Politik | Nel capoluogo

Asse FdI-PD contro il CPR a Bolzano

Voto bipartisan del Consiglio comunale contro il Centro per rimpatri (se realizzato nel capoluogo). La Lega si sfila e attacca Fratelli d'Italia: "Sicurezza solo a parole".
CPR
Foto: Alessio Giordano
  • Su Bolzano si scarica di tutto. Io non voglio delinquenti in città, se li portino in periferia. ‘Tanto i paesi di origine non li vogliono, i respingimenti non funzionano” grida il sindaco Renzo Caramaschi che si dice “allibito” per la discussione del Consiglio comunale di Bolzano sulla realizzazione di un CPR nella Landeshauptstadt. L’aula ha in ogni caso approvato con un voto bipartisan il documento-voto del PD contrario alla costruzione nella città capoluogo e a sostegno del primo cittadino. Anche Fratelli d’Italia ha appoggiato l’appello del PD. “Voci sostengono che la zona dell’aeroporto sia stata individuata come sito ideale”, spiega Alessandro Huber leggendo il documento, “il sindaco ha espresso la sua ferma opposizione e va sostenuto nella sua posizione. La città troppo spesso si fa carico da sola ma è già eccessivamente gravata dalla macchina dell’accoglienza. Per questo Bolzano non è la sede idonea, la Provincia ha già scaricato troppo sul capoluogo, ledendo la dignità delle persone ammassate in città anziché equamente distribuite in strutture decentrate”. Huber ha precisato che non si è messa al voto “la legittimità o meno del CPR”.

  • Team K e Verdi: "Né qui né altrove"

    Il Team K ha votato a favore del documento-voto. “Se si fa, non si faccia a Bolzano”, conferma Thomas Brancaglion, ma “non possiamo esimerci da una critica a questo istituto: una sparata elettorale sbandierata a fini propagandistici alla vigilia delle elezioni. I CPR non sono altro che 18 mesi di reclusione, priviamo persone della libertà e dei loro diritti perché non abbiamo una vera gestione. Se non sono rimpatriati, tornano in strada”. “Kompatscher sostiene questa struttura, unico tra i presidenti di Regione” aggiunge Matthias Cologna, che critica il PD: “Nelle premesse, per un Partito democratico, andava descritto cos’è un CPR. Facile dire ‘non lo vogliamo a Bolzano’, più difficile entrare nel merito, perché non è la soluzione”. Anche i Verdi si dicono contrari al CPR “non solo a Bolzano”, ma “in tutta la regione: sono strutture non risolutive e che violano i diritti umani”, spiega Rudi Benedikter, “servono strutture di accoglienza”. Per Roberto Zanin (Civica) “anche chi è favorevole a una struttura, pensa abbia poco senso farla a Bolzano, già penalizzata e sovraccaricata”. Dello stesso avviso Johanna Ramoser (SVP), “favorevole ai CPR, ma non a Bolzano”.

  • "Meglio a Bolzano che niente"

    Per la Lega invece “non si tratta di una mossa elettorale, siamo convinti della bontà di questa operazione”, dichiara Kurt Pancheri della Lega, annunciando il voto contrario del suo gruppo al documento-voto, “preferisco venga fatto a Bolzano, almeno viene fatto, perché nessun altro comune accetterà”. “In Consiglio comunale Fratelli di Italia ha votato una mozione del Partito democratico per non avere un Centro per i rimpatri (unico strumento valido per le espulsioni). Per loro quindi è meglio averli al parco della stazione” attacca il leghista nonché vicepresidente della Provincia Giuliano Vettorato: “C’è chi a parole dice di volere la sicurezza per Bolzano. E noi, che invece siamo sempre coerenti. A Bolzano i migranti irregolari che compiono dei reati, non possono essere in giro per le strade” aggiunge il sindaco di Laives e capolista della Lega Christian Bianchi. FdI non ci sta: “Fake news”, risponde Marco Galateo, "il Consiglio comunale ha votato contro l’apertura di un centro per il rimpatrio a Bolzano. Tutti a favore tranne la Lega. Giusto aprirne uno in Alto Adige, ma Fratelli d’Italia lo vuole lontano dai centri abitati, come prevede la legge. Bianchi mente ancora, dopo il referendum sull’aeroporto. Come la pensa ora?”.