonna sonora della Belle Époque. "Orchestre di cura" e bande musicali militari a fine Ottocento. Di Giuliano Tonini.
Foto: Cristallo

La mostra Next stop Gries allestita nei mesi scorsi a Castel Mareccio ci ha restituito l'istantanea di una realta profondamente diversa rispetto all'epoca in cui e stata scattata: Gries alla fine dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento, una realta urbanisticamente autonoma rispetto a Bolzano che si era "inventata" una vocazione termale diventando meta turistica europea d'eccellenza.

"Gries e una invenzione. Una bellissima invenzione. Prima c'era solo campagna, dopo era gia diventata Europa. L'invenzione venne, inevitabilmente, dai tempi nuovi. Basta guerre, nuova ricchezza diffusa e non solo tra le classi privilegiate, trasporti sicuri, ferrovie. Gli inglesi inventavano la Costa Azzurra e la Riviera italiana con l'aggiunta di Capri e Ischia. I tedeschi inventavano le terme alpine. E qui poi! Dove il freddo di la dal Brennero diventava primo tepore mediterraneo... Una invenzione che a Gries condusse alla costruzione del primo albergo di grandi dimensioni, Villa Aufschnaiter, dove Ignaz giunse ad ospitare il primo arrivato nella nuova, inventata, localita di vacanza: un russo. Da qui l'esplosione ricettiva. Era il 1840."

Cosi Paolo Campostrini presentando la mostra sulle colonne dell'"Alto Adige" di venerdi 8 luglio 2022. Ma qual e stata la colonna sonora di questo bellissimo film girato a Gries nel periodo della Belle Époque? Cuore della Gries termale fu il Kurhaus edificato nel biennio 1883/84 su progetto dell'architetto di lnnsbruck Josef Adam lrschara. Punto di ritrovo della nobiltà e della borghesia ospitata nelle tante strutture ricettive che erano sorte fra i vigneti dell'abitato e sulle pendici del Guncina, il Kurhaus offriva una sala lettura con quotidiani e riviste, un servizio ristorante ma anche la possibilità di ascoltare concerti pomeridiani eseguiti dalla Kurmusik e concerti serali proposti da artisti di vaglia che transitavano a Gries.
 

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Mettiamoci sulle tracce di questa storia "musicale" e dei suoi protagonisti, attraverso le cronache del tempo e i programmi musicali dei Kurkonzerte. ll nuovo Kurhaus venne inaugurato domenica 26 ottobre 1884 con una grande festa popolare che si svolse lungo tutto l'arco della giornata. L'articolato programma musicale coinvolse tutte le associazioni musicali della città di Bolzano: la Feuerwehrkapelle la cui fanfara diede inizio ai festeggiamenti con una matinée nello spiazzo antistante al Kurhaus per poi mettersi alla testa del corteo che nel pomeriggio dalla centrale Johannsplatz (l'attuale piazza Walther) si diresse verso il Kurhaus dove concerto assieme al Männergesangverein, l'associazione corale maschile patriottica fondata nel 1876, e al National-Sextett. La cronaca della giornata registro anche un singolare episodio: la disavventura di una mongolfiera che dopo aver preso quota prese improvvisamente fuoco cadendo rovinosamente al suolo seguita da una pioggia di frammenti inceneriti

Un avvio polémico

All'inizio di novembre la stampa diede notizia che era stato ingaggiato un ottetto strumentale proveniente dalla località termale di Bad Hall nell'Austria superiore assieme al loro Kapellmeister Ferdinand Zeidler e che pertanto a breve avrebbero avuto inizio i regolari concerti nel nuovo Kurhaus di Gries. Ma la notizia che l'ottetto avrebbe messo piede anche nel teatro zur Kaiserkrone in piazza della Mostra, affiancandosi ad alcuni musicisti dell'orchestra del teatro per eseguire le musiche delle operette in cartellone, innesco una vivace protesta che occupo per diversi giorni le colonne del quotidiano locale "Bozner Zeitung". Protagonisti di questa querelle il direttore dell'orchestra del teatro, Johann Zipperle, i direttori del teatro, Bertold Wolf e Rudolf Frinke e la stessa redazione del quotidiano "Bozner Zeitung" che auspicava una ricomposizione ragionevole del dissidio con il ritiro da parte degli orchestrali della minaccia di uno sciopero a oltranza e l'invito al direttore Zipperle ad assumere una posizione mediatrice e moderatrice. Dietro le accuse incrociate che le diverse parti in causa si lanciarono reciprocamente, si celavano vecchie ruggini sia nei confronti degli orchestrali che del direttore Zipperle accusato di voler accentrare nelle proprie mani troppi incarichi musicali e di non essere quindi in grado di sostenerli tutti in maniera adeguata. La minaccia di far saltare la prima dell'operetta Der Bettelstudent di Carl Millöcker prevista per domenica 16 novembre 1884 fu scongiurata all'ultimo momento e con l'arrivo in città dei nuovi membri dell'orchestra teatrale la replica in programma giovedi 20 novembre fu salutata dalla critica come la migliore fra quelle a cui si era assistito a Bolzano. Il primo concerto diretto da Ferdinand Zeidler nel Kurhaus ebbe invece luogo venerdi 21 novembre 1884 con inizio alle ore due pomeridiane. Il cielo nuvoloso e una temperatura piuttosto fredda non consenti lo svolgimento nel padiglione all'aperto del concerto che venne dirottato nel salone interno gremito dagli ospiti delle strutture alberghiere di Gries e dai numerosi bolzanini accorsi per l'occasione.
Il programma comprendeva sette numeri musicali che spaziavano da Mozart a J. Strauß. L'orario pomeridiano, il numero e la successione dei brani, la durata dei concerti rimasero sostanzialmente invariati anche nei successivi concerti della stagione che si protrasse con la regolare cadenza di due appuntamenti settimanali, il mercoledi e la domenica, fino a giovedi 26 marzo 1885. In dicembre la Kurmusik diede avvio anche a una collaborazione stabile con uno dei ristoranti storici affacciati sull'allora Johannsplate, il Kräutner Restaurant che negli auspici degli organizzatori avrebbe dovuto offrire un'opportunità in più per i bolzanini di ascoltare della buona musica vivacizzando la vita musicale della città. I programmi includevano infatti anche ouverture delle grandi opere romantiche e preromantiche, centoni di brani operistici e brani per strumento solista. Va ricordato a questo proposito quanto affermato nel 1939 dal compositore Arnold Schonberg sulla preziosa funzione diffusiva del repertorio musicale operistico presso il grande pubblico da parte delle bande musicali sia militari che civili: "Quando ero giovane esse servivano a far conoscere anche della buona musica (melodie del Don Giovanni o della Zauberflöte di Mozart, del Freischütz di Weber, de II Trovatore di Verdi e anche dell'Tannhäuser di Wagner e cosí via). E per questo che conservo una certa gratitudine per tali forme".

Orchestre d’importazione

La stagione musicale 1885/86 riconfermò l’asse collaborativo fra il Kurverein di Gries e la direzione del teatro di Bolzano che affidarono nuovamente la sua direzione al maestro Ferdinand Zeidler e ai suoi undici musicisti. Il primo concerto ebbe luogo domenica 4 ottobre 1885 nel padiglione ereto davanti al Kurhaus e si aprì sulle note del Kaiserhymne in onore dell’imperatore nel giorno del suo onomastico. La programmazione concertistica si preannunciava ricca di brani nuovi, i concerti setimanali furono portati a tre (mercoledì, venerdì e domenica) con inizio alle ore tre pomeridiane e la stagione si protrasse fino a sabato 17 aprile 1886. La terza stagione della Kurmusik 1886/87 prese avvio sabato 2 ottobre 1886 e fu affidata all’orchestra del teatro bolzanino ampliata con l’ingaggio di nuovi musicisti.
 

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I concerti ebbero una cadenza di tre, a volte di quatro alla setimana e per dare la possibilità di frequentarli a una cerchia più ampia di persone che non ai soli ospiti delle struture di cura e ai soci del Kurverein, vennero introdoti abbonamenti mensili o stagionali, per famiglie o per singole persone. Nel suo breve resoconto del concerto inaugurale il giornalista della “Bozner Zeitung” segnalò la sparuta presenza di ospiti delle terme compensata però da una massiccia presenza di bolzanini, sopratuto di signore. I programmi, articolati in otto numeri musicali, oltre alle immancabili marcie d’apertura, alle polke, mazurke, valzer e alle altre forme di danza strumentale (gavote, quadriglie, galopp), comprendevano anche potpourri, fantasie d’opera o d’opereta, brani per strumenti solisti, overture e brani trati da opere classico-romantiche. Il 3 aprile 1887, come un fulmine a ciel sereno, il bolletino del Kurverein diede notizia dell’improvvisa partenza dei musicisti dell’orchestra del teatro e quindi dell’interruzione anzitempo dei Kurkonzerte pomeridiani. Si era alla vigilia del periodo pasquale, uno dei periodi di maggior afflusso turistico e il Kurverein, non potendo rinunciare a offrire ai propri ospiti il piacere della musica, corse ai ripari assicurandosi la presenza di una sezione della Banda del Reggimento di fanteria di stanza a Trento direta da Gustav Mahr (1858-1930) che a partire dal lunedì di Pasqua e fino al termine della stagione si esibì due volte in setimana, la domenica e il giovedì, nel Kurhaus e nelle altre serate in uno dei locali allora più frequentati, il Boznerhof al di là di ponte Loreto ai piedi del Virgolo. Una soluzione di ripiego che indusse però il Kurverein a valutare l’opportunità di formare una Kurkapelle con le sole forze musicali locali per evitare in futuro di avere a che fare con direttori che non onoravano i contrati. La successiva stagione musicale 1887/88 fu affidata al direttore della Feuerwehrmusikkapelle di Bolzano Karl Miksch, alla guida di un ensemble formato di soli musicisti locali. I programmi della Kurmusik si articolavano in otto brani musicali con questa successione tipo: 1. Marsch 2. Ouverture 3. Walzer 4. Fantasie 5. Mazurka 6. Potpourri 7. Polka schnell 8. Quadrille ma anche con qualche sporadica apertura al repertorio musicale “serio” con l’inserimento di Ouverture operistiche per guadagnare maggiormente il plauso e la stima del pubblico. I concerti pomeridiani con cadenza di quattro alla setimana (lunedì, mercoledì, venerdì e domenica), presero avvio lunedì 3 ottobre 1887 e si sarebbero dovuti protrarre fino a inizio maggio dell’anno successivo ma ebbero un’inopinata interruzione a metà marzo quando l’ensemble si sciolse e la direzione del Kurverein dovete nuovamente ingaggiare la banda musicale del Reggimento di Fanteria Rainer di stanza a Trento diretta da Mahr per portare a buon fine la stagione dei concerti pomeridiani in corso.

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Il musicologo Giuliano Tonini ha condotto un’accurata ricerca sulla vita musicale di Bolzano-Gries tra Ottocento e Novecento, collegata a una recente mostra svoltasi a Castel Mareccio. Nella prima parte che qui pubblichiamo. l’autore descrive decenni molto vivaci, prima della Grande Guerra, in cui si intrecciano rivalità musicali, concorrenza, duelli e aspri dibatiti critici, nel quadro di un forte boom turistico di provenienza miteleuropea. Gries (centro agricolo e Comune a sé stante fino al 1925) vede nascere un centro termale con un elegante “Kurhaus”. Le successive parti del contributo saranno pubblicate nei prossimi numeri della rivista. 

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Matthias Wallnöfer So., 30.07.2023 - 12:35

Der Terminus "città" (im Titel) wirkt etwas irritierend, da Gries nie über ein eigenes Stadtrecht verfügte. Wahrscheinlich sollte damit die Eigenständigkeit als eigene Gemeinde unterstrichen werden, so wie sie bis vor Hundert Jahren bestanden hatte. Heute ist alles anders und der Großteil des modernen Bozens befindet sich auf eben diesem Territorium. Also dann doch wieder irgendwie Stadt.

So., 30.07.2023 - 12:35 Permalink